L'esposizione presenta le opere pittoriche dell'artista. Case dalle linee in movimento alla ricerca di nuovi equilibri; un ambiente urbano che accompagna l'uomo, che non e' fatto di linee rigide, ma di curve e anfratti.
Le citta' impossibili. Personale di pittura
A cura di Barbara Pavan
‘Il gioco come la vita non finisce mai, rimanda sempre alla prossima…e in ultimo, se ancora non sei soddisfatto, scorgi in lontananza una gru intenta al lavoro…da qualche parte stanno costruendo una nuova città dove andare a vivere…adesso immaginala’ così presenta l’artista stessa la sua mostra, “Le città impossibili”, che si aprirà il prossimo 30 ottobre 2007 al Caffè La Torre, in Corso Italia 102, ad Arezzo.
Daniela Nasoni, nata a Varese nel 1975, dopo la maturità artistica al Liceo “A.Frattini” consegue il diploma di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Milano. L’interesse artistico pittorico si sofferma esclusivamente sulla rappresentazione ad olio e tecnica mista della figura umana; espone quadri in mostre personali su tematiche umanistiche, collabora con una scrittrice e finalizza il lavoro di ricerca al rapporto tra immagine e scrittura. Nel 2001 collabora con una compagnia teatrale e realizza ritratti a olio, protagonisti all’interno delle rappresentazioni sul palcoscenico, finalizzando il lavoro all’unità tra immagine e parola.
Nel 2002 abbandona il tema della figura per dedicarsi ad un percorso pittorico ispirato alla corrente metafisica e surrealista. Realizza quadri ad acrilico, raffiguranti paesaggi onirici. Già illustratrice per “Open Mag” e per cataloghi di prestigiose aziende, nel 2003 collabora con la Casa Editrice Svizzera “Trilingue” per la pubblicazione di una collana di libri per l’infanzia , realizzando illustrazioni con diverse tecniche pittoriche e nel 2006 realizza la copertina del libro “Casteltridente”, Gilardi Editore. Docente presso numerose scuole elementari, tiene corsi di educazione artistica finalizzati ad un approccio manuale alla Storia dell’Arte. Dal 2001 al 2004 collabora con l’Opera Nazionale Montessori tenendo corsi di Storia dell’Arte improntati da un punto di vista pedagogico alla scoperta del sé attraverso la storia e l’operare artistico.
“Case dalle linee in movimento alla ricerca di nuovi equilibri; un ambiente urbano che accompagna l’uomo, che non è fatto di linee rigide, ma di curve e anfratti; sia nel corpo che nell’anima. Città non più ingabbiate in schemi rigidi, formalità e pregiudizi, ma aperte alla diversità, capaci di muoversi come si muove la vita.” Così sono descritte in una nota “Le città impossibili” di Daniela Nasoni, opere in cui si rintracciano retaggi di surrealismo e metafisica, così come un sottile riferimento a Escher: scale che non portano in nessun luogo, a simboleggiare la ricerca senza risposta, i percorsi ciechi, in contrapposizione ad altri oggetti, come la sedia, simbolo dell’arrestarsi, del fernarsi nella conoscenza, E occhi che improvvisi sbucano dalle architetture per alludere ad uno specifico rapporto con chi guarda il quadro; un modo di creare un rapporto dialogante tra l’artista e l’osservatore.
La mostra sarà visitabile fino al 30 novembre durante gli abituali orari di apertura del Caffè.
Inaugurazione 30 ottobre 2007
Caffè La Torre
Corso Italia, 102 Arezzo
Ingresso libero