Il volto, il corpo, il segno. Ritratti, figure, corpi in contrasto e in lotta, denti, volti di personaggi noti, questi sono alcuni dei soggetti delle nuove opere pittoriche dell'artista modenese. Catalogo con testi di Walter Guadagnini e Marco Meneguzzo.
Ritratti, figure, corpi in contrasto e in lotta, denti, volti di personaggi noti, questi sono alcuni dei soggetti delle nuove
opere di Wainer Vaccari (Modena 1949), in mostra a Mantova presso Bonelli Arte Contemporanea.
Fino alla metà degli anni ’90 Vaccari inseguiva prevalentemente una modalità figurativa, ricca di riferimenti al
simbolismo, citazioni dall’antica pittura fiamminga.
Poi smessi i panni del descrizionismo si è dedicato all’esplorazione dei codici interni alla pittura. L’immagine resta
protagonista ma è subordinata alla riflessione sul linguaggio, l’impressione è che Wainer Vaccari utilizzi i temi come
pretesti, seppur attraverso una scelta attenta e contemporanea, per indagare e dare sfogo alla pittura. Si arriva alla
fisicità dell’arte, quadri in cui, facendo tesoro di territorialità affini alle arti visive, dal linguaggio e dall’immaginario
mediatico alla lotta e al contrasto, il corpo è contemporaneamente soggetto e oggetto del desiderio.
È il gran teatro della vita ad apparire su queste superfici, a renderle terribilmente attuali senza far perdere loro
l'ambizione di essere in grado di superare la contingenza: e si dice teatro non casualmente, poiché l'importanza della
gestualità in queste tele è davvero fondamentale, è uno dei luoghi sui quali maggiormente si concentra l'attenzione
dell'autore: il gesto del boxeur e quello del rugbista, certo, ma anche quello dell'oratore, della donna di stato,
dell'everyman. Gesti che valgono come espressione dei sentimenti, che valgono come autentico linguaggio del corpo,
gesti privati e gesti pubblici, ancora una volta l'intero bagaglio dell'esperienza del reale che si trasforma in pittura, e per
essere più precisi in pittura di figura.
W. Guadagnini
Wainer Vaccari è autore della copertina dell’ultimo album di Adriano Celentano
(in uscita a novembre) per la quale ha realizzato una serie di ritratti al cantante
nelle vesti di un boxeur.
L’artista modenese Wainer Vaccari, negli anni Ottanta con il ritorno alla pittura, si afferma sulla scena artistica italiana e
d’oltralpe, in una serie di mostre tra cui: una personale alla Galleria Mazzoli di Modena, la collettiva Scuola di Atene ad
Acireale curata da Achille Bonito Oliva, entrambe del 1983, e la Biennale Trigon che si tiene l’anno seguente a Graz in
Austria.
Con il successo di alcune di queste rassegne trova estesa accoglienza in una serie di gallerie private e in spazi pubblici
all’estero, tra cui: il Kunstverein di Monaco di Baviera, la Galleria Thomas Levy di Amburgo e la Galleria Susan Wyss di
Zurigo.
La sua ricerca pittorica procede fino agli anni Novanta con altre importanti affermazioni in campo internazionale legate a
mostre al Kunsthall di Rotterdam, al Kunstmuseum di Horsens in Danimarca, fino alla prestigiosa acquisizione, di un suo
grande quadro del 1992, da parte dello Steadelik di Amsterdam e alla partecipazione nel 1999 alla XXIII Quadriennale di
Roma.
Quello che si è aperto dopo il 2000 è per il pittore un “nuovo esordio” scandito dal moltiplicarsi delle esposizioni in Italia
e all’estero si ricordano le mostre: alla Galleria Pack di Milano nel 2002, alla Kunsthaus di Amburgo con Fighters, alla
Galleria Hof-Huyser di Amsterdam nel 2005 e l’esposizione Il volto, realtà senza maschere alla Galleria Fabjbasaglia di
Rimini nel 2006.
Infine nel 2007 è invitato alla mostra La Pittura italiana 1968-2007, ideata da Vittorio Sgarbi, a Palazzo Reale di Milano.
Dal 24 novembre a gennaio 2008, presso Bonelli Arte Contemporanea di Mantova è aperta la mostra personale,
intitolata Il volto, il corpo, il segno, mentre per il 2008 è prevista la sua partecipazione alla Biennale di Pechino.
Hanno scritto di lui: Enzo Bargiacchi, Achille Bonito Oliva, Massimo Carboni, Felix Zdenek, Vittorio Sgarbi, Flaminio
Gualdoni, Tommaso Trini, Luca Beatrice, Laura Cherubini, Walter Guadagnini, Marco Meneguzzo.
Wainer Vaccari è nato a Modena nel 1949.
In concomitanza della mostra sarà presentato un nuovo catalogo
con testi di Walter Guadagnini e Marco Meneguzzo.
inaugurazione: sabato 24 novembre 2007 dalle ore 18.00
uffio stampa:
adicorbetta comunicazione
press@adicorbetta.org
t. 02 89 05 31 49
f. 02 89 05 32 22
Bonelli Arte Contemporanea
via Corrado 34 - Mantova
Ingresso libero