La mostra prevede una rivisitazione e una rilettura di tutta l'attivita' del pittore. Sara' dato ampio spazio alle opere storiche, ma anche a quelle degli ultimi anni, sempre ricche di creazioni e di nuovi spunti. (...) Nelle sale dell'Associazione, il percorso espositivo si snoda attraverso circa 30 opere...
Opere dal 1933 al 2000
Progetto "Arte e Industria"
L'iniziativa "Arte e Industria" festeggia il suo primo anno di vita inaugurando venerdì 9 novembre la mostra dedicata al prestigioso artista Osvaldo Peruzzi.
Si tratta di un evento, inserito nel più ampio progetto Cultura & Impresa 2000, molto atteso da tutti gli appassionati d'Arte e reso eccezionalmente possibile grazie alla disponibilità della famiglia Peruzzi e alla volontà del maestro (che presenzierà all'inaugurazione) di riavvicinarsi ad un mondo, quello industriale, al quale ha dedicato parte della sua vita.
La mostra prevederà una rivisitazione e una rilettura di tutta l'attività del pittore. Sarà dato ampio spazio alle opere storiche, ma anche a quelle degli ultimi anni, sempre ricche di creazioni e di nuovi spunti.
Peruzzi e' "pittore di singolare profilo", come dice Enrico Crispolti nel Catalogo per la mostra di Villa Mimbelli del 1998, "ben attento immaginativamente a manifestazioni emblematiche dell'attualita' del proprio tempo, ma direi anzi anche nel tempo, attraverso cioe' i diversi momenti storici e culturali attraversati lungo oltre mezzo secolo. Eppure sostanzialmente come defilato rispetto alle situazioni piu' coinvolgenti e mutevoli, quanto di fatto coerente nei modi del proprio fare pittorico, tuttavia innovativamente. Come non molti altri, né soltanto in ambito futurista."
Nelle sale dell'Associazione, il percorso espositivo si snoda attraverso circa 30 opere, per ripercorrere quel "mezzo secolo" sopra citato, proprio in ordine cronologico. Dalle opere storiche, di netta adesione al Futurismo, come "Donnapaesaggio" del 1933, o "Irma" del 1937, e poi attraverso le opere degli anni '70 e '80 come "Citta'" (1977), o la "Divina Garbo"(1981), si passa alle opere piu' recenti "Nuvolari" del 1990, "J got a women crazy for me" del '95 fino al cartone "Peruzzi Futurista", del 2000. Questo a conferma che "da buon futurista Peruzzi, dopo piu' di mezzo secolo, continua a guardare avanti senza ripetersi, creando con giovanile inventiva, situazioni-immagini sempre nuove" come dice Massimo Duranti "confermando che se e' finito il movimento futurista con la morte di Marinetti, il futurismo come idea continua ad ispirare quanti lo hanno vissuto nei momenti di piu' intenso splendore".
Brevi cenni Biografici:
Osvaldo Peruzzi nasce a Milano il 25 maggio 1907.
La sua sensibilità artistica ha modo di maturarsi all'inizio degli anni Trenta, quando frequenta Il Politecnico e conosce i Futuristi Munari, Prampolini e Fillia.
Nel 1931 la sua prima mostra personale alla Sala Taveggia, a Milano, e dopo la Laurea in Ingegneria nel 1932, aderisce al movimento guidato da Marinetti, del quale diviene subito amico. Inizia così anche per lui la grande avventura futurista con la partecipazione a tutte le più importanti iniziative.
Nel 1933 è a Firenze alla mostra di Palazzo Ferroni e a Milano, alla Galleria Pesarc, per I' "Omaggio a Boccion".
Nello stesso anno, con una grande mostra collettiva porta il Futurismo a Livorno, la città nella quale si era trasferito nel 1932. Viene invitato alle Biennali di Venezia del 1934 e alle Quadriennali romane del 1935.
Nel 1937 è a Parigi per il padiglione 'Italia" all' Expo' 37". E' dell'agosto del 1941 il suo manifesto futurista "Plastica dell' essenza individuale" e del settembre dello stesso anno una lunga presentazione di Marinetti della sua opera.
E' sul fronte libico nel 1942 e l' anno seguente viene catturato in Tunisia e internato a Weingarten, in U.S.A. La dura esperienza della prigionia non fa venir meno nell'artista la passione per l'arte, continuerà infatti a dipingere e ad allestire mostre improvvisate anche in quegli anni.
Con la morte di Marinetti avvenuta nel 1944, il movimento futurista senza più il suo capo, perde di consistenza. Continua invece l'attività di quei futuristi che, come, Peruzzi, sentono ancora di avere qualcosa da dire.
Nel 1955 e nel 1959 è ancora presente alle Quadriennali romane.
Nel 1967 aderisce al manifesto "Futurismo Oggi" con Acquaviva, Benedetto, Bruschetti, Crali, Dottori, Marasco e altri.
Nel 1981 è uscita una sua monografia per i tipi di Scheiwiller di Milano, curata da Marzio Pinottini. Nel 1982 è stato inserito nella sezione futurista della mostra "Anni Trenta" tenutasi a Milano, ed è stato invitato con numerose opere a Firenze, Palazzo Strozzi, per "Futurismo e sport", nel l993 è presente alla mostra "Andreoni e i Futuristi a Milano tra le due guerre", Palazzo Reale, Milano.
Altre sue opere sono inserite nella grande mostra di Palazzo Ducale a Genova del 1997 "Futurismo. I grandi Temi 1909-1944".
E' del 1998 la mostra "Osvaldo Peruzzi , attraverso e dopo il Futurismo" al Museo Civico "G. Fattori" di Villa Mimbelli, a Livorno.
Mentre altre opere del maestro sono esposte al Palazzo delle Esposizioni di Roma per la grande mostra ancora in corso "Futurismo 1909-1944. Arte, Architettura, Spettacolo, Grafica, Letteratura", Roma 2001.
INAUGURAZIONE
Venerdi' 9 novembre 2001 ore 18.00: Sara' presente l'Artista
ORARIO:
ore 9-13/ 15-18 sabato e domenica chiuso (Ingresso gratuito)
INFORMAZIONI:
Associazione fra gli Industriali della Provincia di Livorno: n.tel 0586-263011
Sig. Andrea Valenti (Ufficio Stampa Associazione Industriali)
Associazione fra gli Industriali della Provincia di Livorno
Livorno, via Roma 54
tel. 0586263011