Fondazione D'Ars Oscar Signorini Onlus
Voli pindarici ovvero sogni arditi. Nei suoi dipinti il senso della vita nei suoi aspetti ardui, e il desiderio di "poterli svolgere con la fatica della riflessione e con il ricorso al 'desiderio' del colore". Sebastiano Saglimbeni
"Non dobbiamo dare per scontato che un albero sia verde. Il mare azzurro. Non dobbiamo dare nulla per scontato. A vedere s’impara. S’impara che il verde sono mille verdi e che un albero nella fantasia può essere rosso. E il fuoco una striscia di azzurro. Potrei dire paradossalmente che nella pittura il colore non esiste. Esiste il desiderio del pittore di dare corpo agli informi bagliori della nostra remota esistenza."
Questo discorso, estratto da Arte per amore (Feltrinelli), a firma del pittore e scrittore Ernesto Treccani, diventa, per noi, come un esordio o inizio, di ciò che segue per il neo-artista Roberto Corso. Che, inconsapevolmente, è dentro questo concetto (free flight, 2005) treccaniano, come tanti altri artisti puri e liberi quando tentano di registrare le loro espressività su se stessi e sul concreto vissuto e prediletto (...) ricerca del fiabesco, del fantastico, di una visione della lindezza o nitidezza delle aree naturali che l’artista anche reca nelle tele (...)
C’è il senso giusto di intendere la vita, più nei suoi aspetti ardui, e poterli svolgere con la fatica della riflessione e con il ricorso al "desiderio" – come nella citazione di sopra si diceva – "del colore". Dentro, pertanto, le linee delle cose offerte dalla natura e scoperte o trovate dall’uomo, questo artista, stabilisce e cura la sua espressione grafica e pittorica. " Sebastiano Saglimbeni
presso la Galleria 9 Colonne/Spe "Il Resto del Carlino"
Via Armari 24 Ferrara
Ingresso libero