Les vies en rose. In mostra circa 20 opere pittoriche, alcune di grande formato, del giovane artista spagnolo, la cui tecnica rivela forti richiami alla pop-art anglosassone. La sua ricerca consiste in una curiosa analisi dell'uomo contemporaneo, in particolare del turista, catapultato con viaggi preconfezionati in paradisi artificiali.
Suggerita dall'ambiente in cui è nato e cresciuto, la ricerca che conduce Murillo consist in una curiosa analisi dell'uomo contemporaneo in relazione ai momenti di svago: una figura che "chatta" al computer, una giovane coppia colta in un momento di svago nell'appartamento di città sono i soggetti delle su tele, ma ancor più frequente è la figura del turista catapultato con viaggi preconfezionati in paradisi artificiali. Particolarmente approfondita è infatti l'indagine della relazione tra il malessere vissuto dall'uomo nelle metropoli e le caratteristiche del turismo di massa.
La figura del turista è percepita dall'artista come espressione del disagio esistenziale: i turisti che fin da bambino vede invadere l'isola in cui vive, le ingombranti architetture progettate per generare piacere e, usando le sue parole, "per eludere la coscienza della tragedia e l'inevitabilità del dolore che appartengono all'umana esistenza", sono espressione del "turismo consumistico" preso in esame da Murillo. Toni gradevoli, cromie equilibrate e tagli di luce di grande effetto scenico sembra vogliano deviare la sensazione di disagio e l'inquietudine che inevitabilmente affiorano da luoghi artefatti, da persone forzate entro uno schema in cui il desiderio privato diventa fantasia collettiva.
Carica di riferimenti culturali, la tecnica pittorica utilizzata rivela forti richiami alla pop-art anglosassone, l'architettura e i giardini riprendono le analogie del naturalismo, le atmosfere hopperiane conferiscono teatralità a situazioni ordinarie, dando così origine ad un'agglomerazione visuale che offre però un'immagine limpida e pulita di luoghi e situazioni capaci di imprigionare lo sguardo di chi osserva.
Sono una ventina le opere selezionate per questa personale molte delle quali di grande formato.
Ubay Murillo nasce nel 1978 a Santa Cruz de Tenerife, Isole Canarie. Dopo l'Accademia di Belle Arti sta ora conseguendo il dottorato in "Teoria dell'Arte" all'Università di La Laguna, Isole Canarie. Attualmente vive a Berlino.
Inaugurazione 8 marzo ore 18
Galleria Forni
Via Farini 26, Bologna
Orario: tutti i giorni 9.30 - 13, 16 - 19.30, chiuso lunedi e festivi
Ingresso libero