The Legacy. Un video in stile documentaristico ricostruisce il lato piu' intimo dell'eroe militare slovacco Milan Ratislav Stefanik,, intervistando il nipote di Giuliana Benzoni, sua promessa sposa.
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Cosa resta dei nazionalismi che hanno innervato, e distrutto, l’Europa del secolo scorso?
In “The Legacy” l’artista italiano osserva le rappresentazioni simboliche dell’identità nazionale. Lo fa rivolgendo lo sguardo all’inizio del Novecento, secolo che ha visto nascere e scomparire l’entità nazionale chiamata Cecoslovacchia. A guidarlo è la figura leggendaria di Milan Ratislav Stefanik, generale e uomo politico, morto in un incidente aereo nel 1919. Un video in stile documentaristico ricostruisce il lato più intimo dell’eroe militare slovacco, intervistando il nipote di Giuliana Benzoni, sua promessa sposa. La vicenda umana, politica e militare del generale è poi proposta come soggetto per una serie di lavori, tra cui oggetti intagliati nel legno realizzati per l’artista da maestri artigiani della zona di Rajec. La figura del nazionalista Stefanik fa quindi da contraltare ad un presente fatto di erezione ed abbattimento di frontiere, in cui le logiche economiche hanno definitivamente sbaragliato le ideologie.
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What remains of the nationalist movements that framed, and destroyed, Europe of the last century?
In “The Legacy” the Italian artist Cristiano Berti (1967) examines the symbolic representations of national identity. He does so by turning attention to the beginning of the 1900s, a century that saw the birth and disappearance of that national entity called Czechoslovakia. He is guided by the legendary figure of Milan Ratislav Stefanik, general and politician, who died in a plane crash in 1919. A video in documentary style reconstructs the more intimate side of the Slovak military hero, interviewing the grandchild of Giuliana Benzoni, his fiancée.
The human, political and military events surrounding the general’s life are then proposed as the subject of a series of works, including wood carvings produced for the artist by a craft worker in the Rajec area. The figure of the nationalist Stefanik then stands in contrast with a more recent chapter in which frontiers are erected and removed, where economic considerations have definitively overcome ideologies.
Stanica
Zavodska cesta 3 - Zilina