Mississippi 1964 Freedom Summer. Fotografie. "Sono andato nel Mississippi nell'estate del 1964, durante il mio ultimo anno alla Yale University, per raccogliere immagini e esperienze per il mio progetto Scholars of the House, un libro di scritti e fotografie intitolato And I Said No Lord." (J.Katz)
Mississippi 1964 Freedom Summer
Sono andato nel Mississippi nell’estate del 1964, il “Freedom Summer”, durante il mio ultimo anno alla Yale University, per raccogliere immagini e esperienze per il mio progetto Scholars of the House, un libro di scritti e fotografie intitolato And I Said No Lord. Avevo 21 anni, ero ingenuo, immortale come ogni giovane di quell’età, e – pensando di poter unire la visione spontanea di Robert Frank con la qualità di immagine di Walzer Evans (che in seguito fù il mentore del progetto alla Yale) – chiaramente vanitoso. Sono arrivato a Jackson con la corriera Greyhound il giorno dopo la “scomparsa” di Andrew Goodman, James Chaney e Michael Schwerner, e sono partito la mattina dopo che i loro corpi sono stati ritrovati in una fossa poco profonda vicino a Philadelphia (Mississippi): questi i due tragici estremi della mia visita.
Sono andato nel Mississippi perché credevo che ci fosse un’altra storia da raccontare oltre a quella del Freedom Summer. Ho pensato – ritengo correttamente – che l’estate del 1964 rappresentava il cuspide tra l’inizio della fine di un’epoca e l’inizio di un’altra, un processo di transizione che sarebbe troppo lenta (e tardi) per molti, e troppo rivoluzionaria (e priva di senso) per altri. Durante le sei settimane della mia permanenza, ho conosciuto persone di ambedue le razze colmi di dignità, intelligenza, frustrazione e preoccupazione, e, certamente, con vari gradi di profondità e comprensione. Bianchi e Neri hanno convissuto nel Mississippi per oltre 200 anni; avrebbero convissuto per molti estati dopo il 1964, ma mai più nello stesso modo. Sapevo che il movimento dei diritti civili non aveva bisogno di un altro fotografo o reporter, sapevo che il Freedom Summer non necessitava un altro osservatore o storico. Credevo che sotto le paure, la rabbia, la retorica delle due parti, esistevano vite individuali, bianche e nere, doverosi di testimoni. Una grandissima parte delle persone le quali vite e storie mi hanno toccato erano aperte e generose con le loro parole, posizioni ed emozioni; sono grato a tutti loro.
Quaranta tre anni sono tanti, le persone, come le cose e i tempi, cambiano. Degli immagini in questa mostra solo la metà erano incluse tra le 70 immagini in And I Said No Lord nel 1964. E’ stato un grande piacere avere una ragione per riguardare i miei originali provini per scoprire immagini che avrei dovuto mettere nel libro ma che ho inspiegabilmente omesso. La esperienza di produrre questa mostra mi ha aiutato a capire meglio questo lavoro, i tempi, e la persona che ero nel 1964.
Inaugurazione martedì 13 novembre 19 alle 21
Gallery of Art - Temple University
Lungotevere Arnaldo Da Brescia, 15 - Roma
Dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 19,00