Tenero Gigante. Cronache Carducciane. L'esposizione e' composta da 26 opere inedite, 20 dipinti e 6 disegni, che entreranno a far parte della collezione permanente del Museo.
Tenero Gigante. Cronache Carducciane
All’opera e alla vita di Giosuè Carducci, in occasione del centenario della scomparsa, Antonio Possenti dedica la mostra che inaugura domenica 4 novembre presso il Museo Casa Carducci di Santa Maria a Monte (PI). Tenero Gigante. Cronache Carducciane, questo il titolo della mostra, è composta di 26 opere inedite, 20 dipinti e 6 disegni realizzati per l'occasione, che diverranno collezione permanente all’interno del Museo Casa Carducci.
Organizzata dal Comune di Santa Maria a Monte nella volontà di sottolineare le peculiarità storiche, culturali e turistiche del territorio, con il contributo tecnico di Matithyah, Progetti d’arte e cultura, e Tagete Edizioni, la mostra si inserisce nell’ambito delle celebrazioni carducciane per il centenario dalla morte del poeta organizzate d’intesa con i Comuni di Castagneto Carducci, Pietrasanta e San Miniato, ed è stata pensata dal Maestro Possenti come una lettura “intima” di eventi, personaggi e luoghi della vita del Carducci.
L’incontro con poeti e scrittori è quasi un punto destinale per Antonio Possenti, come dimostrano alcune sue mostre: da Arthur Rimbaud. Occasioni e suggestioni, Sala delle Reali Poste, Firenze 1999, a Lo zoo dell'anima. Gli Animali nella poesia di Giovanni Pascoli, nella foresteria di Casa Pascoli a Castelvecchio Pascoli nel 2005, a Bestie. Antonio Possenti, Federico Tozzi. Sessantanove dipinti per sessantanove racconti, Magazzini del Sale, Siena, 2006, fino alla recente mostra (giugno-luglio 2007) nella Sala D’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, dedicata all’opera di Dino Campana.
Stavolta la scelta di Possenti si è indirizzata su Giosuè Carducci: in questa esposizione l’artista compie un vero e proprio viaggio creativo intorno al suo mondo poetico e biografico, ma, in armonia con la sede che la ospita – la casa familiare, a Santa Maria a Monte – la mostra non racconta del vate d’Italia, ma di un Carducci intimo, familiare, un “tenero gigante”.
Al civico 29 di via del Renaio (ora via Carducci) visse infatti la famiglia Carducci nel periodo in cui il poeta insegnava retorica al ginnasio del vicino paese di San Miniato; qui perse il fratello Dante, morto suicida il 4 novembre 1857 (l’inaugurazione cadrà appunto nei 150 anni della ricorrenza), e l’anno seguente il padre Michele, medico condotto della zona.
Quello di Possenti è appunto un Carducci familiare: è il Carducci innamorato dei cipressi di Bolgheri diDavanti San Guido, della Bologna silenziosa di Nevicata, de Il Bove, monumento alla pace della campagna; ed è il Carducci legato a Santa Maria a Monte, ricordata nell’ode Alla Beata Diana Giuntini negli Juvenilia, o in Funere mersit acerbo, il tenero invito rivolto al fratello Dante ad accogliere con amore nel regno dei morti il figlio perduto ad appena tre anni.
Ma è anche il Carducci gioioso delle “ribotte”, pantagrueliche mangiate che cominciavano al mattino e finivano al crepuscolo, che l’artista lucchese dipinge all’osteria La Guglielma a Santa Maria a Monte, ed è il tenero, anziano Carducci delle lettere amorose ad Annie Vivanti.
Le opere in mostra testimoniano la perfetta e riuscita traduzione di quel linguaggio in una lingua, se possibile, ancora più lirica. Possenti ha osservato con affetto parte di una storia straordinaria ed è riuscito a raccontarla con il suo personalissimo alfabeto di colori, un alfabeto che a volte va a coincidere con quello del poeta, come nel dipinto ispirato alle immagini splendenti e colorate di Sogno d’estate.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Tagete edizioni, con interventi di Giandomenico Semeraro, Carlo Alberto Madrignani e Veronica Carpita.
L'intervento di restauro che il Comune di Santa Maria a Monte ha operato su Casa Carducci ha cercato di conservare il più possibile sia la tipologia che le strutture originarie dell'edificio; è stata recuperata in parte la struttura lignea, così come sono stati conservati gli intonaci della stanza principale al piano nobile. Nel seminterrato si trova uno spazio che il Comune intende utilizzare per conferenze e dibattiti, mentre al piano terra c’è il punto di ininformazione turistica. Al primo piano con accesso da Via Carducci, si trovano i due locali destinati all’esposizione permanente. Al secondo piano, accanto ad un ultimo locale espositivo, si trova l’archivio storico del comune di Santa Maria a Monte. Inoltre è stato recuperato il passaggio coperto di Via Capannoli, quale spazio espositivo all'aperto.
Una curiosità: al numero civico 33 dell'attuale via Carducci, abitò Vincenzo Galilei, noto musicista e padre di Galileo. Da numerosi documenti risulta che la famiglia Galilei ebbe casa e possedimenti a Santa Maria a Monte, e qui nacque nel 1520 Vincenzo. Sicuramente la nonna di Galileo Galilei, che era una Berghi, apparteneva ad una famiglia di Santa Maria a Monte.
] Museo Casa Carducci
Via Carducci, 29 - Santa Maria a Monte (PI)
Orario: Da martedì a Venerdì: 10.00-13.00 15.30-18.00 Sabato: 10.00-13.00 Sabato pomeriggio e Domenica su prenotazione (minimo 5 persone)
Ingresso: Intero Eur 3,00 Ridotto(comitive, under 18; over 65) Eur 2,00 Omaggio per i residenti