Cristiano Carloni
Stefano Franceschetti
Alex Cecchetti
Diego Perrone
Luca Trevisani
Nico Vascellari
Simone Menegoi
L'obiettivo della rassegna e' quello di far conoscere al pubblico il lavoro di alcuni fra i piu' interessanti e promettenti artisti italiani sia attraverso la proiezione delle loro opere in video, sia attraverso il dialogo con loro. Simone Menegoi ha scelto di presentare Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, Alex Cecchetti, Diego Perrone, Luca Trevisani, Nico Vascellari.
a cura di Simone Menegoi
A Verona, Interzona ospita 5 incontri con alcuni tra i migliori giovani artisti italiani che lavorano con il video: Carloni e Franceschetti, Cecchetti, Perrone, Trevisani e Vascellari
L'Associazione Culturale Interzona organizza la rassegna Una certa idea dell'Italia. Incontri con il video, a cura di Simone Menegoi, che ha invitato cinque tra i più importanti giovani artisti italiani a presentare i loro video. La rassegna si svolgerà dal 15 febbraio all'11 aprile 2008 nella sede dell'Associazione Culturale Interzona di Verona.
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, Alex Cecchetti, Diego Perrone, Luca Trevisani, Nico Vascellari hanno già conseguito lusinghieri risultati nel circuito dell'arte contemporanea e del cinema sperimentale, nazionale e internazionale: nella classifica dei 100 giovani artisti italiani più quotati, appena stilata dalla rivista Flash Art, Diego Perrone è secondo, Vascellari sesto, Trevisani ottavo.
La rassegna
L'iniziativa inaugura un percorso dell'associazione Interzona dedicato alle forme più innovative di arte visiva, spesso poco frequentate nel contesto veneto e soprattutto veronese. Lo spirito dell'iniziativa è quello che da sempre contraddistingue Interzona: la volontà di offrire al pubblico, in particolar modo locale, una produzione culturale di qualità, che solitamente non rientra nei grandi circuiti di distribuzione.
Il video, da questo punto di vista, costituisce una forma di creazione contemporanea visibile di solito solo in ambiti specialistici (musei, gallerie, biennali, ecc.) e il cui linguaggio non è sempre di facile accesso. Per questo motivo, Interzona intende fornire un elemento di approccio e di comprensione delle opere tanto importante quanto raro: l'incontro diretto con l'artista. L'obiettivo particolare della rassegna Una certa idea dell'Italia. Incontri con il video è quello di far conoscere al pubblico veronese il lavoro di alcuni fra i più interessanti e promettenti artisti italiani sia attraverso la proiezione delle loro opere in video, sia attraverso il dialogo con loro.
La presenza degli artisti è l'elemento forte della rassegna e mira a dare una possibilità di confronto: l'occasione di conoscere la poetica dell'artista dalla sua stessa voce e di confrontare le sue intenzioni con le proprie impressioni dirette. Un approccio che l'Associazione Interzona ha già proposto con successo in campo cinematografico.
Modalità degli incontri e scelta degli artisti
Ogni incontro prevede un'introduzione, sotto forma di dialogo fra l'autore e il critico Simone Menegoi, che esaminerà sia il lavoro dell'artista in generale sia le opere che saranno presentate in particolare, toccando questioni come le scelte espressive e stilistiche, la tipologia narrativa, il senso del progetto. Seguirà la proiezione delle opere e un "question time" finale aperto alle domande e alle curiosità del pubblico.
La selezione degli artisti è stata condotta in base a un criterio di qualità e originalità e rappresenta una campionatura di quanto di meglio è stato prodotto in Italia negli ultimi anni, per quel che riguarda la produzione audiovisiva non legata alla distribuzione cinematografica regolare. Gli artisti spiccano nel panorama nazionale per aver saputo intraprendere delle ricerche originali e convincenti sia sul piano del linguaggio, sia dei contenuti. Le scelte del curatore veronese Simone Menegoi, d'altra parte, stanno ottenendo attenzione e riconoscimenti, fra i quali una residenza presso la galleria civica d'arte contemporanea di Noisy-Le-Sec (Parigi) nei prossimi mesi.
