Galleria d'Arte Moderna La Torre
Paris Metro. In mostra 13 fotografie panoramiche, ognuna delle quali formata da piu' immagini assemblate e rielaborate digitalmente. In questi lavori il fotografo interviene direttamente sull'immagine, proponendo uno sguardo globale della vita pulsante nelle metropolitane parigine.
A cura di Filippo Conte, Alberto Mattia Martini
Il titolo della mostra: Paris Metro, “les quartorze âmes” nasce da un progetto ideato e realizzato dall’artista Guido Maria Ratti durante un soggiorno presso la capitale francese.
Un viaggio di quindici giorni a Parigi nel quale l’artista milanese si addentra nelle “viscere” della terra per immortalare e documentare il multiforme mondo metropolitano.
L’attrazione di Guido Maria Ratti per Parigi nasce, quando ancora studente di Storia Medievale si reca in Francia numerose volte per conoscere ed approfondire gli splendori e i segreti della capitale. Come sostiene lo stesso fotografo, uno splendore ancora più bello e interessante apparirà ai suoi occhi: la famosa Metro, il mondo sotterraneo, con i suoi avventori, le loro storie di vita, gli incontri, gli attimi, i turisti, gli indigeni, i clochard, i musicisti ambulanti, ma anche la bellezza delle strutture ed il fascino dei treni.
Ratti quindi per mezzo della sua altra grande passione, la fotografia decide di immortalare e documentare, questo spaccato di vita, questo universo sottoterra, in modo da poter mettere a disposizione del fruitore uno sguardo d'insieme delle quattordici linee metropolitane parigine.
Il complesso e impegnativo lavoro di ricerca ha permesso all’artista di selezionare circa cento scatti, dai quali sono scaturite tredici fotografie panoramiche, stampate su carta lambda di 60x84cm, suddivise su tre livelli, ognuno dei quali formato da più immagini assemblate e rielaborate digitalmente. In questi lavori Guido Maria Ratti, pur non stravolgendo la realtà oggettiva dei luoghi, è intervenuto direttamente sull’immagine, proponendo uno sguardo globale ed esaustivo di questo cuore, che pulsa sotto il livello della terra.
Un lavoro di indagine attraverso i così detti “non luoghi”, che Guido Maria Ratti ha intenzione di proseguire ad indagare ed analizzare in modo sociale ed etnografico, all’interno delle varie metropolitane del globo, prendendo in considerazione anche altre realtà, territori umani di incontro, di scambi, di aggregazione o di semplice passaggio come gli autogrill, centri commerciali o monumenti, che richiamano un ampio numero di persone.
Guido Maria Ratti è nato a Milano il 20 febbraio 1975, sotto il segno dei Pesci. Vive e lavora a Milano, anche se ama confrontarsi con gli ambienti urbani di tutta Europa. Laureato in Storia Medioevale nel 2001. Dal 2001 al 2003 si dedica al mondo della grafica e della postproduzione video. Ben presto scopre le capacità espressive e di racconto della fotografia. Inizia con l'esplorare le forme grafiche e le silhouette all'interno degli spazi urbani, soprattutto in bianco e nero. La sua vera vocazione arriva dal contatto con i "non luoghi", quali tunnel, stazioni metropolitane e ferroviarie, e dall'osservazione attenta dei flussi di persone che le frequentano.
Il suo primo ciclo di opere, "Paris Metro", nasce da un'immersione di due settimane nell'immenso sistema sotterraneo della metropolitana parigina. All'attività artistica, per la quale è rappresentato a Milano dalla Galleria La Torre, affianca quella di fotografo professionista nei campi della pubblicità e del reportage.
Inaugurazione 13 febbraio ore 18
La Torre Galleria d'Arte Moderna
Via Settala 10 ( ingresso Viale Tunisia 18), Milano
Orario: lunedi e sabato 16 - 19, dal martdei al venerdi 10.30 - 13, 16 - 19
Ingresso libero