Diverse sedi
Faenza (RA)

Residenza d'Artista
dal 22/1/2008 al 14/2/2008
0546 22123, 347 5251961
WEB
Segnalato da

Museo Zauli




 
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22/1/2008

Residenza d'Artista

Diverse sedi, Faenza (RA)

VII edizione dell'iniziativa dedicata alla ceramica nell'arte contemporanea a cura di Daniela Lotta. La mostra e' allestita in 3 luoghi del centro storico della citta', presenta 3 opere inedite di Pierpaolo Campanini, Alberto Garutti e Marco Samore', realizzate durante la fase del workshop svolto nel Museo Carlo Zauli. Alla ceramica, su cui svolge un preciso studio cromatico, Campanini accosta elementi eterogenei come il legno e la stoffa; Garutti ha prodotto una copia a grandezza naturale della Madonna di Lourdes con una temperatura di 38 gradi, Samore' ha realizzato un pannello in legno dove trovano posto piastrelle standard con un dipinto che riproduce vedute di rovine architettoniche.


comunicato stampa

Pierpaolo Campanini
Alberto Garutti
Marco Samorè

a cura di Daniela Lotta

Mercoledì 23 gennaio alle ore 20.00 in Sala Bigari, presso la Residenza Municipale, si inaugura la settima edizione del progetto Residenza d’Artista – workshop di ceramica nell’arte contemporanea, a cura di Daniela Lotta, organizzato e prodotto dal Museo Carlo Zauli, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza e Diatonia Progetti Culturali.
La mostra, allestita in vari luoghi del centro storico della città, presenta tre opere inedite di Pierpaolo Campanini, Alberto Garutti e Marco Samorè, realizzate in ceramica durante la fase del workshop svolto all’interno dei laboratori del Museo Carlo Zauli insieme ad uno staff tecnico formato dagli studenti dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche e dell’Istituto d’Arte “G.Ballardini” di Faenza, coordinati dal prof. Emidio Galassi insieme al prof. Mirco Denicolò.

Il giorno dell’inaugurazione sarà disponibile un servizio di bus navetta gratuito da Bologna per Faenza con partenza da p.zza Costituzione 3 alle ore 19.00 e rientro nello stesso luogo previsto alle ore 23.30. Per prenotazioni e ulteriori informazioni: 0546 22123; 347 5251961

Le opere di Pierpaolo Campanini (Cento, 1964), prendono forma mediante un processo articolato che mette insieme pittura, scultura e fotografia. Principalmente legata al mezzo pittorico, la sua ricerca è il risultato di una partecipazione tra differenti linguaggi espressivi in cui la tela dipinta costituisce il punto d’arrivo di un percorso complesso le cui fasi possono facilmente essere rintracciate all’interno di essa.
Invitato dal Museo Carlo Zauli a misurarsi con un materiale per lui inedito, l’artista utilizza la sua capacità di ideare oggetti tridimensionali – normalmente finalizzati alla minuziosa traduzione pittorica – per sviluppare le versatili potenzialità della ceramica. La struttura concepita per la mostra diventa in questa occasione il presupposto per indagare le proprietà fisiche, meccaniche e tecnologiche dei materiali. Alla ceramica, su cui svolge un preciso studio cromatico, Campanini accosta elementi eterogenei come il legno e la stoffa, assemblandoli per incastri successivi fino a costruire una forma che è allo stesso tempo familiare e immaginifica, equilibrata e provvisoria. Installata a parete come fosse una normale mensola, la cui funzione principale sta nel sostenere ed esporre, il lavoro in mostra accentua ulteriormente la sua ambiguità di lettura dal momento che il pubblico per fruirla dovrà accedere all’interno dello spazio domestico di una abitazione privata.

L’opera di Pierpaolo Campanini sarà esposta solo per il giorno dell’inaugurazione all’interno dell’appartamento al 2° piano raggiungibile dal giardino del Museo Carlo Zauli, successivamente sarà installata in una delle sale del museo.


