Personale. Esponente della Mec-art, tendenza che promulga la moltiplicazione dell'opera d'arte attraverso un processo di riproduzione fotomeccanico. Fotoriproduzioni di nudi stravolte con esposizioni multiple e interferenze in cui si mischiano e moltlipicano immagini che provengono da altre diverse riprese fotografiche.
Personale
Yehuda Neiman nato a Varsavia (Polonia) nel 1931.
Va a vivere in Israele dove studia all'Accademia di
Belle Arti di Tel-Aviv e nel 1954 si stabilisce a Parigi
dove incontra e diviene amico con Yves Klein, R. Hains
e il critico Pierre Restany.
Dopo gli inizi degli anni '60 è uno dei protagonisti
della Mec-Art, tendenza che promulga la moltiplicazione
dell'opera d'arte attraverso un processo di riproduzione
fotomeccanico. Realizza le sue ''composizioni'' partendo
da dettagli e particolari del corpo femminile ripresi con
la fotografia e poi stampati dopo una manipolazione
che ricorda la tecnica dei ''collages''.
Fotoriproduzioni di nudi stravolte con esposizioni multiple
e interferenze in cui si mischiano e moltlipicano immagini
che provengono da altre diverse riprese fotografiche.
Le composizioni così ottenute sono riportate oltre che
su tela emulsionata anche su lastre di alluminio preparata
e virata in un unico colore serigrafato.
La Mec-Art attraverso il riporto fotografico su tela e gli
ingrandimenti della trama sul metallo rappresentano
la variazione europea alla Pop-art americana di quegli
stessi anni. Pierre Restany lo invita ad esporre i suoi
lavori insieme con Bertini, Rotella, Jacquet ed altri
artisti in una mostra che lui organizzata dal titolo
significativo: ''Hommage à Nicéphore Niepce'' ,
l'inventore dei primi esperimenti con la fotografia.
La mostra otterrà un ampio successo, darà il via a
questa nuova tendenza e sarà itinerante da Parigi,
a Milano e in Germania. Confluiranno nella Mec-Art
anche molti artisti della Nuova Figurazione e la tecnica
verrà utilizzata da molti altri artisti europei e americani.
In mostra a Livorno una serie di opere Mec-Art degli anni
60/70 e alcune foto vintage degli anni 70/80.
Accompagna la mostra un catalogo delle Edizioni Peccolo
contenente le riproduzioni delle opere esposte, una prefazione
di Angela Madesani, uno scritto di Pierre Restany ,un testo
di Gérard Xurigurà e una memoria dell'artista sulla Parigi anni '60.
Galleria Peccolo
piazza Repubblica 12 - Livorno
Orari: 10-13 / 16-20. Festivi e lunedì mattina chiuso
Ingresso libero