Fusion Art Gallery
Torino
piazza Peyron, 9 G
335 6398351 FAX
WEB
Doppia personale
dal 9/11/2007 al 10/12/2007
martedi, giovedi e venerdi 16.30-19.30

Segnalato da

Marcella Germano




 
calendario eventi  :: 




9/11/2007

Doppia personale

Fusion Art Gallery, Torino

Enzo Cacciola e' uno degli esponenti della Pittura Analitica italiana. Vittorio Valente si presenta con un allestimento ispirato dalla lettura di Jorge Luis Borges sperimentando materiali plastici e sintetici.


comunicato stampa

Enzo Cacciola e Vittorio Valente

a cura di Edoardo Di Mauro e Walter Vallini

Enzo Cacciola ( Arenzano – Ge 1945, vive ed opera a Rocca Grimalda – Al) è uno degli esponenti storici della Pittura Analitica italiana. Tra le sue partecipazioni si citano le personali alla galleria Bertesca di Genova e Dusseldorf ed alla Fondazione Zappettini di Chiavari, la presenza alla Quadriennale di Roma e a Documenta di Kassel.

Vittorio Valente ( Asti 1954, vive e lavora a Genova ed in Piemonte), è uno degli artisti più noti della generazione italiana emersa tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90, nell’ambito di quell’area definita di “concettualismo ironico”. Nell’imponente curriculum si cita l’attuale presenza a “La nuova figurazione italiana – To be continued” presso la Fabbrica Borroni di Milano

ENZO CACCIOLA

Coerentemente con gli intenti programmatici dichiarati fin dagli esordi, che prevedono la proposta di protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli anni ’70 fino alle ultime tendenze, la Fusion Art Gallery presenta a Torino il lavoro di Enzo Cacciola. Cacciola è uno dei protagonisti di quella stagione artistica che trova il suo epicentro lungo l’intero crinale degli anni ’70 conosciuta con le sigle di “Pittura analitica” o “Pittura pittura” in Italia e “Support- Surface” in Francia. L’importanza del suo contributo è testimoniata, tra l’altro, dalla partecipazione alla sesta edizione di “Documenta” nel 1977. Gettare lo sguardo sulla produzione di Cacciola dagli esordi ad oggi evidenzia l’assoluto rigore dell’artista e la sua coerenza ideologica e metodologica. In sintonia con i postulati della “pittura analitica” l’esordio dell’artista lo vede impegnato in una sorta di verifica e riflessione non sulla pittura come tramite narrativo e strumento atto a scuotere la sensibilità del fruitore con la dimensione fabulatoria dell’immagine, ma sui mezzi tecnici di cui essa si avvale e sulla processualità materica del suo divenire.

Nei primi anni l’attenzione di Cacciola si concentra sulla relazione tra superficie e spazio. Subito dopo, come è testimoniato da un lavoro del 1975 presente in mostra, l’artista rivolge il suo operare e la sua riflessione concettuale sul comportamento e la funzione di materiali quali cemento, acqua, colle e gelatine industriali sulla superficie della tela grezza di cotone delimitata a sua volta dal telaio, scelta per la capacità di reggere l’urto della materia. Il risultato finale è determinato dalla sintesi del processo attivo di questi agenti. Personalità impegnata in chiave politica e sociale, consapevole del ruolo che l’artista deve giocare all’interno del sistema per non subirne passivamente le regole, dopo varie sperimentazioni artistiche ed esistenziali Cacciola è tornato, negli ultimi anni, ad una produzione riecheggiante il suo glorioso passato, ma opportunamente sintonizzata con gli umori del presente. In mostra saranno visibili lavori dell’ultima fase. Si tratta prevalentemente di dittici o trittici in cui prevale l’uso di materiali artigianali ed industriali proposti nella loro nuda evidenza. Le opere, saldate con bulloni posti bene in vista, si basano su lievi e quasi impercettibili variazioni cromatiche prodotte con il “multigum”, una gomma liquida, o , all’opposto, sulla relazione tra le stesse nella diversità. La cesura tra le parti è nettamente sancita da irregolari striature di pigmento realizzate in tinte variabili.
Edoardo Di Mauro

VITTORIO VALENTE

A distanza di due anni e mezzo dalla sua precedente personale alla Fusion Art Gallery intitolata, in sintonia con l’opera più celebre di Charles Baudelaire, “I fiori del male”, Vittorio Valente si ripresenta al pubblico torinese con un nuovo allestimento, anch’esso ispirato letterariamente, in questo caso da Jorge Luis Borges ma potrebbe essere evocato anche Luigi Pirandello, dal titolo emblematico di “Finzioni”. A questo punto chi non conosce il lavoro di Valente, e per fortuna tra i fruitori della scena contemporanea sono in pochi, potrebbe immaginare un allestimento centrato su di una tradizionale linea pittorica. Vittorio Valente è invece uno dei più originali manipolatori di materiali plastici e sintetici, esponente di spicco della linea di nuovo oggettualismo e “concettualismo” ironico che costituisce da anni una delle tendenze più interessanti del panorama italiano. Valente adopera prevalentemente il silicone mescolato a tinte varie e sgargianti per indagare sul panorama spesso inedito dell’universo microcellulare, composto da entità capaci di determinare la nostra esistenza nel bene e nel male, dall’aspetto spesso molto gradevole e piacevolmente “artistico”, ma in grado di celare terribili rischi per la specie umana.

L’artista fornisce ai fruitori una gamma di varianti ispirate al più felice eclettismo, installazioni dalle forme varie e variabili ; a suolo, a dimensione ambiente o parietali, talvolta propense ad appropriarsi di oggetti d’ uso comune per sfidare l’ambito del design e delle arti applicate. Nel caso di questa personale prevale l’ambito bidimensionale, con una serie di tele in cui la materia plastica estroflessa è assemblata in funzione di un dinamismo cinetico dove però quello che appare contraddice la sua reale essenza. Il biomorfismo geometrico delle tele di Valente non è puro ritmo visivo, non intende solo stimolare i meccanismi della percezione, ma è qualcosa di assolutamente concreto e tangibile. L’universo cellulare rappresenta la nostra dimensione di vita ed ancor di più i nostri orizzonti futuri in una dimensione di totale adesione al reale ed al possibile.
Edoardo Di Mauro

Immagine: Vittorio Valente

Inaugurazione : sabato 10 novembre 2007 dalle 19 alle 24, nell’ambito della “Notte delle Arti Contemporanee”

Fusion Art Gallery
P.zza Peyron, 9 - Torino
Orari: martedì, giovedì e venerdì 16.30 – 19.30 o su appuntamento
Ingresso libero

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