Il Grande Muro di stelle e' un parallelepipedo le cui misure sono calibrate su precise proporzioni alchemiche. Quattro pareti, quattro porte, quattro soglie che schiudono l'accesso a dimensioni spaziali lontane dai consueti rapporti formali. A cura di Derrick de Kerckhove.
a cura di Derrick de Kerckhove
Un monolite, su cui pulsano e sedimentano brani di luce incandescente, è caduto dall'alto, un blocco di cielo sottratto al campo magnetico dell'atmosfera è scivolato dentro il cuore di Roma.
Mostra di Piero Fantastichini a cura di Derrick de Kerckhove, Direttore del McLuhan Program in Culture and Technology dell’Università di Toronto, inaugura il 23 novembre, alle ore 18.30 nell’Aula Magna del Liceo Artistico Ripetta, via di Ripetta 218, Roma. La mostra proseguirà fino al 20 dicembre.
Il Grande Muro di stelle è un parallelepipedo le cui misure sono calibrate su precise proporzioni alchemiche. Quattro pareti, quattro porte, quattro soglie che schiudono l'accesso a dimensioni spaziali scollate dai consueti rapporti formali, un approdo a terre ancora da colonizzare, schermi dove lo sguardo è sollecitato da flussi visivi inediti, travolto da offensive luminose che gli consentono di congedare la ragione.
L'opera integra le tecniche e i materiali che Piero Fantastichini impiega più frequentemente (resine, oro a foglia, ecc.) con i nuovi supporti della ricerca informatica (pc di ultima generazione, tavola grafica, ecc.). Centinaia di migliaia di stelle colte nelle fasi molteplici della loro evoluzione: le traiettorie nomadi di nubi gassose e di polveri interstellari, il parto dei collassi gravitazionali, le successive contrazioni ed espansioni delle masse stellari in cerca di equilibrio, l'esplosione fulminante in supernova.
In uno dei quattro pannelli si apre un varco da cui si accede all'interno dell'opera. In questa camera oscura del cosmo, a sovrastare il visitatore, un muro di stelle, un fascio luminescente di polveri al fosforo che, mentre diffondono la luce, regolano l'apparizione e la scomparsa delle masse luminose. Il congedo da questa esperienza visiva rende a ciascuno la memoria della propria epifania e lascia in consegna i residui, che si depositano sul corpo del visitatore, in forma di polveri al fosforo, scie luminose, pezzi di luce, particelle elementari dell'opera affidate al ciclo inarrestabile di successive metamorfosi.
Inaugurazione e presentazione alla stampa 23 novembre 2007 ore 18
Aula Magna Liceo Artistico Ripetta
via di Ripetta, 218
piazza Ferro di cavallo
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19; sabato 9-13; domenica chiuso
Ingresso libero