Museo Hendrik Christian Andersen
Roma
via Pasquale Stanislao Mancini, 20 (Villa Helene)
06 3219089
WEB
Yinka Shonibare
dal 3/12/2001 al 3/3/2002
06 3219089

Segnalato da

Gnam




 
calendario eventi  :: 




3/12/2001

Yinka Shonibare

Museo Hendrik Christian Andersen, Roma

Be-muse. Prosegue con questa mostra la linea programmatica delle attività del Museo, che focalizza l'attenzione su artisti stranieri attivi tra Ottocento e Novecento o contemporanei che dall'Italia e Roma abbiano tratto vive suggestioni per le loro creazioni. In questo contesto Shonibare presenta la prima personale italiana, con un progetto ideato espressamente per gli spazi del Museo Andersen. Il suo lavoro affronta, in chiave critica, temi legati all'identità culturale, al colonialismo e al post-colonialismo e investiga gli stereotipi nascosti nell'idea di etnicità.


comunicato stampa

Be-muse

Direzione Generale
Per l'Architettura e l'Arte Contemporanee
The British School at Rome
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Gallery Programme
Centro per le Arti Contemporanee

Il Museo Andersen, dipendente dalla Soprintendenza Speciale alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna, inaugura martedì 4 dicembre una mostra dedicata all'artista anglo-nigeriano Yinka Shonibare (Londra, 1962).

Prosegue in tal modo la linea programmatica delle attività del Museo, che focalizza l'attenzione su artisti stranieri attivi tra Ottocento e Novecento o contemporanei che dall'Italia e Roma abbiano tratto vive suggestioni per le loro creazioni.

Tale linea programmatica, si è in questa occasione felicemente integrata da un lato con l'attività espositiva del Centro per le Arti Contemporanee, dedicata al rapporto fra l'Italia e il contesto internazionale, di recente istituzione, dall'altro con l'iniziativa della British School at Rome che, attraverso il ciclo di commissioni Viva Roma!, ha reso possibile negli ultimi tre anni la realizzazione da parte di artisti britannici (Cerith Wyn Evans, Mark Wallinger, Scanner) di opere nuove ispirate alla storia e ai luoghi di Roma.

In questo contesto Shonibare presenta la prima personale italiana, a cura di Elena di Majo e Cristiana Perrella, con un progetto ideato espressamente per gli spazi del Museo Andersen.

Il suo lavoro affronta, in chiave critica, temi legati all'identità culturale, al colonialismo e al post-colonialismo e investiga gli stereotipi nascosti nell'idea di etnicità.
Le sue installazioni, con abiti o ambienti di foggia marcatamente occidentale realizzati con tessuti considerati tipicamente africani, visualizzano la complessità dei rapporti tra civiltà diverse, e incoraggiano lo spettatore a mettere in discussione la prospettiva da cui abitualmente si considera la cultura e la storia.
Particolarmente significativo, in questo contesto, è l'utilizzo dei tessuti batik - in realtà originariamente fabbricati in Olanda, con tecnica proveniente dall'Indonesia, e poi esportati in Africa - che tracciano un itinerario emblematico dei traffici coloniali, fornendo anche un interessante esempio di come la nozione di Africa, percepita oggi dall'Occidente, sia stata profondamente influenzata dalla collisione tra l'Africa e l'Europa.

La mostra romana presenta diversi aspetti del lavoro di Shonibare.
Per l'occasione, l'artista ha realizzato un'installazione composta da due gruppi di figure a grandezza naturale, ispirata dalla particolare storia del Museo Andersen, che fu dimora e studio dello scultore norvegese-americano Hendrik Christian Andersen (1872-1940).
Il primo gruppo, due figure prive di testa e vestite con abiti da equitazione in stile primo Novecento, realizzati con stoffe africane, è intitolato, "Henry James and Hendrik Andersen", e si riferisce all'affettuosa amicizia tra lo scultore e il celebre scrittore, documentata dal gruppo di settantasette lettere di quest'ultimo dal 1899 fino al 1915.
Il secondo gruppo, "Le Tre Grazie", rappresenta le figure femminili più vicine ad Andersen: l'anziana madre, Hélène, la sorella adottiva Lucia che fu sua modella e la cognata Olivia Cushing, scrittrice e sua ispiratrice.

La raffinata atmosfera novecentesca del Museo Andersen è sembrata a Shonibare particolarmente congeniale al proprio lavoro artistico, sin dagli inizi legato alla figura del dandy, inteso come un outsider che fa della sua diversità un punto di forza.

Ispirato alla trasposizione cinematografica del "Ritratto di Dorian Gray" (1945, USA, regia di Albert Lewin, con Georges Sanders e Angela Lansbury), l'opera letteraria più celebre del dandy per eccellenza, Oscar Wilde, è il ciclo di tableaux fotografici che completa la rassegna romana.
Nelle dodici grandi immagini in bianco e nero, Shonibare compare nelle vesti di Dorian Gray, emblema del lato oscuro del dandysmo, tra narcisismo, degenerazione ed edonismo.

Yinka Shonibare, nato a Londra nel 1962, è cresciuto tra la Nigeria e la Gran Bretagna, dove attualmente vive e lavora. A Londra ha presentato la sua prima mostra personale nel 1989; nel 1997 la Art Gallery of Ontario a Toronto gli dedica la prima mostra personale all'estero; nel 2000 realizza una video installazione permanente a Londra per la Welcome Wing del Science Museum. Ha partecipato a importanti esposizioni collettive itineranti, come Sensation. Young British Art from the Saatchi collection nel 1997 alla Royal Academy of Arts di Londra, e nel 1999 Mirror's Edge presso il Bildmuseet di Umea (Svezia); nel 2000 ha fatto parte della giuria del Premio per la giovane arte italiana del Centro Nazionale per le Arti Contemporanee sul tema "migrazioni e multiculturalità"; nel 2001 ha partecipato ad Authentic/Ex-centric: Conceptualism in Contemporary African Art nell'ambito della 49° Biennale di Venezia.

Il catalogo della mostra al Museo Andersen, contiene testi di Benedetta Bini, Elena di Majo, Salah Hassan, Cristiana Perrella e un'intervista di Valentina Bruschi con l'artista, oltre ad un ampio corredo di immagini, comprese quelle delle opere in mostra.

Orario: da martedì a domenica, ore 9 - 20; chiuso lunedì

Ingresso: intero 8.000 lire

Informazioni: Laura D'Angelo, Francesco Demofonti,
tel 06 322 98 302, fax 06 322 15 79,
e-mail: c.perrella@bsrome.it

Ufficio stampa: Alessandra Santerini,
e-mail: santales@tin.it

Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini 20 (Piazzale Flaminio)
00196, Roma
tel: 06-3219089 - 06-32298302/3

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