Tiziano Squillace - Giovanna Pignataro. I due autori si muovono nell'orizzonte di un immaginario favolistico e delicato, che emerge nel tratto gentile del disegno, nei colori tenui e nella fisionomia dei personaggi.
«Il mondo ha perso l’equilibro. Sto lavorando per
ritrovarlo». Ammirevole dichiarazione di buona
volontà: a pronunciarla è uno strabiliante omino
in maglia a strisce, che si barcamena per restare
in piedi su di una pila di bottoni, reggendone
altri nelle due mani, come una sorta di funambolo
d’altri tempi.
È il soggetto di una delle poetiche «riflessioni
illustrate» di Giovanna Pignataro e Tiziano
Squillace, rispettivamente direttore editoriale e
direttore creativo de «La Casa dei Conigli»,
associazione culturale napoletana che opera
soprattutto nel settore dell’editoria per
l’infanzia. I due autori dunque si muovono
nell’orizzonte di un immaginario favolistico e
delicato, che emerge nel tratto gentile del
disegno, nei colori tenui e nella fisionomia dei
personaggi e finanche nel linguaggio dei testi che
accompagnano le immagini.
Ma in questo lavoro che
presentano alla PicaGallery i temi affrontati
vanno ben al di là dell’universo infantile. Le
tavole sviluppano anzi un discorso massimalistico
sull’attualità e sui mali della società
contemporanea. Al centro dell’attenzione di
Pignataro e Squillace c’è l’uomo dei nostri
giorni, nella sua solitudine quotidiana e alle
prese con una realtà di violenza e sopraffazione.
A diluire la drammaticità dei toni intervengono
però candore e ironia. Così i palazzi vengono
imprigionati in una gabbietta da canarino e delle
bombe colorate come giocattoli precipitano su
reticoli urbani anonimi e alienanti. Insomma, la
vita dei personaggi dei due autori napoletani è
tutt’altro che facile. Eppure la singolarità di
questo progetto, così felice nella resa, è nella
capacità di far dialogare i due linguaggi, quello
testuale e quello iconografico.
Le scritte non
sono mai puramente d’accompagnamento, né meramente
illustrative, ma si innestano sul ragionamento
condotto per immagini come parte viva della
tavola. Il risultato è un’opera costituita da più
elementi coerentemente fusi insieme che vuole
parlarci del nostro mondo e che scaturisce da
un’interna e urgente necessità di Pignataro e
Squillace. «Riflessioni illustrate», appunto, per
continuare a cercare gli spazi dell’umano in una
società soll’orlo dell’abisso.
Mirella Armiero
I due autori hanno sentito l’esigenza di esprimere
dei pensieri, delle opinioni su come sta andando
il mondo, su quello che succede intorno, dalle
piccole cose, alla natura, alle guerre, ai
governi, alla vita quotidiana. L’espressione di
queste riflessioni avviene con due mezzi: il
disegno e la parola. A volte è il primo ad essere
ispirato alla seconda, a volte l’inverso. Le due
fasi, di scrittura e di illustrazione, avvengono
separatamente e senza costrizioni di sorta. Dunque
il legame tra illustrazione e scritto è puramente
legato al sentire dell’illustratore o dello
scrittore, che hanno letto in quel dato senso
l’opera dell’altro. I due autori sono soliti
lavorare affiancando l’opera dell’uno a quella
dell’altra, anche se solitamente realizzano lavori
indirizzati ai bambini, o ai bambini che sono
negli adulti.
Questo esperimento si rivolge invece
direttamente agli adulti, anche se utilizza un
mezzo, quello dell’illustrazione, che anche quando
è forte, resta sempre un po’ infantile, come sono
loro stessi. Pensare di riflettere sulle cose del
mondo è stato un sentire naturale, perché
soprattutto chi lavora nella prospettiva dei
bambini, dunque di quello che si può offrire alle
nuove generazioni, non può prescindere dal
soffermarsi su ciò che realmente si sta offrendo
nel mondo ai nuovi piccoli e dal provare perlomeno
a fermarsi a pensare. Vedere la sequenza di
disegni tutti insieme, sequenza che non è per
nulla esaustiva (ci sarebbero ancora mille
disegni-riflessioni da fare!), è un colpo d’occhio
che scatena a sua volta un’ulteriore riflessione:
ma quanti problemi ci sono! Questo lavoro
significa per i due autori cercare di far
soffermare su tutto questo i grandi che sono la
guida dei piccoli per i quali solitamente
lavorano.
Tiziano Squillace, nato a Napoli nel 1969, vive a
Piazzolla di Nola. Si occupa di illustrazione e
animazione soprattutto rivolte all’infanzia.
Continua a sperimentare per l’illustrazione
tecniche e generi nuovi e diversi.<
Giovanna Pignataro, nata a Napoli nel 1975, vive a
Piazzolla di Nola. È laureata in lingue e
letterature straniere, si diletta a scrivere
fiabe, storie, filastrocche, per lo più rivolte ai
bambini, ma anche racconti e poesie. Tiziano e
Giovanna sono rispettivamente direttore creativo e
direttore editoriale de La Casa dei Conigli,
associazione culturale napoletana nata nel 2006,
operante soprattutto nel settore dell’editoria per
l’infanzia, e in quello delle produzioni di serie
animate per bambini.
http://www.lacasadeiconigli.com
Inaugurazione 14 marzo 2008
PicaGallery
vico Vetriera, 16 - Napoli
Ingresso libero