Citta' aperta
Taranto
Corso Umberto, 182

Davide Intelligente
dal 15/12/2007 al 4/5/2008
347 2856982

Segnalato da

Guglielmo Greco



approfondimenti

Davide Intelligente



 
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15/12/2007

Davide Intelligente

Citta' aperta, Taranto

Aleke: nuove presenze nell'arte urbana. Busti umanoidi femminili dall'effetto metallico installati secondo un percorso ben preciso, pensato fino al minimo dettaglio dall'artista underground.


comunicato stampa

L’esperimento meta/urbano dell’artista-performer Davide Intelligente.

di Guglielmo Greco. Foto ©ourtesy dell’autore.

Neppure il freddo umido della notte tra il 16 e il 17 dicembre, ha potuto impedire l’arrivo di alcune creature che controllano diversi incroci della città. Carcasse di bizzarre, affascinanti presenze aliene. Inquietanti amazzoni-androidi (potrebbero evocare l’acefala Nike di Samotracia, altre ancora, eroine manga) hanno deciso di insediarsi, con intenti assolutamente pacifici, su pali dalla funzione sfacciatamente inutile (perché di fatto non c’è), ormai installati da diverso tempo.

Ma, com’era prevedibile, la mancata disfunzione pratica può cedere il posto ad una più puntuale, intrigante, senz’altro artistica soluzione estetica, come ha dimostrato la performance dell’autore, alchimista concettuale che ha unito l’Urban Action Theater all’efficace azione materica della scultura contemporanea.
Busti umanoidi femminili dall’effetto metallico (in realtà è plastica leggerissima, metallizzata da spray), installati secondo un percorso ben preciso, pensato fino al minimo dettaglio da Davide Intelligente, artista underground.

“A proposito di sprechi, mi sono sempre chiesto a cosa sarebbero serviti, tutti quei pali installati qua e là, destinati nemmeno a nuovi progetti segnaletici, del tutto antiestetici, addirittura più inquietanti degli esseri che espongono ora. Almeno psicologicamente, potremmo avere la sensazione che qualcuno possa ancora vegliare sulla nostra città… Fosse anche solo frutto dell’immaginazione creativa.”, ci tiene a spiegare Davide.
Dietro questa giustificazione potrebbe rivelarsi interessante un monitoraggio di eventuali reazioni psico-emotive della gente, nel risvegliarsi il giorno dopo e convivere con creature artificiali. Da accogliere, forse, come nuovi guru estetici, testimonials di uno spazio urbano sempre più degradato e mal recuperato. Decisamente.

In più, con il vantaggio di fruire di opere d’arte portate al di fuori dei luoghi canonici, che attirano soltanto addetti ai lavori. A tratti invisibili, a seconda dei toni di luce controllati dalle recenti, imprevedibili condizioni atmosferiche, queste Aleke sorvegliano Taranto. Afone, esili, in apparenza delicate, talvolta persino “mimetiche”. Ma del tutto presenti. Proprio in un momento in cui la città sembra irrimediabilmente sopita e abbandonata a sé stessa, in balia di un’incuria sempre più dilagante e selvaggia.

O anche solo come provocatoria sollecitazione per risvegliare il fascino verso qualcosa di sconosciuto, ma che potrebbe esistere. Assolutamente sì. Perché questo universo è infinitamente troppo grande per noi.

Nella stessa misura in cui, questa città, è tristemente diventata troppo piccola per molti talenti, ormai obbligati a trasferire la propria creatività in altri mondi (nell’accezione più ipertestuale del significato).
D’altra parte, nel caso specifico, il nostro Davide ha già subito l’esperienza traumatica della deturpazione progressiva di una sua opera in argilla di grandi dimensioni, modellata in località Gandoli, recentemente asportata e definitivamente gettata in mare, con ingiustificabile e riprovevole barbarie. Di certo non è bastata un’azione tanto stupida e gratuita a fermare il suo percorso espressivo, interpretato nello scenario ideale per le sue singolari “esposizioni”: la città che ama di più.

La sua, la nostra città, che nello splendore di un trascorso storico unico e irripetibile, ha forgiato e rielaborato diverse influenze stilistico-concettuali, incluso l’inserimento di materiali tecnologici, come acciaio e plastiche. Una memoria storica riportata dalle futuristiche Aleke di Davide, performers inanimate dell’exhibition tuttora in corso per le strade tarantine.

La performance di Davide - collateralmente documentata dalla giovanissima Raffaella Mossa, radio-giornalista e critico d’arte, dalla videocamera di Gabriele Benefico, artista appartenente a quella brillante new wave di nuovi autori jonici, tempestivamente assistiti da Francesco De Pace - ha seguito ogni step di un percorso perfettamente progettato e cronometrato in ogni dettaglio, che non ha incontrato la necessità di dribblare l’idea d’origine.

Complici soprattutto il buio, la pioggia, rigore progettuale e solidarietà di uno staff che continua a credere in altre culture, meno tradizionali, ma proprio per questo liberate da vincoli estetici convenzionali, che hanno atrofizzato un territorio già di per sé inerte.

La tenacia creativa di Davide Intelligente è dunque premiata dalla calma piatta, dalla pazienza, e dalla consapevolezza e recupero di un’identità, sostenute dal passato-presente-futuro di una città che continua a produrre talenti, ma che non sempre dimostra scaltra lungimiranza, tale da trattenerli e permettere loro di esprimersi fino in fondo.

Le Aleke di Davide Intelligente abitano una città tuttora dominata e intossicata da inciviltà, indolenza e inquinamento industriale, con la stessa dignità di una stirpe guerriera appartenuta alle più nobili figure della nostra mitologia, invocate da una galassia imprecisata, con il compito di rieducare e sensibilizzare il pubblico locale a nuovi concetti estetici.

Ma nel corso delle epoche, tutto evolve, modifica, per reincarnarsi in altri miti, lasciando al posto di scheletri, resti e ornamenti aulici, tutta la sfavillante potenza di nuovi eroi.
Nella loro estatica freddezza, le Aleke ci appaiono come cibernaute (ri)modellate in sembianze frammentate. Ultramoderni prototipi femminili, inediti lari urbani riportati in vita dall’urgenza di comunicare che anche nei nostri paesaggi, attraverso le arti visive contemporanee, ben più di qualcosa è già cambiato.
Per gli appassionati di arte contemporanea e video-performance è possibile vedere il video “L’invasione delle Aleke” di Davide Intelligente su http://www.youtube.com.

Citta' aperta
Corso Umberto, 182 - Taranto
Ingresso libero

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