Per la sua prima personale in Italia, Maja Vukoje espone 15 tele di vario formato, raffiguranti bambole in atteggiamento passivo, abbandonate a se stesse, prive di vita; ma non e' soltanto lo studio dell'innata passivita' del soggetto, che potrebbe risultare superficiale e scontato, alla base della ricerca dell'artista. L'immagine acquista una qualita' psicologica che confonde i legami tra Uomo e Bambola; il bambino si confonde con il giocattolo che acquisisce espressioni quasi umane e inquietanti.
Per la sua prima personale in Italia, Maja Vukoje espone 15 tele di vario formato, raffiguranti bambole in atteggiamento passivo, abbandonate a se stesse, prive di vita; ma non è soltanto lo studio dell'innata passività del soggetto, che potrebbe risultare superficiale e scontato, alla base della ricerca dell'artista. L'immagine acquista una qualità psicologica che confonde i legami tra Uomo e Bambola; il bambino si confonde con il giocattolo che acquisisce espressioni quasi umane e inquietanti.
Gli occhi spalancati su un mondo irraggiungibile perforano la tela attirando lo spettatore in un gioco di sguardi a volta teneri, altre volte vitrei.
La particolarità della tecnica, con una sensibilità vicina all'acquarello, la ricerca continua dell'armonia dei colori, rafforza la potenza d'impatto delle immagini, sfocandone i corpicini così da evidenziarne i volti.
L'osservatore viene proiettato in un turbine di ricordi, pensa a cose conosciute da molto tempo, cose che appartengono al dominio della quotidianità . Nella bambola l'artista sembra riflettere il proprio IO più profondo, l'essenza della sensibilità umana. Allieva di Maria Lassnig, Maja Vukoje è una delle protagoniste della figurazione europea come confermato da numerosi inviti a mostre di pittura internazionali. A lei è dedicata, in occasione delle sue prime personali italiane presso lo Studio d'Arte Cannaviello e Biagiotti Arte Contemporanea, una pubblicazione a cura di Gianni Romano ed edita da Gabrius.
Maja Vukoje nasce a Düssendorf nel 1969. Attualmente vive e lavora a Vienna. Principali mostre collettive: Premio del Golfo alla Biennale Europea di Arti Visive (2000), di La Spezia; 51°Edizione Premio Michetti, Francavilla, a cura di Gianni Romano. Personali a: Castello di Strasburgo, Austria; MAJANA, Kunsthalle Exnergasse-WUK, Vienna; Museum Moderner Kunst, Vienna; Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires; Oesterreichisches Kulturinstitut, Varsavia.
Inaugurazione 20 Novembre 2001 ore 18.00
Orario: da martedì a sabato, dalle 10.30 alle 19.30
Studio d'Arte Cannaviello
Via A. Stoppani 15, 20129 Milano
tel. 02-20240428/ fax 02-20404645