Paolo Tonin arte contemporanea
L'artista dagli anni '80 si serve sia della fotografia sia della pittura, fondendo o accostando immagini attraverso installazioni fisiche o evocative. Le opere in mostra create negli ultimi anni, pongono in evidenza il rapporto tra soggetto e sfondo.
Uscito dalle banlieues parigine, un gruppo di casseurs è entrato in Versailles facendo scempio dell’antica dimora? Pianoforti dalle arcuate gambe barocche spezzate e rovesciate sul pavimento, celano visuali forse più drammatiche ? O, ancora, con un salto all’indietro nel tempo, torme di “ allons enfants ” entrano nei dorati saloni cantando a gola spiegata la Marseillaise per cacciare aux poubelles de l’histoire la loro condizione di sudditi ?
Questo in un continuo gioco di rimandi è l’operare di Eraldo Taliano che dagli anni ’80 lavora, servendosi sia della fotografia sia della pittura, fondendo o accostando immagini attraverso installazioni “ fisiche ” o “ evocative ”.
Le opere in mostra create negli ultimi anni, pongono in evidenza il rapporto tra soggetto e sfondo, dove il primo non è solamente elemento distintivo ma costitutivo dello sfondo stesso. Eraldo Taliano procede come in una sciarada suggerendo elementi apparentemente fuorvianti ma che compongono e risolvono l’opera: nel caso di “ Helene” il dipinto di Rubens costituisce lo sfondo dell’immagine, i fiori, inseriti a mo’ di tutù, trasformano lo sfondo in soggetto-altro; così come nei “ vasi cinesi in stanze barocche ” il vaso è riconoscibile attraverso un minimo rimando, che suggerire il processo di integrazione del soggetto nello sfondo; i “ kimono ” sono tutt’ uno con lo sfondo oppure improbabile abito cardinalizio e, nelle “ vedute di Versailles ” , i mobili rovesciati e in bilico, loro malgrado, assumono pose non confacenti alla immobilità classica del luogo.
Paolo Tonin arte contemporanea
via San Tommaso, 6 - Torino
Ingresso libero