Sistema Ceramico Adriatico. Il percorso espositivo e' costituito da una ventina di pannelli didattici che illustrano sinteticamente e spiegano il progetto e gli obiettivi raggiunti, e da una selezione di materiali ceramici (circa una cinquantina di opere).
Sulla produzione ceramica si sono misurati tutti i popoli fin dalle origini,
tanto da rendere quest'arte un linguaggio espressivo-funzionale di valore e
diffusione universale. Il bacino Adriatico, nella sua dimensione sociale,
storica e artistica ha costituito una storia nella storia e continua ancora
oggi il suo ruolo di ³contenitore privilegiato² di siti dedicati alla
ceramica, con punte di produzione di elevatissima qualità artistica,
conservate in raccolte pubbliche e private, diffuse a livello urbano o
inserite nell'edilizia monumentale, espresse nell'oggettistica più varia
fino all'uso della materia costitutiva ceramica nelle più avanzate
tecnologie.
Centro documentativo e attivo laboratorio sotto ogni aspetto della ceramica
è il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, luogo di conservazione
di manufatti e indicatore di valori connessi ad ogni esperienza ceramica.
Fanno parte del Museo gli archivi interni (catalografico, bibliografico,
iconografico e conservativo) storicamente supportati da ricerche e costanti
rilevazioni, basilari per la costituzione di un ambizioso Archivio
internazionale della Ceramica da incentivare con importanti linee di lavoro.
Una di queste è rappresentata dalla realizzazione del progetto Sistema
Ceramico Adriatico (S.C.A.), parte del Nuovo Programma di Prossimità
Adriatico INTERREG/CARDS-PHARE, il cui momento conclusivo a dimostrazione
delle attività svolte è la mostra La conservazione della memoria nell¹arte
della ceramica, allestita al MIC di Faenza dal 22 dicembre al 20 gennaio
2008. L¹inaugurazione aperta al pubblico è fissata per le ore 17 di venerdì
21 dicembre.
All¹inaugurazione saranno presenti i rappresentanti dei soggetti partner del
progetto che coinvolge, oltre al museo manfredo: Museum of Applied Arts di
Belgrado (Serbia), Museum of Art and Crafts di Zagabria (Croazia), Museo di
Grottaglie, Accademia delle Arti - Facoltà di Arti Figurative di Tirana
(Albania), Provincia di Ravenna, Museo d¹Arte della città di Ravenna,
Facoltà di Archeologia dell¹Università Ca¹ Foscari di Venezia, Dipartimento
di Economia Istituzioni Territorio dell¹Università di Ferrara, Istituto per
i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Soprintendenza di Bologna.
Il percorso espositivo della mostra che sarà itinerante e verrà
successivamente ospitata anche a Belgrado dal 12 febbraio al 12 marzo, a
Zagabria dall¹8 al 28 aprile e a Grottaglie dal 15 maggio al 30 giugno - è
costituito da una ventina di pannelli didattici che illustrano
sinteticamente e spiegano il progetto e gli obiettivi raggiunti, e da una
selezione di materiali ceramici (circa una cinquantina di opere)
provenienti, oltre cha dal MIC, anche dagli altri Paesi partecipanti al
progetto a testimonianza della specificità delle singole aree
geografico-culturali e delle differenti collezioni musueali. Visibili:
piatti, anfore, coppe, mattonelle, sculture, istallazioni, vasi datati fra
il XIV° e il XX° Secolo.
La mostra è corredata da un catalogo realizzato in quattro lingue (italiano,
serbo, croato, inglese) che raccoglie tutti i risultati del progetto. La
diffusione dei dati è affidata ad un sito internet
(http://www.micfaenza.org/interreg_sca) in via di progressiva
implementazione.
Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, titolare e presentatore
del progetto Sistema Ceramico Adriatico, ha assunto le funzioni di
coordinamento generale con la costituzione di un tavolo di pilotaggio,
composto dai rappresentanti delle istituzioni e dei musei coinvolti nel
progetto, e di un gruppo tecnico di coordinamento, formato dai responsabili
tecnici.
Con il progetto, che si è attuato attraverso lo scambio di operatori,
l¹organizzazione di incontri, l¹aggiornamento professionale e l¹attività di
catalogazione informatizzata, si è inteso favorire: la valorizzazione dei
patrimoni artistici di ogni paese coinvolto, la loro qualificazione
attraverso lo studio dei materiali e delle tecniche di produzione, lo
scambio delle conoscenze reciproche, l¹aggiornamento in campo conservativo e
gestionale e il rafforzamento delle attività della ricerca sulla ceramica
quale denominatore comune della storia di quest¹arte specifica e
dell¹artigianato ad essa legato.
Beneficiari diretti del progetto sono risultati tutti i partner coinvolti ed
i paesi di appartenenza, così come le intere reti museali nazionali hanno
usufruito in forma indiretta dei risultati, anche attraverso un
accrescimento delle conoscenze nell¹intero campo ceramico.
Tre dossier, a carattere propositivo e normativo, completano i risultati
raggiunti dal progetto: si tratta di un manuale della conoscenza e della
gestione ceramica all¹interno dei musei curato dal MIC, un dossier
concernente le ricomposizioni e restauri di oggetti ceramici curato
dall¹Università Cà Foscari di Venezia e di un ultimo prodotto che verte sui
sistemi di gestione aziendale dei musei della ceramica a cura della Facoltà
di Economia dell¹Università di Ferrara.
Ufficio stampa Coop. Aleph:
Pierluigi Papi e-mail: papi@coopaleph.it
Tatiana Tomasetta e-mail: tomasetta@coopaleph.it
Inaugurazione: venerdì 21 dicembre ore 17
Museo Internazionale delle Ceramiche
Viale Alfredo Baccarini, 19 - Faenza (RA)
Orari mostra: dal martedì al giovedì 9,30-13,30; dal venerdì alla domenica e festivi 9,30-17,30 lunedì: chiuso