Sospendendo la sua attivita' di disegnatrice umoristica, Incisa propone una rivisitazione del tradizionale genere della veduta urbana che mette a nudo l'anima della Roma contemporanea attraverso mosaici fotografici in cui accosta antico e moderno, aulico e banale, bellezza e degrado.
A cura di Alfredo Pallesi
I mosaici fotografici di Monica Incisa in mostra a Roma dal 19 novembre nella Galleria di Alfredo Pallesi. La rassegna presenta gli ultimi lavori di un’artista nota a livello internazionale soprattutto per gli eleganti disegni satirici pubblicati su Repubblica, Messaggero, New York Times, Vogue, The New York Review of Books e tante altre prestigiose testate. In temporaneo congedo dall’attività di disegnatrice umoristica, l’artista propone una personalissima rivisitazione del tradizionale genere della veduta urbana che mette a nudo l’anima della Roma contemporanea attraverso uno spiazzante gioco di accostamenti tra elementi dissonanti: antico e moderno, aulico e banale, bellezza e degrado.
“Un colpo di poesia imprevedibile”, così Alvar Gonzàles Palacios definisce i mosaici di fotografie dedicati a Roma che Monica Incisa di Camerana presenta allo Studio Pallesi da lunedì 19 novembre.
L’invenzione poetica da cui nascono gli ultimi lavori di Incisa ha la forma del gioco: spregiudicati abbinamenti tra classico e moderno, aulico e quotidiano, bellezza e degrado per svelare l’essenza di una città stratificata e complessa; raccontare la vituperata Roma del nostro tempo “con tale nostalgia del presente” da farla apparire di colpo antica.
La capacità di mettere a nudo l’anima del soggetto divertendo lo spettatore viene a Monica Incisa dalla lunga frequentazione con il disegno umoristico. Nel mondo della satira disegnata le vignette e le illustrazioni firmate Incisa sono note a livello internazionale. Giovanissima, è tra i primi collaboratori del Satyricon creato da Forattini per la neonata Repubblica. In quegli anni il suo humor di ispirazione molto anglosassone fa capolino anche su Male, Paese Sera, Donna portando nel disegno umoristico italiano una nota di inusitata eleganza. L’educazione cosmopolita,la perfetta padronanza di inglese e francese le consentono una carriera di caratura internazionale. Alla fina degli anni ’70, Claire Bretecher,colpita dal talento della giovane collega italiana, le procura importanti collaborazioni con testate francesi.Poi il successo americano,arrivato con una facilità che ancora sorprende l’artista. Nel decennio di permanenza a New York le sue “illustrazioni meravigliosamente concise” (così John Richardson) vengono richieste da The New York Times,Rolling Stone, The Nation, Vogue America, House and Garden e The New York Review of Books. Al ritorno in Italia, nei primi anni ’90, riprende la collaborazione con Repubblica e,dal ’95 al 2003, lega il suo inconfondibile stile alla grafica della pagina della cultura del Messaggero.
In anni più recenti,la passione per il disegno umoristico ha ceduto il passo all’impegno profuso nella creazione di quadri realizzati applicando una tecnica di collage fotografico che richiede tempi lunghissimi e pazienza certosina, circostanza felicemente adombrata dalla definizione di “mosaico fotografico” usata da Alvar Gonzàles Palacios nel saggio in catalogo.
Nei lavori esposti da Pallesi è proprio la tecnica del mosaico di fotografie che consente ad Incisa di reinventare il tradizionale genere della veduta di città con esiti spiazzanti. Il punto di partenza è un disegno, di impianto assolutamente classico, dei soggetti che da secoli sono legati all’iconografia dell’Urbe: Pantheon, Colosseo, antiche basiliche… L’accademico nitore dell’esordio è però contraddetto dalla fase di riempitura del bozzetto con tessere musive ricavate da un vastissimo repertorio di fotografie scattate dalla stessa artista.Per raccontare la sua Roma, Incisa ha scelto di utilizzare soprattutto foto di graffiti urbani, un fenomeno che ritiene distintivo dell’immagine e dello spirito della città contemporanea. Accade così che le nobili vestigia della romanità appaiano costruite da una materia molto particolare:scritte ripetute all’infinito. O meglio, una trama di tarsie fotografiche che documentano la grafomania dei nuovi romani, abitanti peraltro invisibili di un mondo in cui l’unica tipologia umana rappresentata è quella dei turisti, un esercito seriale vomitato da enormi pullman e ristorato da mediocri spacci di bibite fresche e pizza caliente.
Sublime banalità di una città eterna nel moderno vedutismo di Monica Incisa.
Catalogo a cura di Alfredo Pallesi con testi di AlvarGonzàles Palacios e John Richardson
Info sull’artista: http://www.monicaincisa.it
Ufficio stampa: Scarlett Matassi – 347/0418110 – scarlett.matassi@virgilio.it
Inaugurazione lunedì 19 novembre dalle ore 18.30
Seguirà un cocktail
Alfredo Pallesi
Via Margutta, 54 – 00187 Roma
Orario di visita: dal lunedì al venerdì 10.00-13.00 – 15.30-19.30
Chiuso il sabato e nei giorni festivi