A volte ritornano. Mostra di scultura del collettivo nato nel 1997, ma gia' attivo dai primi anni '70. "Un simbolismo ancestrale. Sacro e il profano tornano a parlare una sola lingua." (Valter Binaghi)
La materia ha un sogno. Dalle mute profondità in cui la forza oscura dei millenni centellina il tempo, la materia sogna di farsi luce e splendore, e il suo sogno e' l 'oro. Lo sapevano bene gli alchimisti: come pastori dell’Essere provavano a istruire la chimica inconsapevole degli elementi a un progetto sovrano. Eliminare scoria e ritardo, raffinare dall’indifferente opacità dei giorni l'elemento nobile e filosofale. Lo sapevano i saggi antichi, che in una mitica età dell’oro collocarono la grazia ineffabile di una perfezione originaria, appena sbozzata dalle dita degli dei e per sempre nostalgicamente rimpianta come un porto sicuro, nelle bufere della storia di poi. Lo sa l'artista, che restituisce allo sguardo di tutti noi la forma di un mondo fresco e sorgivo, un mondo quale mai esistette nel passato evolutivo della specie ma esisterà, finalmente, nello stupore aurorale dell’Opera.
R.E.M.I.D.A. assume l 'onere di un simbolismo ancestrale, per ridare alla prosa dei giorni il suo sogno antico: la qualità che infrange il dominio della quantità, la nobiltà che accusa l'omologazione, la gratuità del bello che smentisce la riduzione dell’essere a merce. R.E.M.I.D.A. torna ad ascoltare l 'appello accorato della terra, che implora di essere liberata dall’esilio della tecnica e restituita alla interrotta avventura filosofale. E, di nuovo, il sacro e il profano tornano a parlare una sola lingua. L 'altezza non più inarrivabile, torna ad offrirsi al tatto come un tempo, quando l 'effigie del dio si lasciava decifrare nella dolcezza del seno o nel profilo appena intravisto del viandante, nella sagoma lunare emersa dall’ombra, altera e benedicente. E seguendo la parabola della luce che si fa carne e storia, siamo strappati all’insensato del sempre e del mai, e si torna ad avere direzione e sentiero, in salita. Valter Binaghi
Aquifante
viale Borri, 14 - Castellanza (VA)
Orario: 17.00 20.00 sabato e domenica
Ingresso libero