Ex Carcere Borbonico
Avellino
via Dalmazia (piazza d'Armi)
0825 782171 FAX 0825 24269
WEB
Dario Caruso
dal 14/12/2007 al 22/12/2007
10-13, 16-19.30
333 6781831
WEB
Segnalato da

Rosanna Palmieri




 
calendario eventi  :: 




14/12/2007

Dario Caruso

Ex Carcere Borbonico, Avellino

Oro, incenso e Mirra. Scultura. La sua opera, sia che si tratti di sculture presepiali, sia che si eserciti in ritratti o in plastica d'invenzione, si innesta nel robusto tronco della scuola figurativa napoletana.


comunicato stampa

a cura di

Pino Faiello
Rosanna Palmieri
Patrizia Vitagliano

Si inaugura sabato 15 Dicembre alle ore 17:00 presso il Carcere Borbonico di Avellino la “Mostra Oro Incenso e Mirra, sculture di Dario Caruso”, a cura di Pino Faiello, Rosanna Palmieri e Patrizia Vitagliano, realizzata con il patrocinio del Comune e della Provincia di Avellino, Presidenza del Consiglio Provinciale.
Dario Caruso è nato a Napoli nel 1976 e ha vissuto tra Roma e Milano. Nell’Urbe si diploma presso l’Accademia di Belle Arti con una tesi in scenografia.

A questa passione unisce, fin dall’infanzia, quella più grande per la scultura. Ma la sua creatività non trova confini in rigide discipline e dal 2000 si dedica alla fotografia, intervenendo alla rassegna FotoEsordio, presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 2002 collabora con lo studio Prampolini, partecipando alla realizzazione di scenografie teatrali, cinematografiche e televisive e restaurando alcune scene di musical teatrali. Nell 2003 prende parte alla collettiva Mostra Mercato presso le sale della Basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli. Nel 2004 espone a Le Trottoir di Milano la serie di sculture intitolate Tauromachia di Terra. Nel 2006 interviene nel Maggio dei Monumenti con alcune opere in mostra presso la trecentesca chiesa di San Giovanni a Carbonara.

Nel 2007 è invitato dal Comune di Napoli a partecipare alla collettiva organizzata nella chiesa di San Severo al Pendino.

Esperto, come pochi oggi, nel plasmare ex novo in creta modelli di testine di pastori, ispirandosi alla più alta tradizione dei maestri napoletani come il Sanmartino, o nel realizzare sorprendenti ritratti “parlanti” che richiamano alla mente i capolavori di Gian Lorenzo Bernini, Dario Caruso è soprattutto un artista del suo tempo dotato di quella speciale sensibilità indispensabile per poter cogliere l'umanità travagliata protagonista silenziosa della Storia.

La sua opera, sia che si tratti di sculture presepiali, sia che si eserciti in ritratti o in plastica d’invenzione, si innesta nel sano e robusto tronco della scuola figurativa napoletana, quella germinata dal naturalismo caravaggesco, sopravvissuta in alcuni aspetti di stupefacente realismo barocco e passata in certe forme di crudo verismo ottocentesco per giungere a quella sapienza “classica” del fare che scavalca ogni tempo. Nonostante le sue molteplici vocazioni nel campo delle arti, attualmente, ha scelto di dedicarsi soprattutto alla scultura in legno e in creta. Lo studio in cui nascono le sue opere è nel cuore antico di Napoli, sul decumano maggiore, all’interno del quattrocentesco palazzo di Diomede Carafa, primo duca di Maddaloni.

Ex Carcere Borbonico
Piazza D'Armi - Avellino
Orario: 10:00/13:00 e dalle 16:00/19:30
Ingresso libero

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