Self-made autoritratti da Vedova a Cattelan. Il progetto prevede che colui che normalmente crea, il fotografo, faccia un passo indietro per lasciare l'azione a chi normalmente ha un ruolo passivo ovvero colui che viene ritratto.
a cura di Katjuscia Tevini
Il fotografo Marcello Mencarini si
presenta a Palazzo Martini con una
riflessione sull’autoritratto.
Il progetto prevede che colui che
normalmente crea, il fotografo, faccia
un passo indietro per lasciare l’azione
a chi normalmente ha un ruolo passivo
ovvero colui che viene ritratto.
Mencarini ha contattato gli artisti
partecipanti alle ultime edizioni della
Biennale di Venezia e li ha invitati a
utilizzare la macchina fotografica, per
farsi da soli - selfmade - un autoritratto,
in completa libertà di scelta di contesto
e di posa, mettendo la loro indiscussa
creatività a disposizione di sé stessi
per raggiungere una diversa
autorappresentazione.
Il risultato è questa straordinaria mostra che parte con la testimonianza dello
scomparso Emilio Vedova fino all’autoritratto di Maurizio Cattelan, attualmente uno
degli artisti viventi più quotati sul mercato. Gli altri artisti autoritratti self-made sono
Enzo Cucchi, Jim Dine, Olafur Eliasson, Ann Hamilton, Rebecca Horn, Dr. Hugo,
Motohiko Odani, Charles Oldenburg, Orlan, Patricia Piccinini, Michelangelo
Pistoletto, Carol Rama, Santiago Sierra, Katharina Sieverding, Agnes Varda, Fred
Wilson e altri.
Dopo un’esperienza nel campo della pubblicità, prima come direttore artistico e
poi come fotografo, si è concentrato sul foto-giornalismo ed in particolare sui
reportage e sulle news, lavorando con testate giornalistiche italiane e straniere.
Nel 1995 è stato il primo fotografo in Italia a realizzare un reportage usando solo una
macchina fotografica digitale e nel 2002 ha "coperto" giornalisticamente il 49°
Festival del Cinema di Venezia con un telefono cellulare. Le foto così realizzate
venivano inviate in tempo reale via MMS a tutti gli utenti dotati di questa
tecnologia. Nel 2005 ha diretto insieme a Barbara Seghezzi il primo lungometraggio
girato con un telefono cellulare, "Nuovi Comizi d'amore".
Nel 2007, insieme a Cristian Pozzer ha fondato FLU, un progetto per dare visibilità
alle immagini scattate dalla gente comune.
A Palazzo Martini verranno coinvolti con la stessa tecnica i visitatori della mostra
dove, grazie allo sponsor tecnico, Canon/CPS, ogni Rivano o visitatore di Riva, e
quindi della mostra, potrà fare il proprio autoritratto. Tutti gli scatti saranno proiettati
in una nuova opera che diventerà quindi una “mostra nella mostra”. Il pubblico
sempre più sensibile alle nuove tecnologie e alla condivisione di progetti comuni
diventerà allo stesso tempo autore e spettatore. Una sottile linea rossa che unisce
la mostra appena conclusa, “Third Life. La Terza Vita dal virtuale di Second Life al
reale di Third Life, con il progetto “Selfmade autoritratti da Vedova a Cattelan”.
A completamento della mostra rimarrà una testimonianza stampata delle tracce
lasciate dai Rivani e dai visitatori di Riva con la pubblicazione di un catalogo, dove
verranno inserite le foto degli artisti presenti nelle sale espositive accanto alle foto
del pubblico. Un interessante documento delle relazioni, dell’attività e dell’aria che
si può respirare a Riva del Garda.
Il vernissage della mostra si terrà sabato 22 dicembre 2007 in via Maffei n. 14 nel
centro storico di Riva del Garda, alle ore 18.00 e sarà accompagnato da un ricco
buffet.
La mostra è nata da un’idea di Marcello Mencarini e curata da Katjuscia Tevini.
Rimarrà aperta tutti i venerdì, sabato e domenica, dalle 15 alle 18, fino al 22 marzo
2008.
Inaugurazione 22 dicembre 2007
Palazzo Martini
via Maffei, 14 - Riva del Garda (TN)