Don't ask me why. La galleria propone una collettiva che presenta sculture in marmo, pittura, fotografia, foto painting. Un'esposizione multisettoriale con gli artisti Luciano Massari, Marco Silombria, Francesco Sisinni, Squp e Cosimo Terlizzi. A cura di Delia Gianti.
Don't ask me why
a cura di Delia Gianti
D.Gallery presenta:
Luciano Massari, Marco Silombria, Francesco Sisinni, Squp e Cosimo Terlizzi.
Scriveva Massimo Sgroi: “... l'Arte è essa stessa, ora come per l’uomo delle grotte di Altamira, una condizione esistenziale dell’anima, una necessità intrinseca dell’essere umano di dare forma alle sue astrazioni, ai suoi desideri, ai suoi sentimenti, al di là di qualsiasi valore assoluto. E, proprio attraverso i sensi, l'Arte trova la porta dell’alterità nella ricerca di mondi n-dimensionali delle infinite possibilità entropiche del destino.
La sua stessa concezione mitologica nel narrare le sue forme le costituisce come figure in cui la loro stessa ragion d’essere non appartiene del tutto ad un pensiero coerente.
Sono figlie, piuttosto, di quel mondo inconoscibile di Platone da cui emergono solo come frammenti di una più grande complessità”.
Parole che ben si adattano agli artisti della Mostra, “lo scultore Luciano Massari affronta il tema del rapporto della materia – il marmo – con la dimensione mentale del viaggio. Ne vengono fuori opere che mettono in evidenza una visione quasi alchemica del mondo. Il viaggio di Massari, non è solo un viaggio fisico ma un percorso mentale, un’iniziazione che deve passare per forza da una liberazione, dal coraggio di lasciare qualcosa per strada.”
Jacopo Cannas
Invece Cosimo Terlizzi “compone, popola la sua fantasia, arreda di immagini le stanze vuote della sua attesa. L'oggetto del suo amore è assente, e non potrebbe essere altrimenti. Oltretutto se fosse vicino e presente l'artista non creerebbe, per cui, in un certo senso, lui deve essere lontano. L'Arte, ovverosia la vocazione all'amore, lo esige. La fonte di questo impulso alla scoperta artistica è dunque specificamente costituito dal rimpianto per una persona assente. ..
... L'autore è solo, e ora sul soffitto c'è come una bolla lieve che si gonfia, cresce, si riempie di immagini fragili e luminose, un'animazione infinita di piccoli gesti piccoli. Tra le dita, l'autore stringe sempre i ritratti dell'amante.”
Andrea Bruciati
Mentre: “Squp danza sui limiti imposti da una natura sempre meno invadente e sempre più invasa. Il corpo fiammeggiante, come lo definisce Pierre Levy, muta proponendo nuovi scenari dell’esistenza quasi come se la catastrofe realizzi, secondo un concetto tipicamente ballardiano, nuove condizioni ambientali in cui si rende necessario riprogettare la nostra forma fisica.”
Massimo Sgroi
Silombria mostra nei suoi quadri “... uomini che prendono il sole, che leggono sdraiati in terrazza o fissano l'osservatore invitandolo con lo sguardo ad avvicinarsi, sono opere che cattura l'atmosfera del cruising, quella forma di primo contatto sessuale tipica del rapporto omoerotico”
Peter Weiermair
Francesco Sisinni ci parla di gente, di folla e di mare “Fluido, come il mare in cui si trasportano le nostre versazioni fisico-affettive. Fluido, come lo spazio immateriale in cui i flussi di elettroni entropici dislocano le informazioni mutogene della nostra nuova corporeità. Nella ricerca di una identità corporale, sia essa strettamente fisica, sia essa immateriale, l’essere umano del terzo millennio adatta se stesso alle nuove esigenze relazionali.... soffre, vive, gioisce e percepisce quella grande illusione che è la vita, rimanendo sempre e comunque, umano, dannatamente umano.”
Massimo Sgroi
D.gallery
Via Balme, 20 - Torino
Orario: lunedi-sabato 16-19
Ingresso libero