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10/2/2008

Vita e destino

Teatro Studio, Milano

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In occasione dello spettacolo di Lev Dodin ''Vita e destino'' (in prima nazionale al Piccolo Teatro di Milano dal 12 al 16 febbraio), il foyer del Teatro Studio ospiterà dall’11 al 16 febbraio la mostra «Vita e destino. Il romanzo della libertà e la battaglia di Stalingrado», dedicata al capolavoro di Vasilij Grossman portato in scena da Dodin.

La mostra (proposta dal Centro Culturale «Pier Giorgio Frassati» di Torino e dalla Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale – Onlus in collaborazione con la Fondazione Russia Cristiana, l’Unione Comunità Ebraiche Italiane, il Piccolo Teatro di Milano e il Centro Culturale di Milano) ricrea – anche grazie a video e installazioni multimediali – l’atmosfera di ''Vita e destino'' e della battaglia di Stalingrado.

In particolare si ricostruisce l’intricata vicenda di un’opera che per il potere sovietico non avrebbe dovuto vedere la luce «se non fra due o trecento anni», celebrando il coraggio del suo autore e la sua esperienza di libertà. Ad arricchire il percorso espositivo, oltre 100 foto d’epoca gentilmente concesse dal Museo di Storia Contemporanea di Mosca e numerosi materiali provenienti dall’archivio personale di Fëdor Guber (figlio di Grossman), compresi alcuni brani del manoscritto originale.

Vasilij Grossman (1905-1964) è uno degli scrittori russi più importanti e più ignorati del XX secolo. Di famiglia ebraica, ha conosciuto le devastazioni della seconda guerra mondiale, la sconfitta di Hitler e l'ascesa di Stalin; ha visto coi propri occhi la battaglia di Stalingrado lavorando al fronte come cronista.
Da questa esperienza è nato il romanzo ''Vita e destino'', che racconta l'epopea di uno scienziato ebreo russo, le persecuzioni, l'orrore del Gulag e la lotta per la vita. Grossman, però, non ha potuto vederne la pubblicazione: il manoscritto, sequestrato dal KGB nel 1961, ha visto la luce solo vent’anni più tardi in Occidente, e in Russia nel 1988 grazie alla perestrojka.

---------------english version

''Life and Fate'' is Vasilij Grossman’s (1905-1964) masterpiece, one of the most important and unknown authors of the 20th century. The theme of the novel is the unremitting nature of man in the face of any form of power. It is in the battle of Stalingrad where Grossman discovers this final face of his own freedom and finds it hidden in all of man’s behaviour.

He was the first to suffer in the face of this freedom. The manuscript was confiscated by the KGB in 1961 and Grossman died without ever having seen it published, which happened in the West more than 20 years after his death.

On the occasion of the Dodin's play ''Life and fate'' (at Piccolo teatro in february), from the 11th to the 16th February 2008 in the foyer of Teatro Studio will be the exhibition ''Life and fate. The novel of freedom and the battle of Stalingrad'': the exhibition has been created by Centro Culturale Pier Giorgio Frassati and Fondazione Arte Storica e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus, in close collaboration with Fondazione Russia Cristiana, Society ''Memorial'' and the State Central Museum of contemporary history of Russia, which consented to showing photographs, documents, relics, prints and the era’s newspapers of the battle of Stalingrad, useful in the reconstruction of the historical and cultural environment in which the story of Life and Fate was told.

In these documents there are letters, correspondence, notes, civilian photographs, official documentation and tens of objects belonging to the Museum’s collection.

Teatro Studio
via Rivoli 2 - Milano

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