Nella Project Room e' presentata l'installazione dal titolo Dopo il Danubio / le carpe del mercato / guardano gambe, composta da dieci morbide 'carpe' lunghe 180 cm, cucite con coperte militari e imbottite di lana e stracci; inoltre cinque disegni ricamati. Le opere si ispirano a grandi carpe viste dall'artista in un mercato di Belgrado nel 1998, che diventano per lei il simbolo di una diffusa sensazione di soffocamento e impotenza che si respirava per le vie della capitale serba in quel periodo.
Dopo il Danubio / le carpe del mercato / guardano gambe
Nella Project Room presentiamo l'installazione di Claudia Losi dal titolo Dopo il Danubio / le carpe del mercato / guardano gambe, composta da dieci morbide "carpe" lunghe 180 cm, cucite con coperte militari e imbottite di lana e stracci; inoltre cinque disegni ricamati. Le opere si ispirano a grandi carpe viste dall'artista in un mercato di Belgrado nel 1998, che diventano per lei il simbolo di una diffusa sensazione di soffocamento e impotenza che si respirava per le vie della capitale serba in quel periodo.
Il lavoro di Claudia Losi, nata a Piacenza nel 1971, è fortemente legato all'esperienza diretta della natura, al rapporto con le scienze naturali e allo scorrere del tempo.
La lentezza e la manualità sono componenti importanti del lavoro, che vengono consapevolmente contrapposti alla velocità della realtà contemporanea.
Per questo motivo il ricamo è uno dei suoi strumenti prediletti.
Con questa tecnica dal 1995 realizza i Licheni, spessori corrugati di filo che rappresentano organismi vegetali, ricamati su tessuti grezzi.
Sembrano sintesi di paesaggi, mappe insulari, microcosmi in cui il senso della coesistenza di strati temporali diversi assume, letteralmente, evidenza fisica.
In Ciottoli, che Claudia Losi realizza a partire dal 1997, è il supporto stesso del ricamo - che qui ripropone immagini provenienti dal repertorio dell'arte preistorica - ad assumere l'aspetto delle pietre, ricalcandone la forma irregolare e le asperità .
A questi lavori che tematizzano microcosmi, Losi accompagna opere che riguardano la geografia e la storia geologica della Terra, in alcuni casi ricamando mappe geografiche della calotta polare, in altri rappresentando la deriva dei continenti, che dalla pangea ha portato alla forma attuale della crosta terrestre.
Biografia: Claudia Losi é nata nel 1971 a Piacenza, dove vive e lavora. Nel 1996 è co-fondatrice, con i poeti Francesco Benozzo e Matteo Meschiari, dello Studio Italiano di Geopoetica. Nell'estate del 1998 è selezionata per il Corso superiore di arte visiva della Fondazione Antonio Ratti di Como, dove segue lo stage con Hamish Fulton.
Principali mostre personali:
2001 Washington, Stati Uniti, Istituto Italiano di Cultura, Walkscape
Brest (Maison de la Fontaine), Quimper (Galerie Artem), Francia
2000 Torino, Luigi Franco Arte Contemporanea, Marmagne, (a cura di G. Scardi)
Bologna, Galleria Zone c/o Graffio, Danubio
1999 Piacenza, Galleria Placentia Arte, Cut
Stoccolma, Svezia, Galerie Pascale Cottard-Olsson, Over the reef
Milano, Galleria Artra, Alighiero Boetti "territori occupati", Claudia Losi "passaggi"
1998 Torino, Luigi Franco Arte Contemporanea, (a cura di G. Bertolino, testo critico di L. Perlo)
Bologna, Galleria Zone c/o Graffio, Orcadi,
1997 Piacenza, Galleria Placentia Arte, Licheni
Principali mostre collettive:
2001 Francavilla al Mare, 52° Premio Premio Michetti: Adriatico, le due Sponde (a cura di Angela Vettese)
Roma, Palazzo delle Esposizioni, Artisti finalisti al PS1-Italian Studio Program 2000-2001
2000 Mantova, Casa di Rigoletto, 7 Artisti della Scena Italiana, (a cura di L. Perlo e F. Comisso)
Palazzo delle Stelline, Sala del Collezionista, Periscopio
Vernice: Giovedì 22 Novembre 2001, ore 18.30.
Galleria Monica De Cardenas,
Via Viganò 4, 20124 Milano,
tel. 02-29010068, fax 02-29005784