Opere grafiche 1992 - 2000. Sette secoli dopo, Dante torna nel "suo" Castelvecchio, nel luogo che lo vide ospite di Cangrande della Scala, il "Gran Lombardo" che - come scrisse il poeta in una celebre quartina - "Fia primo quel che tra gli altri è più tardo".
Opere grafiche 1992 - 2000
Sette secoli dopo, Dante torna nel "suo" Castelvecchio, nel luogo che lo vide ospite di
Cangrande della Scala, il "Gran Lombardo" che - come scrisse il poeta in una celebre
quartina - "Fia primo quel che tra gli altri è più tardo".
Dal 15 aprile al 30 luglio, l’Inferno dantesco rivive nell’interpretazione "agghiacciante ed
indelebile" che dal verso dell’immortale Cantica ha tratto Michael Mazur, artista
statunitense considerato tra i massimi incisori contemporanei. Alle sue opere sono
affiancati brani della nuova, celebratissima traduzione inglese del testo di Dante
realizzata dal "poeta laureato", per gli anni 1997/2000, Robert Pinsky.
Le 75 stampe create da Mazur per questa mostra, che, dopo Verona sarà riproposta a
Roma, sono destinate a restare, per volontà dell’artista, patrimonio del Gabinetto di
Disegni e Stampe del Museo di Castelvecchio. Sono state realizzate con la tecnica
fortemente emotiva del monotipo (stampa unica) e dell’acquaforte, alle cui possibilitÃ
espressive, dai neri vellutati ai bianchi puri risparmiati sul foglio, l’artista ha affidato quella
che non solo è la traduzione figurativa di un testo letterario così noto ed evocativo ma insieme
la rivisitazione, assolutamente autonoma ed attualissima di un repertorio di temi
fortemente legato alla nostra tradizione e su cui si sono misurati, nei secoli, molti grandi
artisti.
Quella proposta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, dal Museo di
Castelvecchio e dalla American Academy in Rome è una traduzione verbale e visiva del
Poeta, un audace confronto tra un grande artista contemporaneo e l’immaginario
medioevale.
Mazur illustra il viaggio di Dante con sconvolgente forza. Piuttosto che usare la consueta
raffigurazione del poeta e della sua guida, descrive in prima persona questo percorso:
con l’artista come nostro Virgilio noi vediamo ciò che Dante ha "visto".
La tematica infernale coinvolge da tempo l’attività di Mazur e molti di questi monotipi sono
serviti, nel 1994, ad illustrare la fortunata nuova traduzione inglese del testo dantesco ad
opera di Robert Pinsky, autore anche di una nuova poesia scritta appositamente per
questa occasione.
Accanto alla mostra, è previsto un articolato programma di iniziative dantesche: letture dei
testi di Dante, incontri con Robert Pinsky e con lo stesso Mazur, conferenze, balletti, ma
anche un work-shop durante il quale l’artista statunitense darà agli allievi della
Accademia Cignaroli dimostrazione delle particolari tecniche incisorie impiegate per
produrre queste sue opere.
MICHAEL MAZUR. L’INFERNO DI DANTE. 1992 - 2000. Verona, Museo di Castelvecchio,
15 aprile - 30 luglio 2000; Roma, American Academy in Rome, 26 ottobre 2000 - 7
gennaio 2001. Ingresso a Castelvecchio e alla mostra: intero lire 8.000, ridotto gruppi e
studenti lire 6.000, ridotto anziani e ragazzi lire 5.000, ridotto scolaresche lire 2000. Orario:
tutti i giorni, 9.00-19.00, chiuso il lunedì.
Mostra promossa dal Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, Museo di Castelvecchio
e da American Academy in Rome. In collaborazione con Espresso, Graphicreport e Impresa
Costruzioni Edili Cordioli geom. Erminio.
Direzione della mostra: Paola Marini e Giorgio Marini. Coordinamento scientifico ed
organizzativo: Ceil Friedman.
Catalogo Electa con interventi di Giorgio Marini, Ceil Friedman, Michael Mazur e Rosanna
Warren.
VERNICE PER LA STAMPA: Giovedì 13 aprile, ore 12,30, Museo di Castelvecchio
Ufficio stampa ELECTA - Valeria Regazzoni tel. 02.21563207 fax 02.21563314
in collaborazione con:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax 049.655098
Relazioni pubbliche: Errepidueveneto, Vicenza