Bad dance. L'artista visualizza, tramite fotografia digitale e video 3D, una dimensione irreale ma estremamente familiare. Nei suoi ambienti glaciali figure umane ed animali si muovono smarrite accanto ad oggetti incongrui. Terzo degli artisti chiamati ad elevare il contesto sociale ed economico che li ospita a materia prima del loro lavoro, per il ciclo "Corrispondenze di frontiera" a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone.
Presso il Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), per il ciclo “Corrispondenze di frontiera”, a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone, si inaugura “Bad dance”, personale di Mauro Rescigno, terzo degli otto artisti chiamati a turno ad elevare il contesto storico, politico, sociale ed economico in cui si trovano ad operare a materia prima del loro lavoro.
L’iniziativa rientra nel progetto "Costruiamoci un orizzonte", che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro Hurtado.
Il concetto di “frontiera” è definibile come limite che separa due ambiti distinti. Il territorio di Scampia, estrema periferia nord di Napoli costantemente sospesa tra legalità ed illegalità, tra le buone pratiche di vita sociale ed il totale disadattamento, luogo del vuoto e del pericolo, ma anche spazio per l'agire collettivo, costituisce una tipica “zona di frontiera”.
Mauro Rescigno visualizza, tramite la fotografia digitale ed il video in 3D, una dimensione non realmente esistente, eppure estremamente familiare. I suoi ambienti glaciali, come di acciaio inox, ove figure umane ed animali si muovono smarrite accanto ad oggetti incongrui, divengono metafore della preoccupante carenza di valori umani che permea il nostro mondo. Il senso di spaesamento intende rimandare alla condizione di alienazione prodotta da un determinato assetto di potere. È proprio in uno di questi ambienti che Mauro colloca la danza cattiva di due malavitosi da cui trae il titolo la presente mostra. Alla cruda realtà di tale “spettacolo” è contrapposta l’immagine della farfalla, simbolo di trascendenza e di proiezione verso un domani migliore, che per ora può paradossalmente concretizzarsi solo tramite mezzi virtuali.
Mauro Rescigno (Napoli, 1975), vive e lavora a Napoli
Inaugurazione 3 dicembre dalle ore 19.00
Centro Hurtado
viale della Resistenza (Polo Artigianale Scampia) Napoli
La mostra resterà aperta fino al 29 dicembre ed osserverà i seguenti orari: dal lunedì al sabato 9:00 – 13:00 mattina/16:00 – 20:00 pomeriggio.