Diamonds and Stones: My Education. L'artista cubano presenta in questa personale una nuova serie di fotografie che analizzano il fallimento dell'utopia e la degenerazione di Cuba in cio' che a suo parere e' divenuto un luogo di feticismo storico e anacronistica meta d'attrazione turistica.
Mentre una parte del mondo aspetta la conferma definitiva della
morte di Castro, e gli Stati Uniti preparano il conto alla rovescia
per iniziare ad esportare la democrazia nell’isola di Cuba, arriva
puntuale il nuovo lavoro di Diango Hernández. Con il titolo
“Diamonds and Stones: My education”, l’artista cubano presenta
per la sua prima mostra personale con Federico Luger una nuova serie
di fotografie che analizzano il fallimento della rivoluzionaria
utopia e la degenerazione di Cuba in un luogo di feticismo storico e
anacronistica meta d’attrazione turistica.
Fin dall’inizio degli anni 90, utilizzando rifiuti e materiali di
scarto, Diango Hernandez ha documentato nei suoi lavori l’isolamento
e la crisi economica che hanno scosso l’isola dal collasso del URSS.
Per la mostra alla Federico Luger Gallery l’artista recupera
immagini prese dalle diapositive che il governo cubano ha utilizzato
dal 1959 per inculcare l’iconografia comunista nella gioventù
cubana. Paradossalmente - poiché rappresentano principi
diametralmente opposti - queste immagini sono trasfigurate in
diamanti e pietre preziose .
La formazione dei diamanti richiede l’esposizione del carbonio a
condizioni estreme di temperatura e pressione; un processo che Diango
Hernandez fa suo quale metafora della “pressione” che queste
immagini ebbero sulla sua infanzia.
350 diapositive che non era lecito portare al di là dei confini
cubani, sono qui dall’artista sovrapposti ai tagli di pietre
preziose, trasfigurate nel massimo segno del capitalismo occidentale
e mostrate al mondo in edizione unica.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
Verrà pubblicato un catalogo della mostra con testo di Lisette
Lagnado (curatrice della 27° Biennale di San Paolo).
Nota biografica:
Diango Hernández ha iniziato la sua pratica artistica a Cuba come co-
fondatore di Ordo Amoris Cabinet, un gruppo di artisti e designer che
si interessava ad originali oggetti di home design inventati dai
cubani allo scopo di compensare una costante penuria di materiali e
beni.
Nato nel 1970 a Sancti Spiritus, Cuba, l'artista si sposta in Europa
nel 2003 e attualmente vive e lavora a Düsseldorf. Nel 2006 il suo
lavoro è stato oggetto di una mostra personale presso la Kunsthalle
di Basilea e nel 2007, al Neuer Aachener Kunstverein, Aachen. Il suo
lavoro è stato esposto alla 51a Biennale di Venezia nel 2005, nel
2006 presso la Biennale di Sydney e la Biennale di San Paolo. È stato
incluso nel catalogo Ice Cream, 2007, Phaidon, come uno dei 100
artsisti emergenti piu significativi.
Inaugurazione: 6 febbraio ore 19
Federico Luger Gallery - nuovo spazio
Via Domodossola, 17 (Interno) - Milano
Orari: dal martedì al venerdì dalle 15:30 alle 19
Ingresso libero