Julieta Schildknecht
dal 19/2/2008 al 14/3/2008
Segnalato da
19/2/2008
Julieta Schildknecht
Galleria Foto-Forum (vecchia sede), Bolzano
De Profundis. Come Wilde raccontava nel saggio omonimo le esperienze maturate in 2 anni di carcere, la fotografa elvetico-brasiliana vive in quest'opera autobiografica il proprio corpo come prigione. Elaborazioni fotografiche a partire da apparecchi monouso, esposizioni multiple e stampe negative.
Il saggio fotografico „De Profundis“ di Julieta Schildknecht trae ispirazione dall’omonimo libro scritto da Oscar Wilde in prigione. Mentre Wilde raccontava le esperienze maturate in due anni di carcere, la fotografa elvetico-brasiliana vive in quest’opera autobiografica il proprio corpo come prigione.
Schildknecht vi condensa due esperienze traumatiche: l’interruzione di una gravidanza difficile e la morte di suo padre. Scendendo negli abissi dell’anima e dell’inconscio, trascina alla luce esperienze personali e visioni dall’oscurità inconscia e intuitivamente dà loro forma: è anche la ricerca di quel momento in cui l’anima abbandona il corpo e si dispone a vagare errando.
La trasformazione visibile di questo processo avviene attraverso elaborazioni fotografiche a partire da apparecchi monouso, esposizioni multiple e stampe negative. Così prende forma un ciclo costituito da diciotto immagini fotografiche in bassa chiave tonale: oscure, ma complesse e fragili. Corpi di donna e paesaggi sfumano, perdono materialità e consistenza: prende corpo uno spazio indefinito, un limbo tra la vita e la morte. Avvicinandosi al dolore con un linguaggio visivo delicato, racconta di una ferita elementare.
Julieta Schildknecht articola questo ciclo in cinque stazioni dai titoli programmatici: “passato”, croce”, “cielo in terra”, “limbo”, evocando in tal modo alla mente la Divina Commedia dantesca o la Via Crucis: riferimenti religiosi che sono comunque presenti e particolarmente importanti nel suo lavoro.
Julieta Schildknecht, nata in Brasile nel 1960, è cresciuta a Sao Pao; laureata in giurisprudenza all’Università Cattolica di Rio de Janeiro, frequenta la Parson School of design a New York. Si trasferisce in Svizzera nel 1997 lavorando prima nel settore bancario, per occuparsi poi esclusivamente di fotografia. Dal 2008 studia storia dell’arte e fotografia all’Universität Zürich.
Mostre in Europa e in USA: “Auf dem Weg zum Schloss” (Schloss Tarasi, CH, 2004); „very good reason“ (Berlin e New York); lavora a progetti fotografici su transessuali nella Svizzera tedesca e sulla prostituzione infantile in Brasile.
Galleria Foto-Forum
via Weggenstein, 2 - Bolzano
Orario: mart-ven 15 - 19, sab 10-12.30
Ingresso libero