Immagini scattate in vari angoli del mondo (New York e Australia, Stromboli e Berlino...), dove non esiste alcuna riconoscibilita' geografica o turistica. Sono tutti non luoghi in qualche modo fantastici che potrebbero appartenere a qualsiasi posto (reale o della mente...)
A cura di: ART TO DESIGN e Beatrice Spagnoli
"Queste immagini sono state scattate in vari angoli del mondo (New York e Australia, Stromboli e Berlino…), ma non esiste alcuna riconoscibilità geografica o ‘turistica’. Sono tutti ‘non luoghi’ in qualche modo fantastici che potrebbero appartenere a qualsiasi posto (reale o della mente…). Sono visioni disancorate, prive di punti cardinali. Più che altro, sensazioni"
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Ecco come Andrea Maioli, giornalista e critico cinematografico, in arte Majoli, spiega la personale filosofia che mette dietro i suoi scatti. Majoli debutta a Bologna, città dove vive e lavora, con la mostra fotografica ‘Dietro lo specchio’.
Astrazioni, frammenti emozionali colti attraverso un battere di ciglia, oppure visioni così reali eppure oniriche, tali comunque, e sempre, da aprire uno squarcio nell’anima dell’autore.
Nella mostra ‘Dietro lo specchio’, le opere di Majoli emergono a volte incisive, a volte dolci, scandite, perse nell’esplorare certe realtà apparentemente scontate – come un ‘murale’ metropolitano o il grattacielo che si staglia sopra un cielo plumbeo - ma pur sempre imprevedibili e stupefacenti: esattamente come sa coglierle chi sta dietro l’obiettivo. Così, sono le immagini sfaldate, quasi ‘liquefatte’ dell’orologio Gaudì o i profili dell’Alhambra, o il muro newyorkese di cui viene messo in evidenza un intervento cromatico alla Delune.
In ogni modo, le immagini fotografiche di Majoli, propongono e stimolano a una rilettura della realtà che conduce – sempre sorprendentemente – a cogliere ciò che l’occhio umano a prima vista non è in grado di fare. Invitando chi osserva a ‘scoprire’ insieme all’autore, una nuova, inedita, visione. Una visione che incanta, in quanto, appunto, inattesa e impensata.
Sono 17, le opere che compongono questa prima ‘personale’ di Majoli: visioni metropolitane, molto spesso di ordinaria quotidianità, ma invariabilmente ri-declinate per conquistare un’originalità e un’unicità.
Si tratta di opere di grande formato, eccezion fatta per la quadrilogìa dedicata alle ‘Finestre’: 8 finestre (2 per foto) che si rincorrono, fissate sulla pellicola attraverso diverse latitudini, stili ed epoche, come 8 occhi che simbolicamente si aprono sul mondo reale e sulla realtà circostante, e contemporaneamente si chiudono su di essa, con il segreto desiderio di osservarne una diversa. Esattamente come l’artista osserva il mondo attraverso l’obiettivo della sua macchina, e lo fotografa re-inventandolo con levità. E con un occhio allenato – quasi viziato - alle inquadrature di grande effetto, frutto della passione per il cinema e della lunga esperienza di critico cinematografico coltivate dal giornalista Andrea Maioli, da cui ha inevitabilmente tratto ispirazione l’artista Majoli.
Le immagini – tutte in quadricromia - sono realizzate rigorosamente con macchine fotografiche ‘meccaniche’. Majoli utilizza un’arcaica ‘Praktica’ e una Nikon.
Tutte le opere sono montate su materiale povero, supporti metallici che rimandano all’ambiente della metropoli.
Contacts:
Beatrice Spagnoli
+39 335 7024433
+39 348 0948987
beaspagnoli@libero.it
Inaugurazione: venerdì 14 marzo 2008, ore 19
ART TO DESIGN
via Porta Nova, 12 Bologna (BO) Italia
Orari: lunedì-venerdì dalle 10:30 alle 13:00, dalle 16:00 alle 19:30
ingresso libero