Un'installazione, molti disegni e un titolo, "Ebbene", costruiscono un percorso immobile, un'azione contemplativa. L'ossimoro sembra la figura retorica preferita dall'artista, perche' genera equilibrio basato sui contrasti. A cura di Marco Meneguzzo.
Ebbene
a cura di Marco Meneguzzo
“Ebbene” è la mostra di Pietro Fortuna.
“Ebbene” è un transito.
“Ebbene” presuppone un prima e un dopo, una causa e un effetto,
dove l’opera sta in quell’interstizio che non è né l’uno né l’altro.
“Ebbene” è anche una congiunzione ottimista, in fondo: ricorda che tutto viene dal bene.
“Ebbene” sollecita il tuo intervento, la tua partecipazione: nell’attimo
di sospensione tra le parole unite dalla congiunzione, anche tu dai una tua risposta.
“Ebbene” afferma e domanda al tempo stesso.
“Ebbene” è Pietro Fortuna
Martedì 30 ottobre si inaugura la nuova mostra di Pietro Fortuna negli spazi di
Giacomo Guidi. Un’installazione, molti disegni e un titolo - “Ebbene” - costruiscono
un percorso immobile, un’azione contemplativa. L’ossimoro sembra la figura retorica
preferita dall’artista, perché genera equilibrio basato sui contrasti: immagini che si
avvolgono su cilindri, tanto da risultare ben presenti, solide, eppure invisibili, come
disegni che derivano da forme casuali, sollevate nella loro indifferenza a un’indifferenza
psicologica, personale. Una mostra difficile, come tutte quelle di Pietro
Fortuna: esige attenzione, come un film muto.
Marco Meneguzzo
Nel 1977 Pietro Fortuna tiene la sua prima mostra personale alla galleria Cannaviello di
Roma, poi è presente a Milano dal ‘78 all’ 83 con altre personali da Luigi De Ambrogi, Luciano
Inga-pin e Massimo Minini, quindi con la sua prima personale a New York da Serra e Di
Felice. Negli anni successivi espone alla XVI Biennale di San Paolo, alla Pinacoteca
Comunale di Ravenna con “Italiana: nuova immagine” a cura di Achille Bonito Oliva, e alla
Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna con “Anni ‘80” a cura di Renato Barilli, poi alla
Galleria d’Arte Moderna di San Marino e alla XII Biennale di Parigi. Si susseguono molte
esposizioni in gallerie e musei internazionali come da Annina Nosei Gallery di New York,
Otmar Triebold aBasilea, Montenay – Delsol aParigi, Ville Arson a Nizza, Kunstler House di
Graz e al Frankfurter Kunstverein di Francoforte.
In Italia è presente con la Galleria Giuliana
de Crescenzo a Roma, Eva Menzio e Ippolito Simonis a Torino e lo Studio Guenzani a Milano.
Negli anni ’90 realizza nuovi cicli di opere con installazioni e lavori di grande formato con cui
è presente in “Cadenze” a cura di Pier Giovanni Castagnoli al Museo d’Arte Moderna di
Caracas, al Palais de Glace di Buenos Aires e al Museo d’Arte Moderna di Bogotà. Inoltre
espone alla Galleria d’Arte Moderna di S.Marino con “Italia-America, l’astrazione ridefinita” a
cura di Demetrio Paparoni, poi al museo Pecci di Prato in “Au rendez-vous des amis” a cura
di Bruno Corà e in “Lavori in corso” alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Dello
stesso periodo tra le varie personali si ricordano le esposizioni da Hannah Feldmann a
Zurigo, alla Nuova Pesa di Roma e a Le Carré Musée Bonnat di Bayonne.
Dal 2000 al 2006 seguono molte personali tra cui quelle al Palazzo del Capitano del Popolo
di Todi, alla Nuova Pesa e allo studio Stefania Miscetti di Roma. Inoltre espone al Watertoren
Center of Contemporary Art di Vlissingen, partecipa a “Exempla II” a cura di Bruno Corà, alla
Pinacoteca Civica di Teramo e ancora al CAMEC di La Spezia con “Enclave 1”, quindi nel
2006 alla XII Biennale Internazionale della Scultura di Carrara.
Inaugurazione martedì 30 ottobre 2007 ore 19
Galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea
via del Cancello, 13 - Roma
Ingresso libero