Uomo della liberta', uomo dell'umanita'. Collettiva multidisciplinare. Una visione di Garibaldi completamente libera, nuova, essenziale e nel contempo anche uno spaccato del mondo dell'arte d'oggi. Completa l'esposizione una sezione di oltre 100 fotografie del percorso storico di Giuseppe Garibaldi.
Dopo l’esposizione al Museo storico di Bergamo, l’evento approda a Montevideo nell’ambito di un programma di amicizia tra l’Italia e l’Uruguay gettando così, ancora oggi, un ponte ideale di fratellanza e di solidarietà tra i popoli dei “due mondi”.
Un progetto che vuol rivisitare i valori etico-civili garibaldini attraverso una ricostruzione narrativa odierna, sguardo retrospettivo di chi è cresciuto nutrendosi dei principi morali delle democrazie contemporanee.
Si vuole anche delineare, senza enfasi, l’immagine vera ed umana di Garibaldi attraverso il linguaggio delle arti espresso da maestri di nazionalità e culture diversissime che, a due secoli di distanza dalla sua nascita, hanno voluto raccontare la sua vita, le sue azioni, i suoi ideali.
Un modo attuale di fare e proporre arte dei Free International Artists, fondato sul concetto di rete: rete tra Istituzioni di vari paesi che promuovono la cultura ma soprattutto – ed è questo l’aspetto più significativo – rete di solidarietà e di scambio intenso di esperienze tra artisti.
Un poema dell’indiano Ananda Surya; una performance di L. Cristin e D. Della Rossa; alcune poesie in più lingue; un allestimento di camicie rosse provenienti da varie parti del mondo di M. Pachner; una grande scultura/allestimento di P.Malato e R.Montenero; pitture e fofografie di contestazione di R. Sanchez, di E. Olivares e degli austriaci C. Kertz, B. Hammer; fotografie rielaborate al computer di S. Bogdan, A. Bawa, della C. Davinio e di M. Marincas; sculture pregevoli di G. Valletta, di A. Di Rosa, di G. Carluccio e quelle innovative della C. Cilianu; i ritratti di N. Barone, R. A. Keith, E.Marino, M. Voet, M. Sych, E. L. Lehoczky, N.Giacchetta, le ironie del canadese M. Gautier e del cinese Forrest Yee, le citazioni di J. Rock e M. Cavia e poi le opere di Phoko, Raghuvanshi, Raic, Ortis, Nauvakis, Dario, Mally, Zelio, Ahlam, Tuhàckovà, Sing, Breger, Hojnik, Hamsea, Dobrescu, Engels, Cho, Brown, Begum, Akbar, della videoart, ed altro ancora sono i contributi dati all’evento.
È emerso una visione di Garibaldi completamente libera, nuova, essenziale e nel contempo anche uno spaccato del mondo dell’arte d’oggi., del quale evidenzia gli aspetti vitali e dinamici della contemporaneità fatta di etnie e sensibilità culturali tanto lontane quanto vicine, bramose di ritrovarsi in un luogo mentale comune, Garibaldi in questo caso, e di ritrovare la propria individualità nell’incontro con l’altro diverso, estraneo eppure tanto fraterno.
Ma anche una esternazione di sentimenti forti ed attuali proiettati dal gioco perverso della vita coeva che esaspera chi giorno per giorno sperimenta l’esistenza, vive la drammaticità dell’emigrazione, della fame, delle violenze, delle guerre.
Nel contesto di Montevideo, la mostra esprime una parziale esposizione delle opere raccolte ed offre quindi al visitatore la possibilità di condividere la pluralità dei linguaggi artistici, i frammenti di memoria, gli aliti di emozioni, le pennellate di sensazioni attraverso la proiezione continua di immagini, di filmati, di videoart, di performance. Inoltre completa l’esposizione una sezione “documenti” di oltre 100 fotografie del percorso storico di G. Garibaldi.
“Giuseppe Garibaldi …uomo della libertà, uomo dell’umanità…” è un esempio importante di rapporti transnazionali che costituisce in sé un simbolo della contaminazione tra culture, forme espressive, idee e che arricchiscono e completano l’umano vivere.
Free International Artists
Sala de Ceremonias de la Intendencia Municipal
Intendencia Municipal de Montevideo piso 2 - Montevideo