Oltre 100 opere riunite per temi e cicli, in 2 sedi storiche: Palazzo Romagnoli e Palazzo del Ridotto. La mostra si articola in diverse sezioni: il disegno, la ritrattistica, la terracotta, alcuni piccoli affreschi, inediti disegni a sanguigna, alcuni diari e 12 acqueforti sul tema del Vangelo secondo Matteo.
a cura di Antonio Paolucci e Marisa Zattini
SABATO 26 GENNAIO 2008 ALLE ORE 17.00 presso la Sala conferenze di Palazzo Romagnoli si inaugurerà la mostra
personale di ILARIO FIORAVANTI - Il destino di un “Uomo” nell’Arte, curata da Antonio Paolucci e Marisa Zattini,
promossa dalla FONDAZIONE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CESENA, in partnership con il COMUNE DI CESENA - ASSESSORATO
ALLA CULTURA. Questo evento gode del Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Forlì-Cesena.
Si tratta di un’ampia retrospettiva dedicata a ILARIO FIORAVANTI, Uomo-Artista-Architetto, per celebrare l’Artista
nella sua città natale. Un protagonista della scultura italiana “festeggiato” attraverso un percorso originale che
presenta un corposo nucleo di opere - oltre cento - riunite per temi e cicli, in due prestigiose sedi storiche: Palazzo
Romagnoli e l’intero Palazzo del Ridotto.
La mostra si articola in quattro distinte sezioni, arricchite ognuna di contributi critici, per garantire al visitatore un
percorso sfaccettato dell’affascinante e complesso “repertorio” artistico di Ilario Fioravanti. Le sezioni “scandagliano”
il nostro “personaggio” attraverso un suggestivo testo critico di Antonio Paolucci, un vero e proprio passpartout per
entrare nel vivo della storia e della poetica di Ilario Fioravanti; Marisa Zattini analizza gli aspetti artistici dell’Uomo-
Scultore-Architetto che hanno motivato la selezione dei “cicli”; il disegno, la ritrattistica, la terracotta, sono
esemplarmente commentate da Gian Carlo Bojani; il pathos religioso emerge nell’intervista di Don Piero Altieri al
Cardinal Ersilio Tonini.
Un suggestivo dialogo fra l’Artista e Tonino Guerra fa riflettere sull’incanto della bellezza
nella semplicità dell’esistenza dell’uomo mentre la figura di Architetto è indagata da Maristella Casciato, curatrice
della specifica sezione architettonica. A “cerniera”, in uno stimolante confronto fra poetiche parallele, si pone la
riflessione di Annalisa Trentin. Due liriche rispettivamente di Tolmino Baldassari e Gianni Fucci completano
emotivamente gli apparati critici-letterari. Una intervista-biografia “ragionata” e originale, scritta da Pier Guido
Raggini, accompagna il percorso attraverso conversazioni con l’artista che si sono svolte a Sorrivoli, nell’arco del
2007. A corredo delle opere scultoree sono stati selezionati alcuni piccoli affreschi, inediti disegni a sanguigna, alcuni
diari e 12 acqueforti realizzate dall’artista sul tema del Vangelo secondo Matteo.
La mostra si completa con la realizzazione di un DVD, che accompagnerà il visitatore nel percorso espositivo attraverso
interviste all’artista, documentazioni di alcune fasi creative delle opere ed altro ancora.
Il destino di un “Uomo” nell’Arte e per l’Arte, è difficilmente rappresentabile nella sua interezza per l’impossibilità
di ricostruire ogni attimo emozionale di una creatività esuberante e intima quale è quella di Ilario Fioravanti. È però
possibile - e doveroso per noi - tentare di raccontare la storia di un “Uomo-Architetto-Artista” che abbiamo il privilegio
di conoscere attraverso le sue opere e le sue parole.
È quello che questa mostra si propone di fare attraverso questo percorso, testimonianza del cammino di Ilario
Fioravanti: un cammino che ha visto l’Uomo posto nella sua centralità. Un Uomo, fatto a immagine di Dio, che guarda
sempre avanti con positività e fede.
Il catalogo, edito per i tipi de IL VICOLO Editore, documenta tutte le opere in mostra attraverso le fotografie dell’Artista
a firma di Daniele Ferroni e delle opere scultoree di Carlo Vannini, i testi istituzionali e i contributi critici e poetici a
corredo dei diversi ambiti espressivi.
Ilario Fioravanti, nato a Cesena il 25 settembre del 1922, è uno dei più interessanti protagonisti dell’Arte Italiana. Fin da giovanissimo,
prima con il disegno poi attraverso l’incisione e la scultura, si avvicina alle arti figurative. Nel 1949 si laurea in architettura a Firenze.
La professione di architetto non lo distacca tuttavia da una necessità “organica” di testimoniare ogni sua emozione ed esperienza
attraverso il disegno. Negli anni Sessanta ritorna alla scultura realizzando una serie di ritratti. Negli anni Settanta-Ottanta Fioravanti
si appassiona alle espressioni artistiche arcaiche. Guarda con molto interesse l’arte egizia, le terrecotte della civiltà mesoamericana,
le sculture nuragiche, l’arte etrusca e quella africana. Ha esposto a Cesena (1988), a Milano (1990), a Longiano (1996).
Nel 2000
riceve l’incarico, dall’Amministrazione comunale di Cesena, di realizzare due bronzi per l’ingresso principale del cimitero urbano.
Vittorio Sgarbi cura le mostre personali presentate a Spoleto e Potenza. Nel 2003 partecipa alle mostre La ricerca dell’identità. Da
Tiziano a De Chirico, tenutasi a Cagliari e a Palermo. Sempre nel 2003 espone presso il Palazzo Ducale di Pesaro e nel 2004 è presente
alla mostra Giovanni Testori presso il Palazzo Reale di Milano.
Inaugurazione sabato 26 gennaio presso la Sala conferenze di Palazzo Romagnoli
Palazzo Romagnoli e Palazzo del Ridotto, Cesena
Orario: 09.30 - 12.30 / 16.30 - 19.30
Ingresso libero