Per la sua prima personale in Italia, l'artista espone una nuova serie di lavori raffiguranti bambole in atteggiamento passivo, abbandonate a se stesse. La bambola è un soggetto conosciuto agli estimatori della pittrice viennese, la nuova serie approfondisce l'effetto psicologico del suo sguardo, rende ancora più ambigua la relazione tra Uomo e Bambola, tra bambino e giocattolo. Gli occhi spalancati su un mondo irraggiungibile perforano la tela attirando lo spettatore in un gioco di sguardi a volte teneri, altre volte vitrei
a cura di Gianni Romano
Per la sua prima personale in Italia, Maja Vukoje espone una nuova
serie di lavori raffiguranti bambole in atteggiamento passivo,
abbandonate a se stesse.
La bambola è un soggetto conosciuto agli
estimatori della pittrice viennese, la nuova serie approfondisce
l'effetto psicologico del suo sguardo, rende ancora più ambigua la
relazione tra Uomo e Bambola, tra bambino e giocattolo.
Gli occhi
spalancati su un mondo irraggiungibile perforano la tela attirando lo
spettatore in un gioco di sguardi a volta teneri, altre volte vitrei.
La
ricerca continua dell'armonia dei colori rafforzano la potenza d'impatto
delle immagini, sfocandone i corpicini e mettendone in rilievo i volti.
L'osservatore viene proiettato in un turbine di ricordi, crea
associazioni con la violenza della quotidianità e la consapevolezza di
spazi violati.
Nella bambola l'artista sembra riflettere il proprio IO
più profondo, l'essenza della sensibilità umana.
Allieva di Maria Lassnig, Maja Vukoje è una delle protagoniste della
figurazione europea come confermato dai numerosi inviti a mostre di
pittura internazionali.
A lei è dedicata, in occasione delle sue prime
personali italiane presso Biagiotti Arte Contemporanea e lo Studio
d'Arte Cannaviello, una pubblicazione a cura di Gianni Romano edita da
Gabrius.
Maja Vukoje nasce a Düsseldorf nel 1969. Attualmente vive e lavora a
Vienna. In Italia, finora, ha partecipato ad importanti collettive quali
Un-expected (stages of regression), Biagiotti Arte Contemporanea,
Firenze (2001), la Biennale Europea di Arti Visive di La Spezia (2000);
la 51°Edizione Premio Michetti, Francavilla (2000). Personali:
Castello di Strasburgo, Austria; MAJANA, Kunsthalle Exnergasse-WUK,
Vienna; Museum Moderner Kunst, Vienna; Centro Cultural Recoleta, Buenos
Aires
Inaugurazione: sabato 24 Novembre 2001, ore 18.00
Orario: dal martedì al sabato dalle 11:00 alle
19:00h
Catalogo: con testi di Gianni Romano edito da Gabrius
Biagiotti Arte Contemporanea
Via delle Belle Donne 39r
50123 Firenze
Tel/fax (0039) (0)55-214757