Hovel. Esposti dipinti, disegni e installazioni, realizzati spesso con materiali di recupero come scarti di legno e porzioni di dipinti vintage. I quadri raffigurano roulottes, baracche, ristoranti dismessi inseriti in paesaggi decadenti.
A cura di Luca Vona
Agenzia04 inaugura venerdì 25 gennaio alle ore 19:00 la mostra personale di Riccardo Baruzzi, HOVEL, che presenta il suo recente ciclo di opere sul ambiguità del pensiero melanconico e sul desiderio di abitare meno la sua possibilità.
In mostra, dipinti, disegni, sculture e installazioni, realizzati spesso con materiali di recupero come scarti di legno e porzioni di dipinti vintage, ricercano un equilibrio fra ambiente costruito e ambiente naturale.
I dipinti raffigurano roulottes, baracche, ristoranti dismessi, contemplati così come si dispongono di fronte all’umanità microcellulare indicando il tramonto dell’idea stessa di casa che s’insinua nel paesaggio circostante decadente, privo di qualsiasi contatto e segno umano.
La cifra stilistica di Baruzzi richiama una parte di street art in particolar modo per l'uso dello spray e degli stickers, mentre nelle opere pittoriche si rifà a una tradizione classica, di carattere popolare vicina ad una tendenza di punta nella nuova figurazione americana: il New Folk. Questa corrente accomuna diversi artisti newyorkesi capaci di mescolare sapientemente una cultura “alta” ad un linguaggio di facile comprensione, privilegiando pittura e disegno.
Scrive Luca Vona nel testo in catalogo: “Baruzzi sceglie di recitare la parte del “pittore della domenica”, per celebrare il fascino crepuscolare delle piccole cose, la bellezza che si nasconde nella ferialità dell’esistenza; si lascia possedere da una smania decorativa e ancora - elevando il tono - annuncia l’apocalisse e il suo superamento, classifica le unità abitative dell’umanità che sta per risorgere sulle rovine. L’itinerario creativo di Baruzzi si muove lungo il crinale che separa l’utopia dall’ornamento, da un desiderio di schiettezza e moderazione, riconducibile alla pittura New Folk. Jules de Balincourt, Ridley Howard, Jockum Nordstrom, Amy Cutler hanno testimoniato il definitivo abbandono degli ideali delle avanguardie, in realtà già trascinati via dal crollo delle ideologie negli anni Novanta. Un passaggio favorito dalla diffidenza nei confronti del clima di tensione che ha fatto seguito alla guerra al terrorismo internazionale.”
Riccardo Baruzzi è nato a Lugo (Ravenna) nel 1976 dove vive e lavora
Inaugurazione: 25 gennaio 2007, ore 19
agenzia04
via G. Brugnoli 19/C, Bologna
Orari: martedì-sabato dalle 15 alle 19 o su appuntamento
ingresso libero