Il filo conduttore della rassegna è dato dal fatto che ognuno degli autori, sia pure in modo estremamente diverso, riflette nel suo lavoro aspetti specifici (e talvolta contraddittori) del paesaggio italiano, sia esso naturale, urbano, antropologico. Si va dalla foresta del Cansiglio di Nico Vascellari al mare Adriatico di Carloni e Franceschetti, dagli adolescenti di periferia di Cecchetti agli anziani filmati da Perrone. Una via, questa, che consente quindi di avvicinare il pubblico alla produzione di videoarte anche attraverso la rappresentazione di tematiche conosciute, ma rivisitate con un taglio nuovo.
Brevi profili degli artisti invitati
Cristiano Carloni (Fano, 1963) e Stefano Franceschetti (Pesaro, 1966) sono tra i più raffinati esponenti italiani del cinema di animazione sperimentale. Minuziosi artigiani delle immagini in movimento, lavorano quasi fotogramma per fotogramma, spesso impiegando tempi molto lunghi, per realizzare filmati in cui il materiale di partenza (un uomo che corre, le onde del mare…) viene completamente trasfigurato. Collaborano da anni con la compagnia di teatro di ricerca Socìetas Raffaello Sanzio, celebre in tutto il mondo, e hanno realizzato per conto di quest'ultima sia le numerose videoproiezioni che compaiono negli spettacoli, sia la documentazione in video del ciclo di rappresentazioni "Tragedia Endogonidia", recentemente pubblicata in DVD. A Verona presenteranno la versione definitiva di "Ultima scena", un film mostrato per la prima volta, in forma incompleta, alla Biennale Teatro del 2005.
Alex Cecchetti (Terni, 1973) realizza video, disegni, dipinti e installazioni. Il suo lavoro, è stato scritto, "si colloca spesso sulla linea di confine che separa il serio dal faceto, il compiacimento dalla riflessione, la presa in giro dall'approfondimento". Tematiche come la condizione degli immigrati nell'Italia contemporanea vengono affrontate in modo apparentemente "leggero", ma, sotto la superficie, la loro natura seria o addirittura drammatica rimane sempre percepibile. Un altro aspetto del suo lavoro è la contaminazione di generi, linguaggi e atmosfere, di cui è un esempio la "Trilogia di San Francesco" (2001), che sarà proiettata a Verona: una singolare trasposizione delle storie del Santo di Assisi e dei suoi seguaci fra gli adolescenti appassionati di musica metal di una qualunque periferia italiana.
Diego Perrone (Asti, 1970) è uno degli artisti italiani sotto i quarant'anni più apprezzati a livello internazionale. Attraverso mezzi espressivi diversi (scultura, fotografia e video) crea un universo in cui personaggi e luoghi che appartengono a una provincia italiana dei nostri giorni diventano emblemi di una condizione umana primordiale, rischiarata da improvvisi lampi di violenza. I suoi video comprendono filmati di animazione realizzati con la tecnica tradizionale del "passo uno", cartoni animati, animazioni digitali, riprese in pellicola e in digitale; le atmosfere variano da una rarefatta malinconia, all'angoscia, all'orrore vero e proprio Quest'ultimo esplode ad esempio in "Angela e Alfonso", uno dei video che saranno presentati a Interzona, messa in scena agghiacciante di un atto di crudeltà che sembra però sottintendere un'intesa amorosa.
Luca Trevisani (Verona, 1979) esplora il concetto di scultura sotto varie angolazioni, declinandolo, oltre che in vere e proprie creazioni tridimensionali, in disegni, fotografie e video. Tutto il suo lavoro si presenta come una forma di raffinata astrazione, il cui punto di partenza sono però materiali reali. Questo modo di procedere è facilmente osservabile nei video, dove riprese di fenomeni o azioni in sé banali (palline che corrono lungo un piano inclinato o su una pista di skate-board, persone che saltano, ecc.), attraverso un originale lavoro di montaggio e manipolazione digitale tende a diventare puro ritmo visivo. Nel 2007 si è aggiudicato il premio FURLA per l'arte. A Verona presenterà, fra l'altro, "Platinoiridio", un video girato proprio all'interno dei Magazzini Generali di Verona.
Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) attinge nel suo lavoro a fonti volutamente eterogenee: la cultura musicale e visiva del punk rock, la performance radicale degli anni '70, il mondo della moda e della comunicazione pubblicitaria, ma anche il retaggio sentimentale delle sue origini venete e montanare. Il risultato è un ibrido difficilmente catalogabile, animato da un'energia esplosiva che si esprime in performance ardite, grandi installazioni visivo-sonore, disegni, video. Questi ultimi costituiscono probabilmente l'apice della sua produzione, in particolare la trilogia "A Great Circle", girata in parte nella foresta del Cansiglio e sul Carso, che sarà proiettato a Verona. Vincitore del premio nazionale della DARC (Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee), Vascellari ha avuto una mostra personale nell'ambito della Biennale di Venezia del 2007.
Il primo appuntamento sarà con Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, tra i più raffinati esponenti italiani del cinema di animazione sperimentale. Minuziosi artigiani delle immagini, lavorano quasi fotogramma per fotogramma per realizzare filmati in cui il materiale di partenza viene completamente trasfigurato. Collaborano con la compagnia di teatro di ricerca Socìetas Raffaello Sanzio, per cui hanno realizzato sia le numerose videoproiezioni che compaiono negli spettacoli sia la documentazione in video del ciclo di rappresentazioni Tragedia Endogonidia.
A Verona presenteranno la versione definitiva di Ultima scena, cortometraggio mostrato per la prima volta, in forma incompleta, alla Biennale Teatro del 2005. A Interzona, inoltre, verrà allestita l'installazione PROJECTION OF THE FACES, la scenografia elettronica per lo spettacolo Voyage au bout de la nuit della Socìetas Raffaello Sanzio. (Produzione: Socìetas Raffaello Sanzio, REF-Romaeuropa festival, 1999). L'installazione sarà visibile all'interno del Magazzino 22 per tutta la durata della rassegna.
Sabato 16 febbraio rumorosa serata a Interzona con i Trumans Water, che condivideranno il palco con la famigerata band veronese dei Rosolina Mar per presentare un progetto davvero speciale: infatti, a tre anni di distanza dal cd The Paper Chase meet Red Worms' Farm prodotto dalla label trentina Robotradio Records, alla fine del 2007 è arrivato il secondo capitolo di questa curiosa collana di cd-split, che questa volta vede protagonisti proprio Rosolina Mar e Trumans Water, con 4 pezzi, 1 remix e 1 video a testa.
Un'occasione per vedere dal vivo una delle band americane, i Trumans Water, che hanno fatto la storia del rock lo-fi, scanzonato, irriverente e rumoroso. Nati a San Diego nel '91 i Trumans Water hanno iniziato il loro viaggio armati di una gran voglia di far rumore, di essere primitivi, come si capisce fin dal loro primo album ufficiale Of Thick Tum, che tra l'altro li rende famosi, e che prosegue anche nella "saga" di Godspeed: Godspeed The Vortex (Way Out Sound, 1993), Godspeed The Static (Drunken Fish, 1993), Godspeed The Hemorrage (Homestead, 1993) e Godspeed The Punchline (Elemental, 1994), dove l'improvvisazione la fa da padrona. Negli anni hanno saputo affinare il loro amore per il rumorismo, fino a trasformarlo in un marchio di fabbrica difficile da togliersi di dosso.
Ma anche un'occasione per ascoltare ancora una volta Bruno e Enrico intrecciare sapientemente le loro chitarre, sostenute dalla batteria roboante di Andrea. Un'occasione per lasciarsi trascinare dalla trama priva di parole dei Rosolina, che spazia dal rock anni '70 dei Pink Floyd agli assoli anni '80 dell'hard rock, tirando in ballo ritmiche jazz, talvolta persino reggae.
Dalle 24,00 In da house: Yeah Fukin'n Yeah (dj-set). Ingresso libero con tessera.
Calendario degli incontri
Venerdì 15 febbraio ore 21.30
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti
+ videoinstallazione
Venerdì 29 febbraio ore 21.30
Nico Vascellari
Venerdì 14 marzo ore 21.30
Diego Perrone
Venerdì 28 marzo ore 21.30
Alex Cecchetti
Venerdì 11 aprile ore 21.30
Luca Trevisani
Associazione Culturale Interzona
via Scuderlando, 4 Verona
L'ingresso, gratuito, è riservato ai soci. C
osto della tessera di validità annuale: 3 euro