Vanessa Lo Presti
Rita Vitali Rosati
Amy Cohen Bunker
Eva Koethen
Annamaria Preziuso
Dina Levy
Eti Gadish De-Lange
Daniela Steinsapir
Maria G. Melis
Roberta Conigliaro
Eva Choung-Fux
Ana Pimentel
Anita De Harde
Fie Tanderup
Lydia Hoffgungsthal
Laura Lark
Christel Sobke
Chiara Silvano
Silvia De Gennaro
Francesca Stramaglia
Sara Giannatempo
Cinzia Fresia
Loredana Mantello
Maria Assunta Karini
Filly Cusenza
Marilena Vita
Dores Sacquegna
Per la manifestazione di Itinerario Rosa 2008, un progetto che guarda alle dinamiche sociali e culturali della donna di oggi. Le opere delle artiste invitate si confrontano con differenti orizzonti tematici che vanno dal miraggio della perfezione estetica ai modelli della donna in carriera, dal corpo come sindrome di adattamento o resistenza al reale al corpo come ultima merce di scambio economico...
A cura di Dores Sacquegna
Giunti alla quarta edizione, proposta dalla Primo Piano LivinGallery per la manifestazione di Itinerario Rosa 2008 sotto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Lecce, Dores Sacquegna ha elaborato un progetto al femminile che guarda alle dinamiche sociali e culturali della donna di oggi.
Eva è una ragazza di oggi ma è anche il simbolo della prima donna nella storia dell’umanità.
Le opere delle artiste invitate alla manifestazione, si confrontano con i differenti orizzonti tematici:dal miraggio della perfezione estetica di Vanessa Lo Presti (Le) ai modelli della donna in carriera della performer e artista Rita Vitali Rosati, dal corpo come sindrome di adattamento o resistenza al reale (Amy Cohen Bunker, Usa, che porta in mostra le fotografie di Judith Malina - moglie di Julian Beck – e Hannon Reznikov al La Mama Theatre) al corpo come ultima mercè di scambio economico (Eva Koethen, Germania).
Sul potere della scelta sull’aborto che unisce e separa le donne le opere di (Annamaria Preziuso).
Sui problemi della discriminazione e dell’etnia si muovono le israeliane Dina Levy ed Eti Gadish De-Lange. Più introspettive le opere di Daniela Steinsapir (california) Maria G. Melis, Roberta Conigliaro, Eva Choung-Fux (spagna), Ana Pimentel (Portogallo), Anita De Harde (Olanda), Fie Tanderup (Danimarca), Lydia Hoffgungsthal (Spagna), Laura Lark (Usa).
Sulle fantasie paradisiache di Eva ed il peccato originale muove la ricerca di Christel Sobke(Germania), o sui concetti di identità, Chiara Silvano.
Arte e potere della donna nella storia antica e contemporanea con gli “Autoritratti Arcani” di Silvia De Gennaro (Roma) e con il video”Penelope” che racconta in maniera ironica il ruolo della donna di oggi.
Classicismo e contemporaneità nell’opera di Francesca Stramaglia (Bari) che gioca con il candore della “Venere di Botticelli” e optando al non colore di corpi femminili frammentati e ricomposti nella sagoma e nel corpo della venere per dare un simbolo di leggerezza e della presenza ironica di un ventre gravido colorato.
Uno sguardo “altro” sull’abbandono nelle opere di Sara Giannatempo. Sulla sensualità (Cinzia Fresia )e l’abbellimento del corpo con tatuaggi le opere di Loredana Mantello.
Passato e presente si fondono nella rappresentazione della femminilità di Maria Assunta Karini che innesca il volto della Vergine sul volto di Eva mantenendo solo l’ombra del suo potenziale evocativo che al contempo viene negato dal decadimento del corpo. Architetture del corpo con Filly Cusenza che attraverso una installazione suggestiva porta in scena una parte intima del corpo della donna:il seno. Un seno moltiplicato, colorato, sintetico, innaturale.
Sul sacrificio e la consacrazione del pane e del vino e sulla spiritualità della donna le opere di Marilena Vita.
Durante l’opening è prevista la performance “ Vergine Mancante” di Marilena Vita.
Vergine come concetto di perfezione della donna, Mancante come colei che manca di qualcosa. Donna e Dea madre che veste i colori del movimento lunare Bianco Rosso e Nero, colei che racchiude la contraddizione e la problematica del vivere. Questa performance mette in evidenza il femminile come sintesi degli opposti, che porta alla consapevolezza della contraddizione che poi è l’arma vincente della donna.
Brevi cenni biografici sull’artista:
Marilena Vita, è un artista e performer siciliana. Dopo gli studi accademici si è dedicata all’arte visiva e alla comunicazione. Ha già in attivo numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati. Vincitrice del concorso “ Terre in Moto” con installazione permanente al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (TP).
Ha realizzato un documentario sulle città più importanti dell’Andalusia. Autrice e regista di programmi televisivi, si occupa inoltre di operazioni video – pubblicitari. Scrive sulla rivista “ Critica-mente” periodico di critica su temi di attualità e di cultura. Nel 2006 ha collaborato con un progetto finanziato dalla regione Lazio per la realizzazione di un documentario sulle donne nei paesi del Mediterraneo.
Sempre nello stesso anno ha organizzato e realizzato un workshop di pittura per le giovani donne del popolo Saharawi nel deserto algerino. Attualmente tiene un corso sulle “Problematiche Espressive del Contemporaneo” all’Accademia di Belle Arti di Noto (SR). Collabora con l’Accademia Gagliardi di Siracusa per progetti di arte contemporanea. Si è diplomata ad un master di regia all’Accademia Nazionale di Arti Cinematografiche a Bologna.
Si auspica, con questa mostra di respiro internazionale, di poter contribuire ad un dialogo interculturale sulle problematiche della donna di oggi, che possa stabilire delle continuità, creare delle risorse e stimoli per chi crea, produce e fruisce le opere: pubblico, stampa e scuole.
Inaugurazione 8 marzo ore 19.30
Immagine: Marilena Vita
Primo Piano LivingGallery
Viale Marconi 4, Lecce
Orario: tutti i giorni 17 - 20, mattina su appuntamento, domenica chiuso
Ingresso libero