Tempo perso. Personale di scultura. Una sorta di backstage che documenta i percorsi e le divagazioni, tecnici o mentali, che precedono (o seguono) la realizzazione dei suoi lavori.
Guido Scarabottolo mette in mostra le derive del suo lavoro, le forme mutevoli che
le idee e i disegni assumono al di fuori delle opere, delle pagine, delle copertine
o dei manifesti cui erano destinati.
Una sorta di “backstage” che documenta i percorsi e le divagazioni, tecnici o
mentali, che precedono (o seguono) la realizzazione dei suoi lavori.
«È proprio questo gioco metamorfico incessante che sembra interessante nel lavoro di
Scarabottolo, non solo perché lui come artista inventa continuamente delle cose
nuove, e naturalmente sorprendenti; ma perché l’invenzione può essere a sua volta
re-inventata, rovesciata, rigirata, e ridiventare incessantemente altro-da-sé.»
(dalla presentazione di Adriano Altamira)
Presentazione in catalogo di Adriano Altamira e Goffredo Fofi.
Inaugurazione giovedì 15 novembre dalle ore 18,30
Galleria l'Affiche
via Dell'Unione, 6 Milano
Ingresso libero