Alberto Garutti (Galbiate, 1948), intende l’opera d’arte come il terreno comune su cui sviluppare l’incontro tra artista e spettatore, parte di un processo relazionale capace di attivare la percezione ed esercitare lo sguardo sulle cose e sul mondo, uno sguardo che – afferma l’artista – deve poter essere “critico, etico e amoroso”.
Per il Museo Carlo Zauli Alberto Garutti ha sviluppato il suo lavoro a partire da una attenta riflessione sul materiale ceramico e sulla tradizione artistica legata alle immagini sacre, arrivando a formalizzare una copia a grandezza naturale della Madonna di Lourdes, che in futuro sarà collocata all’interno di un luogo di culto di imminente realizzazione. La statua è stata eseguita utilizzando uno stampo in modo da aderire esattamente a quella che è considerata l’icona popolare per eccellenza a cui comunemente viene associato il sentimento devozionale. Nelle intenzioni dell’autore, infatti, l’opera – una volta posta all’interno della chiesa – deve funzionare quale semplice mezzo attraverso cui incontrare il sacro. Garutti facendo leva su questo bisogno cristiano di materializzazione del divino agisce sul comportamento del fedele, sul rito spontaneo del toccare l’immagine sacra, caricando il gesto di adorazione spirituale di una inattesa esperienza fisica capace di generare una sensazione tangibile dal valore terreno e umano. Si scopre così che al suo interno l’artista ha fatto inserire un sistema di riscaldamento che porta la temperatura esterna della ceramica a circa 38 gradi centigradi.

L’opera di Alberto Garutti sarà esposta per tutta la durata della mostra all’interno del grande ambiente della sala delle bandiere del Comune di Faenza.


La ricerca artistica di Marco Samorè (Faenza, 1964) è interessata a rivelare le dinamiche comportamentali degli individui in rapporto alla società e ai suoi meccanismi culturali. Le sue immagini fotografiche così come i suoi impianti installativi documentano un prelievo oggettuale evocativo e al contempo disturbante. All’interno delle sue opere confluiscono linguaggi e suggestioni provenienti da un passato recente recuperato attraverso la presenza di elementi selezionati dalla cultura popolare e calati in atmosfere sospese e rarefatte, capaci di disorientare la percezione degli spazi.
Operando sul valore d’uso del supporto ceramico e sulla sua tradizione decorativa, Marco Samorè ha realizzato per il Museo Carlo Zauli un pannello in legno nella cui parte centrale trovano posto alcune piastrelle standard di vario formato su cui ha fatto eseguire un dipinto che riproduce vedute di rovine architettoniche e capricci seicenteschi, ottenuti combinando insieme differenti prelievi iconografici. L’aspetto confuso della scena funziona come uno zapping pittorico, un mosaico le cui tessere sono messe insieme per soddisfare le potenzialità formali delle parti in rapporto alla struttura, piuttosto che esclusivamente per il loro carattere narrativo. Una attenta regia compositiva sottende la costruzione dell’opera che nel suo impianto generale richiama alla mente la linea ritmata e scattante dello stile decò, ponendosi come perfetto contraltare degli affascinanti ambienti d’inizio Novecento dell’hotel Vittoria in cui adesso è collocata.

L’opera di Marco Samorè sarà esposta per tutta la durata della mostra all’interno del salone delle feste dell’Hotel Vittoria di Faenza.

Immagine: Marco Samorè, Il sole, l'erba, la giovinezza, 2005


Inaugurazione mercoledì 23 gennaio 2008 ore 20.00
Sala Bigari, Residenza Municipale
p.zza del Popolo 31, centro storico, Faenza (Ra)

dalle ore 20.30
ALBERTO GARUTTI – Sala delle Bandiere
Sala delle Bandiere, Residenza Municipale, piazza del Popolo 31, centro storico, Faenza
dal lunedì al venerdì 8-19; sabato e domenica chiuso

MARCO SAMORE’ – Salone delle Feste
Salone delle Feste, Hotel Vittoria, corso Garibaldi 23, centro storico, Faenza
tutti i giorni 10-13 e 16-19

PIERPAOLO CAMPANINI – Appartamento 2°piano
Museo Carlo Zauli, via della Croce 6, centro storico, Faenza
dal martedì alla domenica 10-13 e 16-19; lunedì chiuso

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