Fernando Andolcetti
Mirko Baricchi
Vittore Baroni
Tomaso Binga
Antonio Bobo'
Sergio Borrini
Antonino Bove
Roberto Buratta
Carlo Cane'
Bruno Cassaglia
Renato Cerisola
Antonia Ciampi
Cosimo Cimino
Mario Commone
Chiara Diamantini
Marcello Diotallevi
Giovanni Fontana
Delio Gennai Elisabetta Gut
Alessandro Lapperier
Leona K
Arrigo Lora-Totino
Emanuele Luzzati
Ruggero Maggi
Lucia Marcucci
Nino Migliori
Cesare Nardi
Nadia Nava
Riri Negri
Giuseppe Pellegrino
Lamberto Pignotti
Gian Paolo Roffi
Alba Savoi
Danilo Sergiampietri
Vittorio Sopracase
Alberto Sordi
Paolo Tesi
Marie Laure Van Hissenhoven
Maurizio Vanoli
Francesca Vivenza
Mara Borzone
Collettiva. Opere di 40 artisti in una mostra il cui titolo allude al personaggio che per antonomasia piu' di ogni altro accostiamo alla bugia. "Col suo abituccio di carta fiorita Pinocchio e' certo piu' vicino alla poesia visiva che al bronzo celebrativo, infatti e' un elemento ricorrente nelle opere di molti artisti" (Mara Borzone)
I quaranta artisti partecipanti: Fernando ANDOLCETTI, Mirko BARICCHI, Vittore BARONI, Tomaso BINGA, Antonio BOBÒ, Sergio BORRINI, Antonino BOVE, Roberto BURATTA, Carlo CANÈ, Bruno CASSAGLIA, Renato CERISOLA, Antonia CIAMPI, Cosimo CIMINO, Mario COMMONE, Chiara DIAMANTINI, Marcello DIOTALLEVI, Giovanni FONTANA, Delio GENNAI, Elisabetta GUT, Alessandro LAPPERIER, LEONA K, Arrigo LORA-TOTINO, Emanuele LUZZATI, Ruggero MAGGI, Lucia MARCUCCI, Nino MIGLIORI, Cesare NARDI, Nadia NAVA, Riri NEGRI, Giuseppe PELLEGRINO, Lamberto PIGNOTTI, Gian Paolo ROFFI, Alba SAVOI, Danilo SERGIAMPIETRI, Vittorio SOPRACASE, Alberto SORDI, Paolo TESI, Marie Laure VAN HISSENHOVEN, Maurizio VANOLI, Francesca VIVENZA.
Il titolo allude al personaggio che per antonomasia più di ogni altro accostiamo alla bugia. Ideato nel 1881 da Collodi il soggetto preso in considerazione per questa rassegna è quindi Pinocchio, il burattino divenuto appunto sinonimo di bugiardo.
''I sette peccati capitali sono superbia, gola, avarizia, ira, lussuria, accidia e invidia; non v’è traccia della menzogna. Non dire falsa testimonianza recita il decalogo, evocando tribunali divini e non, ma la bugia è altro, lieve e innocua all’apparenza, perfetta in settori come la poesia visiva o i postumi del dadaismo che si fondano sugli equivoci e le ambiguità, musa ideale per le nugellae, che, come è noto, non sono serie. Mentire coscientemente e volutamente ha più valore che dire involontariamente la verità? Perché chi dice la verità conosce solo quella, mentre chi mente conosce la verità e la sua alterazione afferma Platone: da Copernico in poi, e soprattutto nell’era di internet è difficile trovare un elogio migliore per la bugia; la verità è per anime semplici e disinformate. […] E Pinocchio? […] Col suo ”abituccio di carta fiorita” Pinocchio è certo più vicino alla poesia visiva che al bronzo celebrativo, infatti è un elemento ricorrente nelle opere di molti artisti…''(Mara Borzone)
Catalogo in galleria edito dal “Gabbiano” – della serie “Nugellae” – con testo di Mara Borzone e la riproduzione b/n di tutte le opere in mostra.
Inaugurazione 8 marzo ore 18
Immagine: Emanuele Luzzati
Galleria Il Gabbiano
Via Giovanni Minzoni 53, La Spezia
Orario: dal martedi al sabato 17 - 20
Ingresso libero