Caval-Cavia. L'artista evidenzia con il suo lavoro il carattere convenzionale di tutti i sistemi, additando le eccezioni in grado di decostruirli. Nella mostra rileva le analogie tra sistema metrico-decimale e sistema monetario.
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Presso il Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), per il ciclo “Corrispondenze di frontiera”, a cura di Pina Capobianco e Stefano Taccone, si inaugura “Cavál-cávia”, personale di Giacomo Faiella, sesto degli otto artisti chiamati a turno ad elevare il contesto storico, politico, sociale ed economico in cui si trovano ad operare a materia prima del loro lavoro. La mostra resterà aperta fino al 29 marzo ed osserverà i seguenti orari: dal lunedì al sabato 9:00 – 13:00 mattina/16:00 – 20:00 pomeriggio.
L’iniziativa rientra nel progetto "Costruiamoci un orizzonte", che ha come promotrice e finanziatrice la Fondazione Vodafone Italia congiuntamente alla Regione Campania, la Provincia di Napoli, il Comune di Napoli e la Compagnia di Gesù con il Centro Hurtado.
Il concetto di “frontiera” è definibile come limite che separa due ambiti distinti. Il territorio di Scampia, estrema periferia nord di Napoli costantemente sospesa tra legalità ed illegalità, tra le buone pratiche di vita sociale ed il totale disadattamento, luogo del vuoto e del pericolo,ma anche spazio per l'agire collettivo, costituisce una tipica “zona di frontiera”.
Giacomo Faiella evidenzia con il suo lavoro, in linea con il pensiero patafisico di cui si dichiara adepto, il carattere convenzionale di tutti i sistemi umani, additandone le eccezioni in grado di decostruirli. Negli ultimi tempi il suo interesse è particolarmente rivolto al sistema dell’economia. La scorsa primavera, in occasione del 1° Raduno Patafisico Partenopeo, ha infatti presentato l’Opificio di Economia Potenziale (OPECOPO), un laboratorio in cui si sperimentano tutte le forme di economia possibili ed impossibili. Con la presente mostra Giacomo rileva le analogie tra sistema metrico-decimale e sistema monetario, concetto efficacemente sintetizzato da una frase del poeta americano Ezra Pound: «Dire che uno stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri». Ma se i chilometri ci appaiono infiniti perché il denaro risulta sempre troppo poco?
Giacomo Faiella (Napoli, 1970), vive e lavora a Napoli
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At the Centro Hurtado (Viale della Resistenza, Polo Artigianale - Scampia, Napoli), for the cycle “Corrispondenze di frontiera”, curated by Pina Capobianco and Stefano Taccone, opens “Cavál-cávia”, solo show of Giacomo Faiella, sixth of the eight artists invited by turn to elevate the historical, political, social and economic context to primary substance of their work. The exhibition will be opened until 29th October and will keep to the following hours: since Monday to Saturday 9:00 a. m. – 1:00 p.m./4:00 p.m. – 8:00 p. m.
The initiative is part of the project "Costruiamoci un orizzonte", promoted and financed by Fondazione Vodafone Italia jointly to Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Napoli and Company of Jesus with the Centro Hurtado.
The concept of “frontier” is definable as limit that distinguishes two different spheres. The territory of Scampia constitutes a typical “zone of frontier”, extreme north outskirts of Naples constantly suspended between legality and illegality, good practices of social life and complete uneasiness, place of empty and danger, but also space for collective acting.
Giacomo Faiella highlights with his work, in consonance with the doctrine pataphysic which declares adept, the conventional character of all human systems, stating exceptions that can deconstruct those. Recently, his interest turned particularly to the system of the economy. Last spring has presented, during the first Neapolitan Pataphysic Meeting, The Opificio di Economia Potenziale (OPECOPO), a laboratory in which experiment all forms of economy possible and impossible. With this exhibition Giacomo notes the similarities between decimal-metric system and monetary system, a concept effectively summarized by a sentence of the American poet Ezra Pound: «To say that a state can’t pursue its aims through lack of money is like saying that an engineer can’t build roads for lack of kilometers». But if there are endless kilometers, why money is always too little?
Centro Hurtado
viale della Resistenza (Polo Artigianale Scampia) Napoli
ingresso libero