Silvia Abbiezzi
Adalberto Borioli
Anna Boschi
Salvatore Carbone
Mavi Ferrando
Gino Gini
Maria Luisa Grimani
Aghim Muka
Giancarlo Pavanello
Marilisa Pizzorno
Marina Scognamiglio
Armando Tinnirello
Donatella Airoldi
In concomitanza con la giornata mondiale della poesia e dell'inizio di primavera un omaggio di 12 artisti a Pier Paolo Pasolini. Una mostra in cui la complessita' del reale viene suddivisa ironicamente in tinte: dolci, aspre, delicate e irriverenti.
In concomitanza con la giornata mondiale della poesia e dell'inizio di primavera un omaggio di dodici artisti a Pier Paolo Pasolini.
Parafrasando il titolo del film di Pasolini ‘Uccellacci e uccellini' una mostra in cui la complessità del reale viene suddivisa ironicamente in tinte: dolci, aspre, delicate, irriverenti. Due mondi paralleli e conviventi che abbracciano un po' tutto, dal senso di vita all'estetica, dalle emozioni all'etica.
Opere di: Silvia Abbiezzi, Adalberto Borioli, Anna Boschi, Salvatore Carbone, Mavi Ferrando, Gino Gini, Maria Luisa Grimani, Aghim Muka, Giancarlo Pavanello, Marilisa Pizzorno, Marina Scognamiglio, Armando Tinnirello
a cura di Donatella Airoldi
Tintacce nel buio della mente quando vampate di colori ti illuminano idee sacrileghe e le cancelli con la forza dei gomiti lisi.
Tintine quando vibrazioni visive debordano nello zuccherato mondo visivo e le tinte allentano la stretta corda della vita.
Potrebbe essere una filastrocca innata, variegata all'impossibilità di una lettura sottile ma invasiva.
Pier Paolo Pasolini nel film Uccellacci e uccellini del 1966 disegna una continua contrapposizione, una favola sociale e surreale, proletariato e borghesia, distanti e così vicini, padre e figlio nel loro cammino passano dall'essere padroni all'essere servi, sublime metafora di una realtà onnivora che mette a nudo vizi e vie senza uscita, miseria e ricchezza.
Caravaggio, Amor vincit omnia , 1602-1603, angelo bianco con ali allargate, lo scuro profondo sembra nascondere ombre e desideri, ben coperti di strati e strati di colori nero olio e fuliggine, il bianco corpo ritratto da un movimento beffardo, sfacciato con la musica ai piedi.
Una mostra di artisti d'oggi con un vasto assaggio di cromaticità densa e innocua, un salto nel colori condensati e spessorati alla ricerca di un abbaglio nel grigio cittadino. E dell'ambiguità che ci perseguita nella vita, col suo continuo doppio orientamento, del buono e del cattivo, anime che friggono nei nostri oli viscerali. Come Il nostro Super-io regolatore infinito di ogni particolare e l' Es , il disordinato avanzare dei piaceri, che con la sua sbavata sensazione della trasgressione morde ad ogni pressione il bugiardo senso delle cose.
Tinta, colore assunto da qualcuno in seguito a tintura. Anche il battesimo potrebbe essere paragonato ad una tinta acquosa in cui finalmente imbeversi con rito religioso in acqua trasparente colorita di sacro. I cieli azzurri dipinti di angeli a volte acquietano il respiro, ma il buio assapora ansia, paura e fragilità per un pessimo contratto non visto.
Senza tinte, una vita fasulla nei salotti pastello, con il marito gonfio e la moglie che non perdona.
Eppure deviare dalla solita tinta è uno spregiudicato e accattivante sentore di stile, cambierà il mondo a chi sussurra di conoscerlo.
Gli artisti hanno giocato in questa forma di seduzione, il piacere e il dolore, il diavolo e il cherubino, la verità e la falsità che si nascondono in ogni locale di vita.
E' un percorso di immagini e sculture che si dilatano solenni, è un affresco muto sul quale atterrano delusioni, inganni e passioni trabalconanti.
Atmosfera bollente e surrogata per cedere, in fine, alle proprie tinte.
Info: Associazione Quintocortile : Mavi Ferrando, Donatella Airoldi – 02 58102441 – 338 8007617
Inaugurazione: mercoledì 18 Marzo alle ore 18,00
Quintocortile
viale Col di Lana 8 Milano
orario: da martedì a venerdì dalle 17,30 alle 19,30