Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea
Brescia
via Corsetto Santa Agata, 22
030 3758370
WEB
Il corpo nudo
dal 16/11/2007 al 19/12/2007
martedi' - sabato 15.30-19.30, chiuso dal 21 dicembre 2007 al 7 gennaio 2008

Segnalato da

Museo Ken Damy




 
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16/11/2007

Il corpo nudo

Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea, Brescia

In mostra opere di 70 artisti che testimoniano il percorso compiuto dalla fotografia dai suoi esordi ad oggi sul tema del corpo. Il ritratto e' il primissimo impiego commerciale ed erotismo e pornografia si sovrappongono in termini cronologici. Dal volto si passa al corpo, quasi senza stadi temporali. Opere di: Nobuyoshi Araki, Franco Fontana, Laszlo Moholi-Nagy, Jan Saudek, Robert Mapplethorpe, Joel Peter Witkin e molti altri.


comunicato stampa

Dal volto al corpo nudo è l’immediato percorso che compie la fotografia ai suoi esordi.
Il ritratto è il primissimo impiego commerciale ed erotismo e pornografia si sovrappongono in termini cronologici. come dire che inventando lo strumento per fissare le sembianze, di conseguenza nasce la necessità di appagare lo sguardo sull’intimità.
Sapere e conoscere.
Guardare e conoscere.
Il proibito del costume di un’epoca, in un certo senso, diviene lecito attraverso l’immagine democratica, la fotografia.
Bassi costi e, subito dopo, riproducibilità che abbatte ancora di più il prezzo da pagare.

Ed è del tutto naturale che dal volto si sia passati al corpo, quasi senza stadi temporali: il volto nudo e il corpo vestito conversano tra di loro e si pongono in contrapposizione dialettica nei confronti di chi li guarda. bisogna scoprire cosa c’è sotto e diviene di insignificante attrazione ciò che si rivela a tutti, almeno nelle società occidentali.

Ed all’inizio, la fotografia, per aver osato svelare l’inviolabile cerca delle giustificazioni strumentali: nudo per artisti, studio anatomico, indagine scientifica… e la pornografia che non ha bisogno di scuse per esistere, risponde ad un’esigenza primordiale (sesso); componente dell’essere e della sopravvivenza.
ed una volta ancora si scopre che la fotografia non ha inventato niente sotto il profilo dell’oggetto della rappresentazione: nudi e raffigurazioni erotiche sono antiche quanto la storia del mondo ed attuali quanto lo sono le immagini che ogni secondo ci bombardano da pagine stampate, video, cinema.

semmai, la fotografia ha reso tutto più semplice, immediato, popular-fruibile, pregnante, indagato, diffuso a quanti altri aggettivi si possono adattare ad un sistema che comunque è rivoluzionario (…) grandi artisti della fotografia si sono dedicati al nudo maschile: Minor White, Holland Day, George Platt Lynes, ed altri che hanno utilizzato il corpo dell’uomo per indagini diverse, come Duane Michals e Arthur Tress.
in realtà, però, il nudo ormai accettato e diffuso fino alla nausea estetica, concettuale è quello femminile che da sempre trionfa, in fotografia e non. e prima con l’astuto espediente dell’allegoria e, poi, in fotografia con la scusa della “forma”.

Avete mai letto che Edward Weston fotografava le donne nude – nella maggioranza diventate sue amanti – perché gli piacevano da impazzire? non è malizia supporre che la fotografia, per lui, era l’equivalente della “collezione di farfalle”. lusingate dall’attenzione del maestro cadevano facili prede.
leggerete, invece, sempre ed ovunque che la sua era una ricerca formale, sublimando una naturale verità in un gesto intellettuale.
Più limpido Stieglitz che non nascose la tensione passionale nel riprendere in centinaia di immagini Georgia O’Keefe e moltissime di quelle fotografie sono ancora tenute segrete, troppo intime. e si ripropone ancora il confine labilissimo fra nudo estetico ed estetizzante, erotismo e pornografia che alla fine e nella maggioranza dei casi è soggettivo.

L’erotismo degli Sunga (le stampe giapponesi pre-invenzione della fotografia) per noi entra nella categoria “Pornografia”, eppure all’epoca erano parte dell’arredo domestico.
come i bassorilievi e le sculture di certi templi indiani che non sono nemmeno destinate ad un ambito privato, sotto gli occhi di chiunque è nella strada, illustrando gli amori e i piaceri sessuali degli dei e con inequivocabile risultanza di realistica precisione.
Allora è forse più corretto spostare l’accento sulla rappresentazione delle aree geo-culturali, piuttosto che innestare l’irrisolvibile questione del lecito e dei limiti del nudo, e dei suoi annessi e connessi (…) non vi è da meravigliarsi se l’era del nudo quale pura forma sta per concludersi, il corpo nudo è ormai visione quotidiana dai giornali, alla tv, al cinema, dai cartelloni stradali alle locandine sui tram.
semmai è l’uomo che non è stato ancora sufficientemente sfruttato, avrà un futuro quale oggetto da esplorare in superficie. (Giuliana Scimé)

Opere di:
Lola Alvarez Bravo, Nobuyoshi Araki, Jan Berdak, Robert J. Besanko, Lynn Bianchi, Clinio Giorgio Biavati, Violeta Bubelyte, Lucien Clergue, Edward Curtis, Ken Damy, Prabuddha Das Gupta, Diana & Marlo, Desiré Doiron, Frantisek Drtikol, Jeff Dunas, Claude Fauville, Fabrizio Ferri, Franco Fontana, Toto Frima, Hideki Fujii, Masahisa Fukase, Flor Garduño, Mario Giacomelli, Ralph Gibson, Heinz Hajek-Halke, Mamoru Horiguchi, Irina Ionesco, Alain Janssens, Jean Janssis, Alfred Cheney Johnston, Jiri Korecky, Lenhert & Landrock, Manassé, Robert Mapplethorpe, Cindy Marler, Frantisek Marsalek, Will Mc Bride, Arno Rafael Minkkinen, Laszlo Moholi-Nagy, Pierre Molinier, Masaaki Nakagawa, Rafael Navarro, Occhiomagico, Wladislaw Pawelec, Giuseppe Pino, Wojciech Plewinski, Lieve Prins, Fulvio Roiter, William Ropp, Jan Ruiter, Gunter Seidl-Rieghlofer, Tomiyasu Shiraiwa, Jean-Loup Sieff, Jan Saudek, Sarah Saudkova, Jiri Skoch, Viera Slàvikova, Edward Steichen, Tone Stojko, Jock Sturges, Karin Szekessy, Joyce Tenneson, Varga Somogyi Tibor, Naomi Toki, Junko Turuzono, Ed Van Der Elsken, Wilhelm Von Gloeden, Christian Vogt, Kelly Wise, Joel Peter Witkin.

Inaugurazione sabato 17 novembre ore 19

Museo Ken Damy di fotografia
corsetto S.Agata 22, loggia delle mercanzie - Brescia
dal martedi al sabato15.30-19.30 domenica e lunedi chiuso
il museo rimarrà chiuso dal 21 dicembre al 7 gennaio per ristrutturazione interna
Ingresso 3 euro gratuito per over 60, studenti e soci del museo

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