Il bosco delle driadi. Una serie di opere pittoriche. Le Driadi di Marini sono sfingi enigmatiche, i cui volti rappresentano un universo altro, che rimanda a mondi lontani a galassie diverse dalla nostra.
Apparizioni di creature che appartengono al nostro inconscio o ninfe che appartengono a nuovi mondi? Forse entrambe. Angelo Marini è noto per il virtuosismo stilistico, che applica da tempo nel contesto della ritrattistica. In questa serie di opere realizzate ad hoc per la mostra al Crudelia's Art Village, abbandona il consueto iperrealismo, per approdare alla descrizione fantastica e libera di una serie di ritratti - immagini della memoria, che descrivono un non luogo, al quale tuttavia noi tutti apparteniamo. Le Driadi (o amadriadi) sono figure della mitologia greca, fanciulle delicate, dalla natura immortale che la tradizione raffigura come ninfe dei boschi. Anticamente erano anche identificate con l'anima delle querce (dryas=quercie) ma in seguito divennero simbolo del rigoglio e della forza dell'universo dei boschi.
Angelo Marini nella serie di immagini che ci propone si ricollega a quella leggenda che differenzia le Driadi dalle Amariadi riconoscendo alle driadi lo status di creatura immortale, mentre le Amariadi sarebbero legate ad un albero ritenuto sacro, dunque di natura mortale collegata alla vita dell'abero sacro ed alla sua morte. Ma le Driadi di Angelo Marini, non hanno il corpo decorato in forma di arabesco, l'artista si concentra a descrivere solo il volto, che non è come quello della tradizione arcadica di Sannazzaro. Le Driadi di Angelo Marini, sono sfingi enigmatiche, i volti rappresentano un Universo altro, che rimanda a mondi lontani a galassie diverse dalla nostra, dove la Driade immortale si muove liberamente per unirsi a specie diverse. Le Driadi di Angelo Marini ci propongono una realtà caratterizzata dalla multilateralità prospettica, da un visionarismo che crea mondi paralleli e descrive la complessità dell'universo. Attraverso le Driadi Angelo Marini ci propone un mondo trasfigurato, fantastico, al limite sempre della verosimiglianza e dell'identità.
Marta Massaioli
17 febbraio 2008
Crudelia Magazine - Art Space
Strada Brecce Bianche - Mondolfo (PU)
Ingresso libero