Omaggio ad Andrej Tarkovskij. In mostra un'articolata serie di olii su tela dedicati all'elemento Acqua, cosi' come viene visto e interpretato dal regista russo nel corso della sua filmografia.
La pittrice milanese Daniela Brambilla dedica un articolata serie di oli su
tela all'elemento Acqua, così come viene visto e interpretato dal regista
russo Andrej Tarkovskij nel corso della sua filmografia. Ed è una sala
cinematografica, com'è giusto, ad ospitare questa singolare operazione
critico-estetica.
Gli studi e le attività di Daniela Brambilla sono da sempre incentrati sulla
ricerca e la produzione di immagini nel campo della comunicazione e delle
arti visive. Laureata in Architettura e successivamente al DAMS in Critica
d'arte, non ha mai smesso di "tenere la matita in mano", portando avanti la
ricerca sul disegno dal vero e, in particolare, sul disegno del corpo umano.
Ha lavorato nel campo dell'illustrazione, della decorazione, della
scenografia e degli allestimenti di mostre e fieristici.
Dal 1986 coordina il corso di Illustrazione e animazione dell'Istituto
Europeo di Design di Milano, dove insegna Disegno della figura. Già
autrice del fortunato testo didattico L'inquadratura-Strategia del racconto
visivo* (Editiemme), con la casa editrice Ikon ha ora in preparazione un
volume sul disegno del corpo femminile.
Dai primi anni '90, avendo trasferito in Toscana parte della sua attività, è
rimasta inevitabilmente rapita dal paesaggio locale, dalle sue luci e dai
suoi colori; le lunghe passeggiate lungo i torrenti e i fiumi della zona
l'hanno portata a provare una fusione sempre maggiore con la magia di
quell'ambiente, fino a che l'acqua, con il suo infinito vocabolario di luci
e movimenti, trasparenze e riflessi, è diventata il tema centrale della sua
ricerca pittorica e punto di fusione di tutti gli altri interessi
figurativi. Partendo dall'associazione acqua-femminilità, naturale e
spontanea, ha proseguito per altre ricerche dove il corpo della donna e
l'acqua scoprono i loro punti in comune.
Questo suo ultimo lavoro è dedicato ad Andrej Tarkovskij, nella cui poetica
ha ritrovato e condiviso l'esigenza di suscitare il sentimento della
bellezza del mondo, ed il cui immenso amore per la verità della vita, reso
attraverso una percezione plurisensoriale della realtà circostante, le ha
aperto la strada ad altre suggestioni ed altre emozioni. Per dirla con
Gogol: "Mio compito è parlare per mezzo di immagini viventi e non per mezzo
di ragionamenti".
Negli anni ha partecipato a diverse mostre collettive. Tra le ultime, La
nemica del cuore, ovvero le 12 Veneri alla Galleria d'Arte Moderna e
Contemporanea di Bondeno (Ferrara) e Acqua culla dell'essere al Circolo
Bertolt Brecht di Milano. Le mostre personali: nel 2002 Onde d'ombre. Nudi
e paesaggi al Palazzo dei Priori di Volterra e nel 2007 Solo nudi,
1992-2006 alla Galleria Arte & Grafica di Genova, entrambe a cura di
Ferruccio Giromini.
ANDREJ TARKOVSKIJ
…il poeta non descrive il mondo, lo scopre.
" … se il nostro sentimento del mondo può essere percepito anche dagli
altri come parte inscindibile di loro stessi, che cosa può costituire uno
stimolo più grande per il nostro lavoro?" (Andrej Tarkovskij)
L'incontro con i film di Andrej Tarkovskij è stato per me del tutto casuale
e piuttosto tardivo. All'improvviso mi sono vista spalancare un infinito
mondo di immagini nel quale ho ritrovato – e del quale ho condiviso –
soprattutto la grande attenzione per la natura e gli elementi che la
costituiscono, e per l'acqua in particolare, la cui presenza nei suoi film è
costante, multiforme e coinvolgente. Nessun simbolo o metafora nascosta, ma
solo osservazione della vita, della verità della vita allo stato puro.
Immagini che non significano altro che se stesse e nelle quali, come
nell'antica poesia giapponese dell'Haiku, basta lasciarsi dissolvere come ci
si dissolve nella natura.
Stalker, Andrej Rublev, Lo Specchio, Solaris, Nostalghia, L'infanzia di
Ivan sono i film ai quali mi sono ispirata per condividere e filtrare
quello stesso amore per il mondo del quale l'acqua è una protagonista in
tutte le sue forme possibili: lago, pioggia, pozzanghera, stagno, oceano,
fiume, torrente, neve, vapore, rugiada. Anche nei miei dipinti, altro non ho
voluto dire che precisione di osservazione e l'irripetibilità dell'istante
afferrato.
La poesia di Tarkovskij è quella di saper suscitare il senso della bellezza
facendo recitare ogni oggetto, animato o inanimato, una pozzanghera o un
filo d'erba, come fosse un paesaggio. In questo modo il regista esprime la
propria idea, condivisa con la grande tradizione della letteratura russa, di
un'arte che, in quanto mezzo di conoscenza, non può che tendere a un
realismo che non si riduce a pura descrizione naturalistica.
Ho dipinto l'acqua e ho dipinto con l'acqua, talvolta lasciando che fosse
essa stessa, con il suo scorrere liberamente sulla tela, a trascinare il
colore, a dissolverlo e a mescolarlo secondo un ritmo casuale e volontario
al tempo stesso. Ho dipinto a strati: sotto, i movimenti dell'acqua; e
sopra, le luci e i riflessi di una realtà molto più effimera dello scorrere
dell'acqua. Ho dipinto cavalli e cani, creature amiche e solidali, sempre
presenti nei film di Tarkovskij, in simbiosi con una natura essenziale e
meravigliosa, il trait d'union tra l'uomo e gli elementi.
Ho dipinto il disegno ritmico irripetibile di un ruscello o di un torrente,
dove Andrej Rublev lava i suoi pennelli, e, sempre in riva al fiume di notte
nel bosco, ho colto il turbamento del grande artista russo di fronte alla
scoperta della nudità femminile in un rito pagano.
Nella tela dedicata a Ivan, il piccolo soldato-partigiano tragicamente
catapultato dalla dolcezza dell'amore materno alla cupa e insensata realtà
della guerra, ho cercato di esprimere questo contrasto drammatico.
Altro contrasto è quello ispirato a Solaris, dove l'opera dell'uomo e
quella della natura si scontrano e si incontrano in un insieme magmatico,
amici e nemici al tempo stesso in una gara persa in partenza. (Daniela Brambilla)
Immagine: Daniela Brambilla
Inaugurazione 11 dicembre ore 18
Anteo Spazio Cinema
Via MIlazzo 9, Milano
Orario: tutti i giorni 15 - 22.30
Ingresso libero