Anctartica. Nella primavera del 2007 i due artisti hanno intrapreso una spedizione in Antartide per partecipare ad un progetto di interventi artistici nella zona. La mostra, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, costituisce l'occasione per presentare alcune importanti opere realizzate dalla coppia nel corso degli ultimi 5 anni sulle tematiche delle emergenze sociali, ambientali e umanitarie contemporanee: mobilita', diaspora, emergenza climatica e ambientale, diritti umani.
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a cura di Bartolomeo Pietromarchi
Nella primavera del 2007 Lucy + Jorge Orta hanno intrapreso una spedizione in Antartide per partecipare ad un progetto di interventi artistici nella zona. Un viaggio reale e simbolico ai confini del mondo, dove le condizioni ambientali e di vita sono estreme, al limite della sopravvivenza. La mostra Antarctica, allestita all’Hangar Bicocca e curata da Bartolomeo Pietromarchi, espone per la prima volta in modo organico e completo le opere e la documentazione realizzati in Antartide. La mostra costituisce anche l’occasione per presentare alcune importanti opere realizzate da Lucy + Jorge Orta nel corso degli ultimi cinque anni sulle tematiche delle emergenze sociali, ambientali e umanitarie contemporanee: mobilità, diaspora, emergenza climatica e ambientale, diritti umani.
L’installazione Anctartic Village- No Borders è stata originariamente commissionata agli artisti in occasione della Primera Biennal al Fin del Mundo, tenuta ad Ushuaia City, Terra del Fuoco, nell’aprile 2007. Il tema di questa edizione della Biennale era Pensare, alla fine del mondo un altro mondo è possibile e per i due artisti Antarctica rappresenta proprio questo: un continente libero dai conflitti e dallo sfruttamento commerciale, vincolato da un trattato di pace internazionale.
Lucy + Jorge Orta presentano negli spazi dell’Hangar Bicocca le 25 tende che costituivano Antarctic Village - No Borders installate in Antartide da febbraio a marzo 2007 così come i Paracadute a goccia, gli Equipaggiamenti da sopravvivenza e il video della loro spedizione. Antarctic Village - No Borders è un simbolo della condizione di coloro che tentano in ogni modo di varcare un confine per rifuggire dai conflitti politici e sociali del proprio Paese. Le tende formano un accampamento che ricorda le immagini dei campi di rifugiati. Strutturalmente le tende sono emblematiche della ricerca degli Orta sull’architettura termica modulare con le caratteristiche dei rifugi nomadi. Le dimore stesse, realizzate usando le bandiere dei Paesi di tutto il mondo con protesi di vestiti e guanti, simboleggiano la diversità e molteplicità dei popoli. Le membrane sono stampate a mano su supporti in seta, decorati a loro volta con testi che si riferiscono a un emendamento della Dichiarazione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, creato dagli artisti - Articolo 13:3 che evoca un possibile nuovo Villaggio Globale. Preservato da attività militari e tutelato come ecosistema, l’Antartide possiede il 70% delle riserve d’acqua dolce del pianeta. Antarctic Village diviene così l’emblema di un futuro in cui la vera globalizzazione sarà la redistribuzione delle risorse insieme al diritto di esistere di tutti i popoli della Terra.
La mostra è concepita come un percorso che si snoda negli ampi spazi dell’Hangar Bicocca tra nuove installazioni e una selezione dei primi lavori: oltre ad Antarctic Village - No Borders, sono esposte varie installazioni come Orta Water, sul progetto del riciclo e riuso dell’acqua, Urban Life Guard, una serie di figure di sopravvissuti realizzate dagli artisti per le loro performance urbane, Nomad Hotel, un grande camion militare riconvertito con micro strutture abitative, e M.I.U. (Unità di intervento mobile), una ambulanza della Croce Rossa trasformata al cui interno sarà distribuito ai visitatori l’International Antarctic Passport, un passaporto reale, creato dagli artisti come simbolo della libera circolazione tra i popoli, per l’abolizione di tutte le frontiere, reali ed immaginarie, ostacolo all’integrazione e allo scambio culturale tra i popoli.
Inoltre in occasione della mostra saranno prodotte due nuove principali opere: una OrtaWater Unità di Intervento Fluviale e Life Line, una grande installazione a parete di poetici giubbotti salvagente.
GLI ARTISTI
Lucy + Jorge Orta lavorano insieme dal 1991, anno in cui fondano lo Studio Orta. Questo si trova dal 2002 in un luogo particolare, un ex-caseifico industriale attivo sino al 1970 - The Dairy o La Laiterie - nel villaggio di Saint Siméon, sulle sponde del fiume Grand Morin, a cinquanta chilometri da Parigi.
