Sculture e acquerelli di Nada Pivetta. L'artista presenta i suoi ultimi lavori, risultato di una ricerca di essenzialità delle forme; pensati e concepiti per dare risalto all'equilibrio di solidi leggeri e spogli. A completare l'evento vi saranno concerti e reading di poesia.
Sculture e acquerelli di Nada Pivetta
Nada Pivetta presenta i suoi ultimi lavori, risultato di una ricerca di essenzialità delle forme;
pensati e concepiti per dare risalto all'equilibrio di solidi leggeri e spogli con materiali quali il marmo,il legno e la terracotta.Gli acquerelli ad accennare intenzioni.
Ci risvegliamo pietre.
Nulla se non la luce. Non c'è nulla
se non la luce contro la luce.
La terra: palmo di una mano di pietra
Octavio Paz
Alcuni elementi terrestri, naturali, animali e artificiali, manifestano la loro presenza viva attraverso la verticalità : le montagne, giganti di roccia emersa, gli uomini, le uniche creature erette e infine le case, che si innalzano verso il cielo.
Tutti questi elementi compaiono simbolicamente nel lavoro di Nada Pivetta, nel quale un singolo personaggio di materia scultorea emerge lentamente dallo spazio
e si confronta con lo spazio stesso, di cui è ancora parte integrante. Successivamente il soggetto, ancorato alla base, al nucleo originario, si sdoppia confrontandosi con il suo multiplo, in un dialogo fatto di impercettibili
avvicinamenti e divaricazioni tra i due elementi stessi e con il nucleo.
E' un dialogo emotivo interno e difficoltoso, i due titani non si separano mai completamente e ugualmente non convergono. Nella scultura della Pivetta gioca allora un ruolo fondamentale la scelta dei materiali come la terracotta, calda e volutamente scabra nella superficie o il legno, liscio ma movimentato dalle venature che indirizzano la visione e danno corpo alla volumetria.
Meno consono allo scopo è il marmo, per la sua rigidità e la sua algida e ieratica compostezza.
Dal legno, divenuto torso umano che impone la sua presenza nello spazio, emerge in una terza fase un altro elemento umano.
Un corpo che è ancora parte integrante del primo, che stenta ad acquisire una identità propria.
Nella terracotta, il corpo nuovo si delinea tramite il colore contrastante, che rappresenta la luce, oppure grazie a uno spessore che segnala attraverso l'ombra la sua alterità dal nucleo.
Nell'ultima fase di questo ciclo scultoreo, il soggetto plastico si unisce in insiemi
andando a colonizzare e rendere abitato un paesaggio che declina in morbide colline.
Sciolta la tensione emotiva del dialogo, la Pivetta torna ad insediare nuclei
abitati e brulicanti di umanità , che rimandano certamente al ciclo scultoreo precedente a quello descritto.
In opere come "La casa del poeta", due elementi verticali, uno vuoto e uno pieno si incastrano a formare un soggetto unitario che ospita un personaggio.
La compenetrazione non è perfetta, come imperfetto è il dialogo tra due individui nel mondo ed il poeta ha un trono posto in alto sì, ma situato in uno spazio angusto.
Il lavoro di Nada Pivetta racconta la difficoltà della separazione dall'elemento d'origine e il faticoso confrontarsi con esso. La vibrazione pittorica che permea tutta la sua opera ci ricorda che è la luce per prima a plasmare la materia e non c'è nulla che ci rimane della scultura se non il suo essere " luce contro la luce".
Valeria Vaccari
INAUGURAZIONE: venerdì 16 novembre 2001
ORARI:
dal giovedì alla domenica dalle 15h00 alle 20h00
dal lunedì al mercoledì su appuntamento
CONCERTI:
sabato 17 novembre 2001 dalle 21h00
REMO BIANCHI QUARTET
sabato 24 novembre 2001 dalle 21h00
GEPPO SPINA TRIO
READING DI POESIA:
sabato 1 dicembre dalle 21h00
Il CERCHIO AZZURRO presenta poesie di di Barbara Cavazzuti, Aurelia Delfino, Laura D'Incà , Giulio Franceschi, Gilberto Gavioli, Alessio Luise, Cristiano Mattia Ricci, Giulio Vallavanti.
Spazio Gheroartè
c/o Stazione FS di Corsico
via Gramsci 4, 20094 Corsico (MI)
02/45103113