Giorgio de Chirico e Alberto Savinio. La mostra si compone di una settantina di opere (in larga parte dipinti, ma anche disegni) lungo un percorso temporale che tocca praticamente tutta la ricerca condotta dai due fratelli, figure singolari di una cultura aristocratica che coltiva interessi ampi, cimentandosi nella musica, nella letteratura e nell'arte. A cura di Luigi Cavadini.
Giorgio de Chirico e Alberto Savinio
a cura di Luigi Cavadini
Un ruolo di primo piano nell’arte del ‘900 spetta senza alcun dubbio ai due fratelli Giorgio de Chirico (1888-1978) e Andrea De Chirico – noto come Alberto Savinio (1891-1952) – figure singolari di una cultura aristocratica che coltiva interessi culturali ampi, cimentandosi nella musica, nella letteratura e nell’arte. Gli obiettivi dei due fratelli dopo un percorso di formazione parallelo nel 1912 si differenziano, individuando ciascuno una propria strada: la pittura per Giorgio, la musica e la letteratura per Andrea (che assume lo pseudonimo di Alberto Savinio proprio per non generare confusioni).
Dopo varie esperienze, che attraversano anche gli anni della prima guerra mondiale, nel 1925 Savinio ritornerà alla pittura con una intensità particolare, senza pretese di confrontarsi con il fratello che nel frattempo si era già costruito un curriculum prestigioso, ma sicuro di possedere qualità e idee da proporre in ambito europeo.
La mostra che la Città di Lissone ha voluto per promuovere ulteriormente il proprio Museo, per dare continuità alla linea ormai consolidata di presentazione degli artisti che hanno partecipato allo storico Premio Lissone (la presenza di de Chirico, seppure fuori concorso, è documentata nell’edizione del 1952) e per presentare una sua piccola opera recentemente acquisita per la Collezione, mette a “colloquio” i due fratelli attraverso la loro produzione pittorica, mutuando il titolo da un lavoro di Savinio del 1932 che rappresenta Oreste e Pilade in una composizione che si fa eco dell’opera di entrambi gli artisti.
La mostra si compone di una settantina di opere (in larga parte dipinti, ma anche disegni) lungo un percorso temporale che tocca praticamente tutta la ricerca da loro condotta, riservando particolare attenzione, oltre che ad opere note, a dipinti e disegni inediti o da molto tempo non presentati in pubblico.
Grande è la disponibilità riscontrata da parte di qualificati collezionisti italiani che hanno aderito alle richieste di prestito, mostrando apprezzamento per l’attività che il Museo di arte contemporanea di Lissone ha svilup
pato nella sua breve storia, che allinea, fra le altre, esposizioni dedicate a Le Corbusier, Le vie dell’avan-guardia, Antoni Tàpies, Valerio Adami.
Curata da Luigi Cavadini, direttore artistico del Museo d’arte contemporanea di Lissone, e da Silvia Pegoraro, storica dell’arte che si sta occupando da tempo dei fratelli de Chirico, la rassegna, in programma a partire dal 28 ottobre al 27 gennaio, sarà accompagnata da un catalogo edito da Silvana editoriale, introdotto dai testi dei curatori e con la riproduzione a colori di tutte le opere in mostra.
Immagine Alberto Savinio
Museo d'Arte Contemporanea
viale Padania, 6 - Lissone (MI)
Orario: feriali 15-19 (giovedì 15-23) – sabato e festivi 10-12 / 15-19 chiuso lunedì
Ingresso: euro 6,00 – ridotto euro 3,00