Qui danno vita, sia in coppia sia come artisti indipendenti, affiancati da un team di designer, architetti, ingegneri, musicisti, artigiani, tecnici e assistenti di produzione, a una serie di grandi progetti di straordinario impatto visivo ed emozionale, ispirati alle tematiche più attuali del vivere contemporaneo: comunità e legame sociale, dimora e abitudini di vita, nomadismo e mobilità, sviluppo sostenibile, ecologia e riciclo.
Per realizzare questi progetti utilizzano varie tecniche artistiche come la scultura, la pittura, l’installazione, la videoproiezione, la costruzione di oggetti, la tipografia, le performance e gli interventi pubblici.
Tra i loro progetti-chiave ricordiamo Refuge Wear and Body Architecture: la costruzione di micro ambienti che mescolano architettura e abbigliamento; HortaRecycling sulla catena alimentare in contesti globali e locali; 70 x 7: il rito della cena e il suo ruolo nella comunità; Nexus Architecture sui metodi alternativi per ricreare il legame sociale; The Gift -Life Nexus: la metafora del cuore sul tema dell’etica biomedica delle donazioni di organi; e OrtaWater: dalla generale scarsità di questa risorsa naturale per via dell’inquinamento a un controllo sociale per ottenere acqua pulita.
Gli Orta credono fermamente che la disciplina creativa debba dibattere e ripensare i principi tradizionali delle strutture sociali e introdurre nuove idee attinenti all’impegno di ciascun individuo per il miglioramento delle condizioni del pianeta, alla pianificazione urbanistica, alla trasmissione di valori culturali, politici, ecologici. Per questo The Dairy è diventato una sorta di Think Tank internazionale dove artisti, docenti universitari, studenti provenienti da tutto il mondo, sviluppano i temi cruciali della nostra società in seminari ed incontri che confluiscono poi nei loro progetti.
IL CATALOGO
La pubblicazione edita da ELECTA e realizzata per questa occasione, prende spunto da uno degli ultimi progetti realizzati in Antartide per raccontare la genesi delle loro produzioni più famose. Il volume sotto forma di un cahier de voyage ricco di fotografie, schizzi e disegni, narra il reportage della spedizione in Antartide, e testimonia la ricchezza delle riflessioni affrontate dagli Orta nelle loro opere.
Mostra realizzata in collaborazione con
The Family e Galleria Continua, San Gimignano – Beijing
Ufficio Stampa
Lucia Crespi, tel. 02 89415532 - 89401645, lucia@luciacrespi.it
PRESENTAZIONE ALLA STAMPA: mercoledì 2 aprile 2008 ore 12.00
INAUGURAZIONE: ore 19.00
Hangar Bicocca,
Via Chiese 50 - Milano
Orario: da martedì a domenica 11.00-19.00, giovedì 14.30-22.00, lunedì chiuso
Ingresso libero
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Lucy + Jorge Orta
Antarctica
curated by Bartolomeo Pietromarchi
In the spring of 2007, Lucy + Jorge Orta completed their expedition to Antarctica as part of an artistic project on this frozen continent. It was both a real and a symbolic journey to the edge of the world, living in an extreme environment under the severest survival conditions. Antarctica curated by Bartolomeo Pietromarchi, is the artists’ first major solo exhibition in Italy at the Hangar Bicocca (3rd April to 8th June 2008) and represents the first complete and organic public showing of the artworks created by the artists as a result of their experience in Antarctica.
Off limits to military activity and protected as an ecosystem, the Antarctic contains 70% of the planet’s fresh water reserves. For the artists Antarctic Village – No Borders signifies an emblem of a future in which true globalisation will mean a more equitable redistribution of resources, freedom of movement and right to exist for the people of the world.
On exhibition are the emblematic dome architectures that composed the Antarctic Village actually installed in Antarctica, as well new Drop Parachutes, Survival Kits and the dual screen video projection of their expedition. Visitors entering the Hangar Bicocca will receive their Antarctic World Passport, a passport edition created by the artists as a symbol for the eradication of all borders, real or imaginary, as obstacles to integration and cultural exchange.
The exhibition is also an occasion for presenting other major works created by the artists, addressing social, environmental and humanitarian issues: mobility, population migration, climate crisis and human rights.
Antarctica is the focus of a hardback publication by Electa on Lucy + Jorge Orta’s art practice, with texts in both Italian and English.
http://www.studio-orta.com
http://www.galleriacontinua.com
Press office
Lucia Crespi, tel. +39 02 89415532 - +39 02 89401645, lucia@luciacrespi.it
Opening 2nd April at 7 p.m.
Hangar Bicocca,
Via Chiese 50 - Milano