Luoghi e Non-Luoghi. Osservazione pensosa e rigorosa di ogni realta' che “si presenta â€allo sguardo, quella di Guidi trova inquadrature significanti nella fissita' fotografica che invita la realta' a strutturarsi in composizioni alquanto eloquenti, mantenendone le stesse qualità di purezza e semplicita' di immagine.
Luoghi e Non-Luoghi
Osservazione pensosa e rigorosa di ogni realtà che “si presenta â€allo sguardo, quella di Guidi trova inquadrature significanti nella fissità fotografica che invita la realtà a strutturarsi in composizioni alquanto eloquenti, mantenendone le stesse qualità di purezza e semplicità di immagine.
Immagini trasparenti e precise, uno sguardo freddo e acuto, uno stile dove l ’emozione nasce dal vuoto, dalle parole taciute o rifiutate, dall ’ellissi stessa. Uno stile mai lezioso che rivela sotto uno sguardo apparentemente piano e lieve, apparentemente intriso di pudore, una curiosità per ciò che di vago e di inquietante si nasconde nei nostri luoghi naturali. Uno sguardo alieno dall ’arroganza del giudizio, e soffuso di un ’indulgenza, quando non di un ’amabile ironia, che sa prendere sul serio i grandi discorsi e meditazioni su ciò che ci circonda e sui modi meno scontati e più sottili per rappresentarlo.
Una consapevolezza molto lucida nel cercare la profondità nelle inesauribili superfici, in un movimento continuo per provare sempre a riattivare, almeno per il momento, l ’uso degli occhi, “la lettura visiva del mondo â€, il decifrare e interrogare ciò che si vede, ritrovando sempre in sé, come Palomar, “il bisogno di tradurre, di passare da un linguaggio all ’altro, da figure concrete a parole astratte, da simboli astratti a esperienze concrete, di tessere e ritessere una rete di analogie.
Non interpretare è possibile, come è impossibile trattenersi dal pensare â€. Il silenzio, la precisione, il controllo dei meccanismi, la sapienza descrittiva sono sempre in giuoco, nelle fotografie di Guidi, per una campionatura della molteplicità potenziale del visibile. Razionalità implicita, ma rigorosa:razionalità di costruzione come di un linguaggio, e razionalità nell ’esercizio di quell ’incantesimo sul tempo che è proprio della fotografia. Nel bosco sconfinato del fotografabile, il fotografo riesce così ad aprirsi una strada e a riportare alla luce l ’immagine nascosta, la fotografia che non è stata ancora scattata.
(Paolo Costantini)
Yancey Richardson Gallery
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