Milano anni '60. Pittore e scultore, ma anche incisore, Volpini ha alternato la sua attivita' artistica con quella di stampatore a Urbino, un'attivita' che lo ha portato a sperimentare diverse tecniche, sino a giungere ai risultati piu' recenti con le attuali tecniche di riproduzione.
Nato nel 1934, urbinate di formazione e milanese di adozione, Renato Volpini ha esordito sulla scena artistica alla metà degli anni Sessanta, con una mostra alla Galleria Profili di Milano, e ha fatto parte dell'ambiente artistico milanese insieme ai protagonisti della Pop Art e dell'Immagine Critica che hanno caratterizzato quella stagione e che oggi viene sempre più riproposta all'attenzione del pubblico e della critica.
Pittore e scultore, ma anche e forse soprattutto incisore tra i maggiori dell'arte italiana del dopoguerra, Volpini ha alternato la sua attività artistica con quella di stampatore a Urbino, un'attività che lo ha portato a sperimentare diverse tecniche, sino a giungere ai risultati più recenti, nei quali l'autore si avvale delle più moderne tecniche di riproduzione.
Diplomatosi al Magistero tecnico di Urbino nel 1957, Volpini si muove dapprima in ambito informale, ma la sua prima maturità coincide con le ricerche di ambito figurativo degli anni sessanta, quando inventa macchine e costruzioni che si sviluppano sulla superficie e nello spazio con un andamento affabulatorio e ironico. Presente già alla Biennale di Venezia nel 1962, partecipa anche a significative mostre collettive in Italia e all'estero, tra cui si ricorda quella alla Philadelphia Art Alliance nel 1967 insieme a Bonfanti, Cappello, Nangeroni e Scanavino.
Dopo un lungo periodo di silenzio, Volpini è oggi nuovamente presente con continuità sulla scena artistica nazionale, come dimostrano ad esempio la mostra che gli è stata dedicata da Palazzo Ducale di Urbino nel 2002, quella allo Studio Ghiglione di Genova nel 2006, la partecipazione alla mostra “Un Secolo Arte Italiana – Lo sguardo del collezionista – Opere dalla Fondazione VAF” al MART di Rovereto nel 2005 e la recente pubblicazione dei volumi monografici “Volpini anni Sessanta” e “Renato Volpini anni Sessanta...e oltre”, edizioni in tiratura limitata nelle quali l'artista presenta, a fianco delle opere storiche, i recenti ODM (opere originali-digitali-mediali) che segnano la sua produzione più recente.
La mostra prosegue sino al 5 aprile 2008.
In occasione della mostra verrà edito un catalogo contenente un testo di Gillo Dorfles e la riproduzione a colori di tutte le opere esposte.
Inaugurazione 27 febbraio 2008 alle ore 18.30
Galleria d’Arte Annunciata
Via Sarpi 44 (ingresso Via Signorelli 2/a), Milano
Orari: lunedì 15.30-19.30
da martedì a a sabato 10-12.30 e 15.30-19.30
ingresso libero